




Rio de Janeiro – Quando lo sport ispira: l’ascesa di Taisiia Onofriichuk. “La World Cup di Milano mi ha resa felice”
Al solo secondo anno tra le senior, l’ucraina Taisiia Onofriichuk è già una delle principali contendenti alle medaglie ai Campionati Mondiali di Rio de Janeiro della prossima settimana. La 17enne di Kiev, “Taya” per gli amici più stretti, ha avuto un anno straordinario. Ha dominato il circuito FIG di Coppa del Mondo, conquistando tre volte la vetta delle classifiche — nell’All around, al cerchio e al nastro — arrivando seconda alle clavette e terza alla palla. A giugno è diventata campionessa europea a Tallinn, battendo la campionessa olimpica Darja Varfolomeev (GER) e il bronzo a 5 cerchi, Sofia Raffaeli. Un momento storico anche per il suo Paese: era la prima vittoria europea nel concorso generale per l’Ucraina dopo quella di Elena Vitrichenko nel 1997. Le routine di Onofriichuk, teatrali e gioiose, sono create con maestria per esaltare la sua precisione tecnica e la naturale abilità nella danza: dalla classica disco “Le Freak” degli Chic per l’esercizio alla palla, al difficile scioglilingua tratto dalla colonna sonora di Mary Poppins, “Supercalifragilisticexpialidocious”, per la sua routine al nastro.
Questa esuberanza è ancora più straordinaria se si pensa alle difficoltà che il suo Paese sta affrontando, qualcosa che non è mai lontano dai pensieri della giovane atleta. Mentre molte coetanee si godrebbero semplicemente il momento sotto i riflettori, Onofriichuk ha una missione diversa. “Per me diventare campionessa europea è un grande onore, perché rappresento l’Ucraina, che attualmente è in guerra - ha detto dopo la vittoria al campionato estone - In questo momento ci sono molti bombardamenti in tutte le città ucraine ed è stato molto difficile. Ma sono riuscita a esibirmi, e sono molto felice di aver potuto rappresentare l’Ucraina sul gradino più alto del podio”.
La vita era molto diversa per la giovane Onofriichuk quando ha iniziato il suo cammino verso questa disciplina. Ha cominciato a praticare questo sport a sette anni, dopo essere stata portata a una gara di Ginnastica Ritmica, di cui si è subito innamorata. La sua prima allenatrice è stata Elina Khozlu, ex componente della squadra dell’Unione Sovietica alla fine degli anni ’80, allenata da Albina Deriugina, fondatrice della celebre scuola ucraina dei piccoli attrezzi.
Oggi Onofriichuk si allena sotto l’occhio vigile della figlia di Albina, Irina Deriugina, a sua volta medagliata per l’URSS negli anni ’70 e ora direttrice del centro nazionale di allenamento a Kiev. Anche lì lo spirito di famiglia è forte: la figlia di Irina, Iryna Blokhina, è la coreografa del centro. I primi risultati importanti arrivarono ai Mondiali Junior 2023 di Cluj-Napoca, in Romania, dove gareggiò in tre attrezzi (tutti tranne la palla), raggiungendo tre finali e vincendo l’argento alle clavette. Diventata senior nel 2024, si trovò inizialmente all’ombra della compagna di squadra più esperta, l’atleta olimpica di Tokyo 2020 Viktoriia Onopriienko. Ma durante la stagione agonistica iniziò ad attirare l’attenzione per la sua energia travolgente. Con la crescita della fiducia aumentarono anche i punteggi, fino all’oro al nastro nella World Challenge Cup di Cluj-Napoca nel luglio 2024.
“Il primo anno dopo la categoria junior è stato molto difficile per me - ha confessato Onofriichuk dopo il titolo europeo di quest’anno - Ma credo che questo sia solo l’inizio. Continuerò ad allenarmi e a migliorare le mie routine”.
Onofriichuk aveva appena 16 anni quando fu selezionata per gareggiare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, al posto della compagna Onopriienko, che aveva superato nelle selezioni. Arrivare a Parigi è stata la prima grande sfida. “Questo momento significa per me molto più di quanto la gente possa immaginare, disse allora. La coreografa della squadra, Blokhina, spiegò che i bombardamenti nella capitale ucraina avevano interrotto così tanto gli allenamenti da costringerle a spostarsi altrove per potersi preparare. Nonostante tutto, Onofriichuk brillò nelle qualificazioni olimpiche alla Porte de La Chapelle Arena, entrando in finale col quarto punteggio. “Dentro mi sentivo calma – raccontò - Sono incredibilmente orgogliosa di ciò che ho fatto per me e per il mio Paese”.
Errori in finale la relegarono al nono posto, ma proprio lì la sua routine al cerchio, sulle note di Thriller di Michael Jackson, conquistò un pubblico molto più ampio. Anche chi non conosceva la Ritmica restò affascinato dalla sua esibizione, che riproduceva diversi passi iconici del videoclip. Le stesse Sofia Raffaeli e Tara Dragas – all’unisono con il pubblico della coppa del mondo meneghina – rimasero concentratissime a guardare il suo esercizio durante le qualificazioni per infonderle tutto il coraggio di cui aveva bisogno.
Tutto ciò che fa Onofriichuk è segnato dall’ombra della guerra nel suo Paese: non solo i rifugi durante i bombardamenti, ma anche la lontananza da amici e familiari fuggiti all’estero in cerca di sicurezza. Così, il momento più emozionante della recente Coppa del Mondo di Milano non furono le medaglie vinte, ma rivedere tra il pubblico volti conosciuti che non vedeva da mesi, lì ad applaudirla. “Questo ricordo è il momento più felice - ha scritto su Instagram - Quando vi ho visto sugli spalti sono rimasta scioccata e felicissima. Ho pianto lacrime di gioia perché era così inaspettato! Ero così felice che non riuscivo a contenere le emozioni! Vi voglio tanto bene!”