Giulia Perotti, Emma Fioravanti e Sofia Tonelli sono le esordienti italiane all’11° Europeo di Artistica. Apparizioni, esperienze internazionale e successi di categoria ne hanno collezionati malgrado siano tutte e tre giovanissime. La stellina di Vercelli, allenata da Federica Gatti ed Enrico Pozzo, e la milanese della Forza e Coraggio, cresciuta all’Accademia di via Ovada con Paolo Bucci e Tiziana di Pilato sono coetanee, classe 2009, con la piemontese più ”vecchia” di un paio di mesi. La promessa della Salvavanti Empoli, seguita dalla tecnica Silvia Ulivieri, ha diciotto anni, quindi per età non è poi così distante da Manila Esposito (2006), con la quale, infatti, divide la stanza a Lipsia, e si pone a metà strada, anagraficamente, tra le due big e le mergenti, nonostante abbia in curriculum soltanto una Coppa del Mondo a Baku nel 2024 e tre edizioni del Trofeo Città di Jesolo, nota fucina di campioni. Emma e Giulia, hanno condiviso il percorso da quando erano allieve ed ora sono quasi incredule a trovarsi, in Germania, entrambe in prima squadra.

“Abbiamo fatto sempre tutto insieme – ci raccontano in coro – dagli esordi a Combs la Ville in Francia, quando eravamo davvero piccoline. Il viaggio per arrivare qui è stato lungo però divertente! Essere in mezzo ai grandi è davvero emozionante. Incontrare tutti i ginnasti che prima vedevamo dalla tv, magari alle Olimpiadi, o che al massimo avevamo incrociato a Rimini, ma da juniores, è davvero incredibile. Questa mattina abbiamo fatto colazione vicino ad Artem Dolgopyat, ad esempio, e siamo rimaste senza parole. Poi la Barbosu, le turche, ci sembra di sognare. Qui è tutto una scoperta per noi, anche fare un piccolo allenamento nei corridoi dell’Hotel, per il risveglio muscolare, diventa un gioco. Ridiamo e scherziamo un sacco! Il gruppo è molto unito, anche se Manila e Alice sono più esperte e ci danno tanti consigli, sugli attrezzi e non solo. Veniamo da un bel collegiale a Brescia dove ci siamo già affiatate. Già essere qui è un grande risultato – conclude la Tonelli – cercherò di vivermela nel modo migliore, dando il massimo. In Germania verranno anche i nostri genitori e mio fratello, che ha sette anni e gioca a tennis”. Chissà magari anche lui, un giorno, vivrà le stesse esperienze di Sinner e compagni, un desiderio chiuso nel cassetto, che per Giulia, Emma e Sofia si sta per aprire.

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