Un abbraccio durato diversi istanti. Un abbraccio lunghissimo, intenso, colmo di emozioni, paure, gioie, voglia di esplodere, voglia di vincere. Così, Elisabetta Preziosa e Carlotta Ferlito hanno incorniciato l’11° scudetto della Gal Lissone, davanti alle migliaia di persone presenti al Palafabris e al Presidente FGI Riccardo Agabio. La foto più bella è stata propria quella, il loro abbraccio. Perché in quel gesto si poteva scorgere il sunto di un lavoro incessante, ma anche la sinergia che caratterizza e deve caratterizzare una squadra. Successo agonistico che, a quanto pare, si sposa benissimo con quello mediatico, nato con il programma di MTV “Ginnaste. Vite Parallele”. Adesso Carlo e Betta non fanno due metri senza essere assalite dalle loro fan, piccole o grandi che siano. Per uscire dal campo di gara devono essere accompagnate. E quante volte abbiamo visto grandi atleti appendere i propri ferri del mestiere al chiodo solo per rincorrere un postumo successo televisivo? E quanto, invece, queste ragazze riescono a dare al nostro sport, nonostante la popolarità che hanno raggiunto? Un tandem perfetto, senza dubbio, visti gli ultimi risultati ottenuti anche in campo internazionale. Da quando si sono accesi i riflettori sul CTF di via Ovada, Carlotta e compagne hanno interrotto un predominio bresciano che durava da otto anni. Che portino fortuna, oltre che visibilità, sponsor, spettatori a tutto il nostro movimento!“In gara non c’è nulla che possa distrarmi”, risponde la Ferlito, tanto ribelle in allenamento quanto 'garista' poi in pedana. “Sono le telecamere a seguire noi, la nostra preparazione non ha mai sofferto la loro presenza. E la vittoria di oggi non può che confermarlo”. Le brianzole di Claudia Ferrè, Paolo Bucci e Tiziana Di Pilato chiudono il campionato con 70 punti speciali, marcate strette dalle bresciane di casa Brixia. Vanessa Ferrari e compagne mancano il treno per lo scudetto per un misero punto e devono accontentarsi, si fa per dire, della piazza d’onore. Una Ferrari in grande spolvero, con una trave da 15.000 punti, lontana solo di un decimo da quella della Ferlito (15.100). Al suolo, invece, il caporal maggiore dell’esercito detta ancora legge, confezionando un 14.250 da standing ovation. Testa a testa avvincente, dunque, ma a vincere, alla fine, è una soltanto. La GAL canta due volte, a parallele (40.600) e trave (43.900), pareggiando i conti, 11 titoli ciascuno, con le rivali storiche della Brixia, staccate di oltre due punti reali (165.450 contro 167.950), malgrado le vittorie al volteggio (42.550), grazie soprattutto ad Erika Fasana (14.550), e al corpo libero (41.400). “Sono andate tutte benissimo” - aggiunge il tecnico federale Paolo Bucci. “Per noi era fondamentale valutare il rientro di Betta (Preziosa ndr), dopo un periodo di scarico durato diversi mesi. Ha fatto una buona trave (14.400) e un esercizio al suolo da 13.500. Mentre la Ferlito si conferma il talento di sempre, capace di portare in pedana una gara lineare e pulita”. La Ferlito, individualmente, con il totale di 57.150 si fa ancora preferire a Super Vany (56.750). A ruota dei due mostri sacri della ginnastica italiana – il cui dualismo non può che far bene in chiave azzurra - fa il suo ingresso la giovane Pro Lissone, terza con 60 punti speciali. Il Team di Massimo Gallina e Federica Gatti sale sul podio, preso letteralmente per mano da una 14enne di cui sentiremo parlare nel prossimo quadriennio. Enus Mariani - terza all arounder con 56.600, davanti ad Erika Fasana (56.450) e ad un altro talentino come Elisa Meneghini (55.550) - si fa ammirare sugli staggi, precedendo con 14.650 anche la specialista Giorgia Campana (14.150). In fondo alla classifica scende la Ginnastica La Rosa, assente a Padova e ferma ai 20 punti speciali guadagnati tra Bari e Firenze. Siamo certi che la stella del Sud, forte dell'esperienza e del temperamento di Barbara Spagnolo e Luigi Piliego, saprà ritrovare in se stessa la forza di reagire. In zona cesarini si salva, invece, la GAL Gym Team Lixonum, aggrappata ai suoi 36 punti speciali e ad un regolamento che, quest'anno, prevedeva una sola retrocessione e tre promozioni dalla A2. Tutta un'altra storia sul pianeta della Maschile. Era il 16 luglio 1969 quando Neil Armstrong guidava l’equipaggio dell’Apollo 11 oltre l’atmosfera terrestre. Sarebbe entrato negli annali come il primo uomo a camminare sul suolo lunare. Astronauti tra le fila della Ginnastica Meda non ce sono, questo è certo, a meno che durante il countdown olimpico di Londra 2012 il polo brianzolo non sia diventato un universo alieno. Eppure in mezzo a quel gruppetto c’è gente come Matteo Morandi, capace di prestazioni stellari. Il suo 15.500 all’anello è perentorio, tanto quanto i 75 punti speciali confezionati dalla compagine di Maurizio Allievi. “E’ una bella soddisfazione”- esordisce il responsabile della Squadra Nazionale Maschile. “Abbiamo commesso qualche piccolo errore ma l’esperienza di questi ragazzi ci assicura sempre un certo standard di competitività”. Eh già, perché è proprio l’esperienza di campioni come il Dog e Matteo Angioletti, la resistenza e la tenacia di ragazzi come Lorenzo Ticchi a rendere la squadra vincente, per ben 11 volte (il numero torna) nella storia della Serie A. Si fa avanti e cresce bene la maceratese Virtus Pasqualetti in corsa a 17 lunghezze dalla capolista, ma lontana solo due punti dalla Corpo Libero Gymastics Team, brava a chiudere con 56 punti speciali e il bronzo al collo. Fa impressione, invece, pensare Alberto Busnari in A2. L’esercizio al Cavallo con Maniglie dell’Aviere Capo di Vigna di Valle pesa ben 15 punti, ma non basta a salvare la Juventus Nova Melzo (34 punti speciali) dalla retrocessione. Complice anche una norma, che a parità di punti speciali con la Pro Carate, invece di privilegiare la più lineare somma dei punti reali (481.65 contro 477.80), si incarta su un gioco di scarti. Stessa sorte per la Varesina Ginnastica e Scherma che con 24 punti dovrà nel 2013 risalire la china del torneo cadetto. Da evidenziare, a poche settimane dagli Europei di Montpellier, gli exploit personali di Enrico Pozzo a corpo libero e sbarra (15.150), di Ludovico Edalli alla parallela pari (14.550) e di Andrea Cingolani al volteggio (16.050). A chiudere il campionato di società di Trampolino Elastico non poteva che esserci la Milano 2000. Con la squadra A (75 punti speciali) il team di Ezio Meda si porta aggiudica la terza tappa della rassegna ed il tricolore 2012. A quasi dieci lunghezze la Ginnastica Brindisi (64 punti speciali) tallonata dalla squadra B della Milano 2000, terza con 52 punti speciali. Mentre la medaglia d’oro se l’aggiudica senza dubbio Andrea Facci ed il suo staff per aver messo in piedi una edizione degna di una Coppa del Mondo. Palazzetto pieno, anzi pienissimo. In tribuna autorità c’è mezzo Consiglio Federale, capitanato dal Presidente Agabio e dal Segretario Generale Roberto Pentrella, impegnati anche nel cerimoniale delle premiazioni. Insomma un successo vero, mediatico e non (grazie alla presenza di RAI, MTV e del commentatore olimpico di Sky, Danilo Freri), che ha fatto registrare numeri record nella storia dei Campionati Italiani di Ginnastica.


 


 


 


 


 

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