
Mersin - Italdonne, manita d'oro, come ad Almeria. Con Principi e Pozzo sono12... Urrà!
Vanessa Ferrari ha vinto la medaglia d'oro nel corpo libero ai Giochi del Mediterraneo di Mersin 2013. L'azzurra, già oro con la squadra e nell'all-around - nonché bronzo nella trave (14.166) - si è imposta con 13.900 punti nella sua specialità preferita, mentre Elisabetta Preziosa ha chiuso terza (13.166). La 22enne bresciana, iridata ad Aarhus 2006, aveva conquistato cinque ori ed un argento ad Almeria e aveva saltato Pescara, nel 2009, per un infortunio. Anche qui in Turchia la campionessa dell'Esercito si è presentata non al meglio della condizione per un problema al piede che sta gradualmente superando. "E' andata più o meno bene, sto lavorando giorno per giorno con calma", spiega la Ferrari. "Oggi ero un po' stanca ma è andata bene, ora mi concederò dieci giorni di vacanza e poi comincerò la preparazione per i Mondiali", aggiunge l'azzurra, che dopo le vittorie in Turchia pare dunque intenzionata a proseguire l’attività agonistica nonostante i dubbi manifestati nei giorni scorsi. Ad Anversa (Belgio), all'Antwerp Sports Palace, dal 30 settembre al 6 ottobre 2013, la Ferrari potrebbe presentarsi dunque tra le grandi favorite: "Non so, devo fare ancora tutta la preparazione", chiosa con una smorfia la Ferrari, mai a proprio agio davanti ai taccuini e, invece, rilassata e sorridente durante l'Inno di Mameli. Anche perché', con i tre ori conquistati a Mersin, con otto titoli diventa l'italiana più vincente ai Giochi del Mediterraneo, superando le nuotatrici Manuela Dalla Valle e Cinzia Savi Scarponi, ferme a sette (tra gli uomini, Yuri Chechi pare irraggiungibile a quota 14). Di ben altro tono, invece, le parole delle altre due italiane che hanno conquistato il titolo, Giorgia Campana – leader alla trave con 14.533 davanti alla greca Millousi, seconda con 14.20, nonché bronzo alle parallele - e Chiara Gandolfi, romane dalla simpatia contagiosa, divise solo dal tifo calcistico (la prima è laziale, la seconda romanista). "E' la mia medaglia individuale più importante, agli Europei ero salita sul podio con la squadra - dice la Campana - Speravo in qualcosa di più nel bronzo alle parallele e così ho cercato di dare il massimo alla trave, vincendo. Sono stracontenta". "Prima di cominciare mi veniva da piangere dalla tensione - rivela la Gandolfi, reginetta degli staggi asimmetrici con 13.70 - Poi, cominciato l'esercizio, tutto mi è venuto facile". Contando anche il terzo posto di Giulia Leni al volteggio sono 7 le medaglie complessive conquistate dall’Italdonne nelle finali di specialità. Cinque gli ori complessivi – tre di Vanessa, uno di Giorgia e uno di Chiara – che pareggiano i conti con l’edizione spagnola del 2005. Praticamente, alle loro avversarie, le azzurre hanno lasciato soltanto il titolo sulla rincorsa dei 25 metri. Sul fronte della Maschile, che, probabilmente, ha trovato una maggiore concorrenza, soprattutto a livello individuale, l’aviere dell’Aeronautica Militare Enrico Pozzo, ha conquistato la medaglia di bronzo alla sbarra con 14.866 punti, battuto dal turco Umit Samiloglu (15.366) e dal croato Marijo Moznik (15.166), mentre al volteggio registriamo l’argento di Paolo Principi, anche lui in forza al Centro Sportivo di Vigna di Valle, con la media di 14.583. I ragazzi di Fulvio Vailati, con la piazza d’onore a squadre, aggiungono tre punti importanti al medagliere FGI, che sale ad un totale di 218 piazzamenti (70 O - 76 A - 72 B).