Manila - Niente ciliegina ma la torta è deliziosa: la FGI sale a 14 podi mondiali in tre edizioni
Sui campionati del mondo juniores di Manila è sceso il sipario. Nell’ultima giornata del Mundialito dei grandi attrezzi è mancato l’acuto da parte dei nostri ginnasti, ma la trasferta della delegazione Next Generation FGI nella capitale delle Filippine rimarrà scolpita negli annali come una delle migliori di sempre. Oggi non è stato possibile aggiornare il medagliere storico federale, che, con i due argenti di Speranza, ieri, è salito a 14 piazzamenti complessivi in tre edizioni (3 O. – 3 A. – 8 B.), contando anche Gyor 2019 e Antalya 2023. Nelle finali odierne del volteggio maschile e del corpo libero femminile i nostri alfieri ci sono andati di nuovo vicini, restando però a mani vuote. In fondo alla rincorsa dei 25 metri, Simone e il compagno Riccardo Ruggeri hanno chiuso quattro salti di ottima qualità: il Kasamatsu con doppio avvitamento e mezzo, seguito dal triplo, detto anche Roche. Il marchigiano della Victoria Fermo ha concluso la sua avventura iridata su una splendida quinta piazza, grazie alla media del 13.666, frutto di una prima esecuzione da 13.800 e di una seconda da 13.533. Appena un gradino sotto si è classificato il siracusano, neo vicecampione del Mondo a corpo libero e anelli, forte di una media da 13.600 (13.900 - 13.300). Lo scettro dorato, sulla tavola, è andato ad impreziosire la bacheca del predestinato Arsenii Dukhno (14.333). Il russo, protagonista di una gara che sarebbe stata competitiva anche tra i senior, con una coppia di salti da manuale – Yurchenko triplo avvitamento e Kasamatsu doppio avvitamento – ha messo in fila i due britannici, Sol Scott (14.066) e Evan McPhillips (13.950). Ai piedi del podio il fratello piccolo del campione olimpico della specialità, Karl Jahrel Eldrew Yulo, fermo a 13.716, appena cinquanta millesimi sopra il nostro Ricky. “Ho ancora margini, voglio aggiungere nuovi elementi,” ha detto Dukhno, già pronto ad un altro salto, quello di categoria, dal 2026.
L’altra siciliana, Eleonora Calaciura, quindicenne della Juventus Nova Melzo, impegnata sul quadrato centrale del Marriott Grand Ballroom, si è migliorata rispetto alle qualifiche, ottenendo un’onorevolissima quinta piazza con il personale di 12.833 (4.800 - 8.033). L’oro è finito al collo, finalmente, della giapponese Misa Nishiyama (13.533), che si è lasciata alle spalle le due transalpine, rivelazioni della rassegna asiatica, Elena Colas (13.200), argento nonostante un’uscita di pedana da 0.3 di penalità, e Maiana Pratt (13.166) che mette in scena il movimento che porta il suo nome – un salto ad anello con giro – e tre diagonali di valore, salutando tra gli applausi. Dopo squadra, all-around e due argenti di specialità, la stellina del Sol Levante, dunque, sale sul gradino più alto: “Ero un po’ delusa, devo ammetterlo, sembravo l’eterna seconda. Stavolta sono entrata in pedana con la determinazione di vincere.” Missione compiuta. La sorpresa di giornata al femminile, però, arriva dalla Cina: Xiang Yina, nona in qualifica, si trasforma in finale alla trave. Rondate, combinazioni, salti perfetti e, soprattutto, il doppio avvitamento in uscita piantato al millimetro, non potevano che portare al 14.133 valido per il titolo. “Pensavo di poter prendere una medaglia – ha dichiarato in mixed zone - forse non l’oro… ma la trave è il mio attrezzo preferito, era il momento di incassare”. Argento per la regina AA Minamino Yume, mentre il bronzo va alla statunitense Caroline Moreau.
Due ori pesantissimi, una firma indelebile sugli attrezzi maschili più spettacolari: anche il colombiano Camilo Vera va annoverato tra gli eroi del Day2 delle specialità baby. Il diciottenne cresciuto a Cucuta come il medagliato olimpico Angel Barajas, finisce i Mondiali Junior da protagonista assoluto: numero uno alle parallele pari e numero uno alla sbarra, con l’ultima routine dell’intera rassegna trasformata in un vero e proprio manifesto di coraggio. Cassina e Kolman in sequenza, atterraggio inchiodato sul doppio avvitamento in doppio raccolto e 14.566 punti, miglior totale maschile di tutta la manifestazione. “Non mi ero sentito pronto in qualifica e nel concorso generale,” racconta, “ma sapevo che per vincere dovevo rischiare. L’ho fatto per Dio, per la mia famiglia, per il mio coach, per chi mi sostiene”. Una dichiarazione da atleta che sa esattamente dove vuole arrivare. Sugli staggi il colombiano con un 13.833 – impreziosito da un raro doppio salto indietro con avvitamento in uscita eseguito dalla testa delle parallele – chiude in parità con Ojima Nao, capitano del Giappone, impeccabile come da tradizione nipponica. Ojima, già argento All-Around e bronzo al cavallo con maniglie, ammette: “Abbiamo avuto alti e bassi, ma questa vittoria mi dà fiducia. Per puntare all’Olimpiade bisogna crescere ancora e lavorare sui dettagli”.
Lo stesso consiglio che i tecnici italiani - Lara Battaglia, Mauro Di Rienzo e Alessio Corsato, per la GAF, Pamela Cauli, Nicola Ceccarello e Luigi Peroli, per la GAM - daranno ai propri ragazzi. Domani nel primo pomeriggio la delegazione guidata da Alessandro Zanardi farà ritorno in Italia. Dopo lo scalo ad Honk Kong la rappresentativa azzurra - della quale fanno parte anche il fisioterapista Massimo Luigi Cancelli, il medico Maria Conforti ed i due ufficiali di gara, Veronica Puddu e Antonio Zurlini - arriverà all’aeroporto di Malpensa nella mattina di mercoledì. Eleonora Calaciura (Juventus Nova Melzo), Mia Proietti (Ginnastica Heaven), Anthea Sisio (Aiace) e Michelle Tapia (Acrobatic Fitness), Pietro Mazzola (Sampietrina), Ivan Rigon (Corpo Libero Gymnastics Team), Riccardo Ruggeri (Victoria Fermo) e Simone Speranza (New Sport), non dimenticheranno mai questa esperienza dall’altra parte del pianeta. Anche perché, da adesso in poi, il Mondo è nelle loro mani.
ALBO D’ORO FGI MONDIALI ARTISTICA JUNIOR
ORO
1. Tommaso Brugnami (volteggio) – Antalya 2023
2. Caterina Gaddi (parallele asimmetriche) – Antalya 2023
3. Giulia Perotti (corpo libero) – Antalya 2023
ARGENTO
1. July Marano (volteggio) – Antalya 2023
2. Simone Speranza (corpo libero) – Manila 2025
3. Simone Speranza (anelli) – Manila 2025
BRONZO
1. Squadra maschile – Gyor 2019 (Ivan Brunello, Lorenzo Bonicelli, Lorenzo Casali, Mirko Galimberti)
2. Squadra maschile – Antalya 2023 (Riccardo Villa, Tommaso Brugnami, Manuel Berettera, Lorenzo Tomei)
3. Squadra femminile – Antalya 2023 (July Marano, Caterina Gaddi, Giulia Perotti, Matilde Ferrari)
4. Caterina Gaddi (conc.gen.) – Antalya 2023
5. Riccardo Villa (conc.gen.) – Antalya 2023
6. Riccardo Villa (anelli) – Antalya 2023
7. Tommaso Brugnami (corpo libero) – Antalya 2023
8. Giulia Perotti (parallele asimmetriche) -Antalya 2023


