Angelina e Asia D’Amato non si incrociavano su una pedana mondiale dal 2021. Sembra di essere tornati a Kitakyushu, dove la venticinquenne russa, alla sua quarta partecipazione iridata, vinse il suo primo titolo all-around, con l’azzurra che chiuse dodicesima, prima di conquistare però l’argento al volteggio. Poi, per ragioni diverse, le due non si sono più incontrate. Torneranno a farlo, oggi, sulle pedane dell’Indonesia Arena, nella finale a 24 femminile che avrà inizio a breve, le 18.30 di Giacarta, le 13.30 in Italia (diretta su Rai Sport HD e in multicast su Rai Play, con la telecronaca di Andrea Fusco ed il commento tecnico di Igor Cassina).

La stella più attesa è proprio Angelina, detta Gelya - russa di Vorónež, città non distante dal confine ucraino – la quale, gareggiando sotto le insegne dell’AIN, gli atleti indipendenti neutrali, prenderà parte alla sua quinta finale iridata, sui quattro attrezzi. Di medaglie FIG ne vanta già sette, da sommare alle quattro olimpiche, tra le quali brilla l’oro a squadre di Tokyo. In qualifica ha fatto il vuoto con il suo 54.566, leader assoluta su 84 iscritte al Q1 e divise nelle dieci suddivisioni femminili. La prima delle inseguitrici è la giapponese Sugihara Aiko staccata di quasi mezzo punto, a 54.099. Terza piazza per l’algerina Kaylia Nemour (53.865), l’unica olimpionica africana nella storia della ginnastica, che adesso è alla ricerca del primo titolo mondiale per il suo Paese. L’oro sugli staggi asimmetrici appare quasi una formalità (il suo 15.533 è da fantascienza), però anche un podio all around sarebbe inedito in Algeria. La diciottenne di origini francesi (è nata e cresciuta a Saint-Benoît-la-Forêt) in qualifica è caduta a volteggio e trave, quindi i margini di miglioramento ci sono, eccome. Seguono ai piani alti la cinese Zhang Qingying (53.699), la statunitense Dulcy Caylor (52.765) e la tedesca Karina Schoenmaier (52.131).

Unica azzurra in gara, la nostra Asia, che da Tokyo a Kitakyushu, fino a Jakarta, si è sempre trovata bene nel lontano Oriente e, in particolare, nel Continente di cui porta il nome. L’Indonesia è a metà strada tra il Sud Est Asiatico e l’Oceania, tuttavia, la genovese, con il personale di 51.498, tenterà di scalare più posizioni possibili. Questo è il suo terzo mondiale, l’esordio lo fece a Stoccarda nel 2019, bagnandolo nel bronzo di un terzo posto a squadre che diede il via al mito delle Fate. “È stato bello tornare su un campo gara così importante – ci aveva confidato l’agente delle Fiamme Oro in zona mista, al termine del suo turno di ammissione – Mancavo da quattro anni, quindi, qualunque cosa l'avrei accolta positivamente, l’importante era ingranare di nuovo la marcia, uscire finalmente dai box. Certo, non è stato il mio migliore giro di pista, ma prima di tornare al 100%, com’ero prima degli infortuni, ci vorrà del tempo, e per riuscirci ho bisogno di gareggiare, soprattutto a certi livelli. Stasera provo a divertirmi, promesso, voglio proprio godermela, poi quello che viene me lo porterò a casa per imparare, per crescere e tornare poi più preparata nelle prossime competizioni. Un commento sulle mie compagne più giovani? Rivedo in loro la me stessa di Stoccarda, solo che io debuttai senza rete, in un Mondiale a squadre e qualificante per le Olimpiadi, dove non potevi sbagliare niente. Giulia, Emma e Chiara sono giovani e alla loro prima esperienza importante, in una competizione individuale dove se commetti degli errori non fai male a nessuno. Sono sicura che faranno tesoro di quanto vissuto qui e se lo porteranno dietro per sempre”.

A completare la sfida delle 24 migliori generaliste del pianeta, vedremo in azione anche la seconda russa AIN, Liudmila Roshchina (52.065), la giapponese Rina Kishi (51.965), l’americana Leanne Wong (51.865), la spagnola Alba Petisco (51.665), le britanniche Ruby Evans (51.599) e Abigail Martin (51.532), l’olandese Naomi Visser (51.066), la svizzera Lena Bickel (50.899), la finlandese Kaia Tanskanen (50.866), la tedesca Silja Stoehr (50.731), l’altra iberica Laia Font (50.665), l’australiana Breanna Scott (50.665), le ungheresi Zoja Szekely (50.632) e Greta Mayer (50.632), la messicana Natalia Escalera (50.532), la ceca Sona Artamonova (50.531) e la slovena Lucija Hribar (50.498).

Nota a margine del mondiale, la portoghese Filipa Martins è stata eletta nuova Rappresentante degli Atleti FIG per la Ginnastica Artistica Femminile, ottenendo 8 voti contro i 4 della svizzera Giulia Steingruber. Zero preferenze invece per la terza candidata, la cilena Simona Castro Lazo. Con questa elezione, l’esperta ginnasta lusitana, più volte presente ai Giochi Olimpici e protagonista sulla scena internazionale, avrà il compito di rappresentare le atlete della disciplina all’interno della Federazione Internazionale di Ginnastica.

QUALIFICATE ALL AROUND GAF

START LIST FINALE AA FEMMINILE

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