La Spagna vince il concorso generale degli Europei 2025 con il totale di 53.800. Ines Bergua Navales, Andrea Corral, Marina Cortelles, Andrea Fernandez, Lucia Munoz e Salma Solaun, inserite nel gruppo B, sbaragliano la concorrenza con i due punteggi più alti di giornata, 26.100 ai nastri e 27.700 nel misto. Non ce n’è dunque per nessuna, le Iberiche, terze nella scorsa edizione, succedono alla Bulgaria, sprofondata nelle retrovie e fuori da tutto. Sulla piazza d’onore un Israele in grande spolvero, Maya Gamliel, Agam Gev, Arina Gvozdetskaia, Kristina Eilon Ternovski, Varvara Salenkova e Lian Suharevich mettono insieme 49.500 punti (5 NA 23.200 – 3 PA/2 CE 26.300) e salutano con l’argento al collo. Terze, a sorpresa, le ungheresi Mandula Virag Meszaros, Monika Urban-Szabo, Fruzsina Grek, Dora Szabados, Dalma Pesti, Julia Farkas che con 48.150 (5 NA 21.750 – 3 PA/2 CE 26.400) tolgono alle padrone di casa dell’Estonia il gusto di un piazzamento storico. Il nostro sestetto, nuovo di zecca, mostra due facce, brillando ai 5 nastri e sbagliando nel misto. Alla fine la quinta piazza, di fronte a realtà rodate come Ucraina, Azerbaijan e Bulgaria, o emergenti come la Polonia, diventa un punto di partenza, più che di arrivo.

L’Italia inizia con i fuochi d’artificio. Nei cinque nastri tricolori le Farfalle sono quasi perfette. Gli automatismi accompagnano il quintetto di Mariela Pashalieva, Irina Roudaia e Valeria Carnali verso un 25.600 da lasciare a bocca aperta. Sulle note di “Saltarello” di Enrico Melozzi, sotto gli occhi del DTN ad interim Andrea Facci – sempre vicino alla delegazione guidata dal suo Vice, l’argento ad Atene 2004 Fabrizia D’Ottavio - le ragazze dell’Accademia di Desio mettono in fila una nota D da 12.2, un’esecuzione da 6.250 e l’artistico di 7.150, validi per la seconda piazza della classifica di specialità, dietro alla Spagna. Nella rotazione successiva, purtroppo, qualcosa va storto, il gruppo composto da Laura Paris, Serena Ottaviani, Alexandra Naclerio, Giulia Segatori, Sofia Sicignano e Chiara Badii si lascia scappare un cerchio fuori pedana, ma completa la routine tra gli applausi dei nostri tanti tifosi presenti sugli spalti. Nel misto con le 3 palle e i 2 cerchi la squadra, malgrado il mix “Trouble” e “Tutti i Frutti di Elvis Presley”, non riesce ad essere così rock and roll come ai nastri. Il punteggio di 20.800 testimonia, comunque, l’alto valore delle difficoltà espresse, anche se i parziali (D. 10.6 - E. 4.400 - A. 6.100) raccontano di una prestazione non all’altezza del potenziale dell’Insieme Italiano e che non merita la final eight di domani. Eppure lo “standing” sulla pedana della Unibet Arena di Tallinn delle nostre sei atlete – quattro dell’Aeronautica Militare e due della neo scudettata Motto Viareggio - è già quello delle predatrici, non certo delle prede. Siamo soltanto all’inizio di un lungo quadriennio e nella prima rassegna importante i segnali sono inequivocabili, l’Italia c’è!

Infatti, grazie alle prestazioni odierne del gruppo, la FGI si aggiudica, come mai avvenuto prima (nel palmares avevamo due argenti conquistati a Tell Aviv nel 2022 e a Budapest nel 2024) la medaglia d’oro nel Team Ranking, la speciale classifica per nazioni data dalla somma degli otto attrezzi delle qualifiche individuali – con Sofia Raffaeli (CE 29.600 – PA 27.950 – CL 29.250 - NA 28.050), Tara Dragas (CE 28.000 - CL 29.850 - NA 27.850) e Alice Taglietti (PA 26.900) - con i due d’Insieme. Il totale di 273.850, davanti al team di madame Irina Deriugina, secondo con 271.300, alle israeliane, bronzo a quota 270.150, e alla Germania di Darja Varfolomeev (270.150) e alla Bulgaria di Stiliana Nikolova (260.650), significa che la scuola italiana dei piccoli attrezzi è la più completa. Quindi anche oggi, e ininterrottamente dal 26 maggio, in tutte le giornate che assegnavano medaglie, incluso l’Europeo di Artistica a Tallinn, la FGI sale sul podio e sulle rive del Baltico, dopo il trionfo della squadretta juniores ai cinque cerchi, torma a suonare l’Inno di Mameli. Bastava arrivare tra i primi dodici per avere duo o tre individualiste ai Mondiali di Rio de Janeiro, a fine agosto (i Paesi dal tredicesimo posto in poi ne potranno portare solo una), il Team Italia centra l’obiettivo salutando dal gradino più alto. Missione compiuta? Certo che no! Domani ci aspettano sette finali, sei individuali con Sofia ovunque e Tara a clavette e nastro, e una di gruppo, ai nastri.

ALL AROUND A SQUADRE

TEAM RANKING

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