La Femminile chiama, la maschile risponde. L’aviere dell’Aeronautica Militare Yumin Abbadini, gli agenti delle Fiamme Oro della Polizia di Stato Lorenzo Minh casali e Mario Macchiati, il capitano Nicola Bartolini (Pro Patria Bustese) ed Edoardo De Rosa (Ginnastica Gioy) sono ancora i Bronzi d’Europa. Senza dimenticare l’exploit dell’esordiente Gabriele Targhetta (Spes Mestre), finalista al cavallo con maniglie. La ginnastica Italiana nel Vecchio Continente, insomma, è ormai un fattore, domina con le donne, seconde nel mondo soltanto agli Stati Uniti, e si gioca un posto sul podio con la maschile dal 2022 a questo pomeriggio, senza soluzione di continuità. Dopo due giorni della rassegna continentale quella italiana è l’unica Federazione che vince sempre, salutando il pubblico del padiglione della Messe di Lipsia con due medaglie al collo. La FGI continua a mietere successi a testimonianza di una gestione tecnica e di una scuola ginnica da invidiare. Ma riviviamo il percorso vincente dei nostri paladini dei grandi attrezzi, rotazione per rotazione.

Capitano mio Capitano. L’italGAM si affida a Nicola Bartolini che di Europei ne ha già alle spalle tre senior e due juniores. L’azzurro di Quartu Sant’Elena apre con una routine da 12.666 (D: 3.9 – E: 8.766). Dopo di lui sale ‘Don Mario’ – è il suo nickname su Instagram - che riesce a stoppare l’arrivo guadagnandosi il primo ‘stick bonus’ da un decimo. Al 13.100 (D: 4.2 - E: 8.8 - B: 0.1) del fermano segue il 13.233 (D: 4.9E: 8.333) di Lollo-Minh. Il marchigiano di origini vietnamite partiva da una nota D più alta che lo aiuta a compensare il passetto sull’atterraggio, portando il team di coach Cocciaro a quota 38.999. Punteggio che rimane invariato per la caduta di Yumin sul primo salto acrobatico. L’aviere lombardo, accompagnato alla sbarra da Alberto Busnari, manca la presa sul Cassina. Abbadini, prima riserva a Parigi in questa specialità, era l’asso nella manica azzurra della rotazione uno. Purtroppo non gli basta eseguire di nuovo l’elemento fallito, il Kovacs teso con un avvitamento, e poi un Colman: il suo 12.600 (D: 5.4 - E: 7.5 - P: 0.3), penalizzato anche da tre decimi per il tempo di risalita e da un passetto di assestamento in uscita, resta fuori sia dalla final eight di sabato, sia dal totale di squadra.      

SBARRA - ITALIA 38.999
Nicola Bartolini 12.666 (D: 3.9 – E: 8.766)
Mario Macchiati 13.100 (D: 4.2 - E: 8.8 - B: 0.1)
Lorenzo Minh Casali 13.233 (D: 4.9 E: 8.333)
Yumin Abbadini 12.600 (D: 5.4 - E: 7.5 - P: 0.3)

Il secondo giro comincia con un testacoda in rettilineo. Macchiati cade, infatti, sulla seconda diagonale acrobatica: il Tabac carpio finisce male e senza l’Orizzontale, elemento obbligatorio a terra, l’atleta delle Fiamme Oro prende altri tre decimi di penalità. Il suo 11.800 (D: 5.0E: 7.1 P: 0.3) è inutile alla causa italica e, con lo scarto in partenza, chi viene dopo sa che non può sbagliare. Ci pensa allora Abbadini a rialzare l’asticella. Il bergamasco cancella subito la delusione della sbarra, strappando applausi dagli spalti e 13.633 punti (D: 5.0 E: 8.633) alla giuria. Ecco poi Bartolini, il pezzo forte: l’ex campione iridato 2021 dipinge sulla tavolozza di Lipsia una routine di buon livello. Il Michelangelo azzurro migliora ulteriormente lo score FGI con un personale di 13.700 (D:5.3 E:8.50 P:0.10) e un decimo in meno per un fuori pedana prima del due e mezzo salto teso. Niente finale al corpo libero per lui, però per l’Italia è oro colato. Quello che si candida a vincere il poliziotto Minh. Casali tira fuori dal cilindro una prestazione da stropicciarsi gli occhi e con 14.433 (D: 5.6E: 8.733B: 0.1) scavalca l’olimpionico di Tokyo e Parigi Artem Dolgopyat, volando in testa alla classifica provvisoria dell’attrezzo. Gli azzurri, grazie al 41.766 del quadrato, salgono così a 80.765.

CORPO LIBERO - ITALIA 41.766
Mario Macchiati 11.800 (D: 5.0 - E: 7.1 P: 0.3)
Yumin Abbadini 13.633 (D: 5.0 - E: 8.633)
Nicola Bartolini 13.700 (D:5.3 - E:8.50 P:0.10)
Lorenzo Minh Casali 14.433 (D: 5.6 - E: 8.733B: 0.1) Q.1°

Oh oh, Cavallo! La nostra maschile imbocca la terza rotazione a passo di galoppo. Il 13.033 (D: 4.5 - E: 8.533) del principe azzurro Nicola è un fantastico viatico al trotto, il 13.266 (D: 5.1 - E: 8.166) del cavaliere Macchiati aumenta ulteriormente il ritmo, ma è Abbadini a dare la frusta, tagliando il traguardo da finalissima del 14.233 (D: 5.5 - E: 8.733). A questo punto, il problema è per i due specialisti in scia – a scaldarsi nella sala di warm up con Marco Fortuna - perché sanno che possono passare solo due atleti per nazione. Edoardo De Rosa con 13.366 (D: 5.0 - E: 8.366) regala quasi quattro decimi alla squadra, escludendo Bartolini, però il 2000 di Sesto San Giovanni, senza una forbice con mezzo giro disconosciuta dalla giuria malgrado il ricorso, rimane lontano dall’ottetto d’élite, che, udite udite, ha un altro italiano al vertice. L’ultimo a salire, infatti, è l’individualista Targhetta, il cui punteggio non vale per il team ma potrebbe cambiare il destino dell’Europeo. Il diciannovenne di Monza attenzionato dagli addetti ai lavori come uno dei fenomeni emergenti sulle maniglie, non tradisce le aspettative e con 14.533 (D: 5.9 - E: 8.633) si accomoda sulla sella della classifica provvisoria di specialità. Solo in extremis verrà superato dall'armeno HamletManukyan, di un battito di ciglia. Con due azzurri certi della finale al cavallo, l’ItalGAM seguita anche dal tecnico Paolo Quarto, supera ancora il muro del 40 di ben 865 millesimi e gira la boa con un bottino di 121.630 punti totali.

CAVALLO CON MANIGLIE - ITALIA 40.865
Nicola Bartolini 13.033 (D.4.5 - E: 8.533)
Mario Macchiati 13.266 (D: 5.1 - E: 8.166)
Yumin Abbadini 14.233 (D: 5.5 - E: 8.733) Q.5°
Edoardo De Rosa 13.366 (D: 5.0 - E: 8.366)
Gabriele Targhetta 14.533 (D: 5.9 - E: 8.633) Q.2°

Nonostante la leggenda internazionale che si portano dietro gli anelli italiani, è risaputo che al momento questa squadra appesa al castello un po’ ci soffre. E così è stato con un 38.932 complessivo che raffredda gli entusiasmi. Ad essere escluso, complice una brutta uscita doppio carpiato avanti, è il 12.433 (D: 4.5 - E: 7.933) di Edoardo De Rosa, il cui parziale è di poco inferiore all’iniziale 12.900 (D: 4.3 - E: 8.6) di Macchiati e, soprattutto, al 12.766 (D: 4.1 - E: 8.666) di Abbadini, entrambi imprecisi all’arrivo dallo Tsukahara raggruppato con 360 gradi. L’avevamo detto che con il nuovo Codice dei Punteggi le stoppate avrebbero fatto la differenza. Non prende il bonus neanche Casali, bravo, almeno, a restare oltre la linea di galleggiamento, a quota 13.266 (D: 4.7 - E: 8.566). A due terzi di gara la FGI segna sul tabellone 160.562 punti e si prepara alla rincorsa sui 25 metri, prima dell’ultimo sforzo agli staggi pari. La Gran Bretagna e la Svizzera, nel frattempo, sembrano prendere il largo. I tedeschi, invece, sono ancora nel mirino.

ANELLI - ITALIA 38.932
Mario Macchiati 12.900 (D: 4.3 - E: 8.6)
Yumin Abbadini 12.766 (D: 4.1 - E: 8.666)
Edoardo De Rosa 12.433 (D: 4.5 - E: 7.933)
Lorenzo Minh Casali 13.266 (D: 4.7 - E: 8.566)

Al volteggio serviva una media del 13.733 per acciuffare i padroni di casa. Bartolini e compagni fanno anche meglio, superando il 14, e si rilanciano per un posto sul podio, dietro britannici ed elvetici, entrambi in corsa per il titolo di un’Ucraina in ricostruzione, dopo l’addio di illia Kovtun. Il primo a saltare è Yumin che con i suoi due avvitamenti piazza un 13.600 (4.4 - E: 9.2) subito disinnescato dal successivo Kasamatsu con due avvitamenti e mezzo di Super Mario, premiato con 13.833 (D: 4.8 - E: 9.033). In un perfetto crescendo rossiniano Casali esegue un mezzo avvitamento in più e con tre twist fa ci fa girare la testa di altri 13.966 punti (D: 5.2 - E: 8.766). A scansare tutti ci pensa Bartolini, travolgente con il suo uno e mezzo da 14.266 (D: 4.8 - E: 9.466). Il fenomeno sardo riavvolge poi il nastro per il secondo salto, valido, stavolta, per l’affermazione individuale.  Lo Yurchenko con due avvitamenti e mezzo da 14.133 (D: 4.8 - E: 9.433 - P: 0.1) e sporcato soltanto da un piedino fuori della linea. Per il resto Nico si merita l’accesso alla finale, forte della media del 14.199. Intanto però il capitano festeggia con i suoi, perché l’ItalGAM con un 42.065, trovato per magia in fondo alla pedana dei 25 metri, si poggia su una tavola da 202.627 punti complessivi e scavalca la Germania. Le medaglie sassoni dell’odierno "thriller sportivo" si giocano al fotofinish, e la FGI, per difendere il suo posto al Sole, dovrà essere molto fotogenica alle parallele. 

VOLTEGGIO - ITALIA 42.065
Yumin Abbadini 13.600 (D. 4.4 - E: 9.2)
Mario Macchiati 13.833 (D: 4.8 - E: 9.033)
Lorenzo Minh Casali 13.966 (D: 5.2 - E: 8.766)
Nicola Bartolini 14.199 Q.5°
• 1: 14.266 (D: 4.8E: 9.466)
• 2: 14.133 (D: 4.8 - E: 9.433 - P: 0.1)

Ginnasti, vite parallele. Con il parziale sugli staggi di 40.199 la Nazionale italiana di artistica maschile mette la freccia e sorpassa definitivamente Andreas Toba e soci, rovinando la festa del poco pubblico presente. Grazie al vantaggio di appena 231 millesimi, al termine di sei rotazioni e ventiquattro esercizi ciascuno, Italia batte Germania 242.826 a 242.595. Abbadini apre con 13.266 (D: 4.8 - E: 8.466), di un pelo sotto la media necessaria per l’impresa. De Rosa con 13.600 (D: 4.9E: 8.7) e Casali con 13.333 (D: 5.0E: 8.333) danno però la sterzata e poco importa se Macchiati, alla fine, resta out con il suo 13.200 (D: 5.0E: 8.2), anche se dispiace per la sua voglia di finale d’attrezzo. La FGI aveva già vinto il bronzo, come lo scorso anno a Rimini, questa volta dietro alla Gran Bretagna di Jake Jarman, Harry Hepworth, Jamie Lewis, Jonas Rushworth e Luke Whitehouse, prevedibile oro con 247.528, e alla sorpresa Svizzera. I fratelli Luca e Matteo Giubellini, di chiare origini italiane, trascinano il gruppo elvetico sulla piazza d’onore con 245.727.

PARALLELE PARI – ITALIA 40.199 – TOT. 242.826
Yumin Abbadini 13.266 (D: 4.8 - E: 8.466)
Edoardo De Rosa 13.600 (D: 4.9E: 8.7)
Lorenzo Minh Casali 13.333 (D: 5.0E: 8.333)
Mario Macchiati 13.200 (D: 5.0E: 8.2)

Il quintetto azzurro bissa così la terza piazza di nove mesi fa, alla Fiera di Rimini, riuscendo a salire sempre sul podio nelle ultime quattro edizioni (secondi a Monaco di Baviera nel 2022 e primi ad Antalya nel 2023). Sulle rive dell’Adriatico c’era stata la stessa “combo” con l’oro delle Fate, quindi il tempo passa, l’ordine degli addendi cambia, con innesti nuovi, codici rivisti, routine corrette, ma il risultato è sempre lo stesso, la FGI è sul podio. A livello individuale, Gabriele Targhetta centra la finale al cavallo con maniglie con il secondo punteggio dietro (di 33 millesimi!!) all’armeno Manukyan, insieme ad Abbadini, quinto. Casali guida l’ottetto della final eight del corpo libero – precedendo non solo Dolgopyat, anche i fenomeni di Sua Maestà, Hepworth e Whitehouse - e Bartolini è dentro nella sfida del volteggio con la quinta media d’ammissione. Yumin decimo con 80.098 e Mario Macchiati diciottesimo con 78.099 si faranno compagnia nell’All-around a 24, mentre Casali la farà a Manila Esposito - con il punteggio di coppia più alto 81.732 davanti al duo GB Jake Jarman e Ruby Evans (79.932) e ai francesi Anthony Mansard e Morgane Osyssek-Reimer (79.830) - nella nuova competizione mista, in programma alle 17.00 di domani, in diretta su Rai Sport HD.

CLASSIFICHE E RISULTATI

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