Sofia da impazzire! La Raffaeli conquista l’oro all around in Coppa del Mondo a Baku con il punteggio complessivo, sui quattro attrezzi, di 113.400. Nel concorso generale azero, unica gara riconosciuta ai Giochi Olimpici e nella quale aveva ottenuto il bronzo di Parigi, la marchigiana delle Fiamme Oro chiude la seconda giornata di qualifiche alle clavette e sorpassa le rivali per una manciata di decimi. C’erano proprio tutte questa volta, alla Milli Gimnastika Arenası, compresa l’olimpionica Darja Varfolomeev, ferma ai piedi del podio. La tedesca, dopo la falsa partenza al cerchio e una palla appena sufficiente, tenta il recupero vincendo la sfida alle clavette e finendo terza al nastro, ma il 111.300 conclusivo non le basta per strappare una medaglia nel completo. L’impresa riesce all’ucraina Taisiia Onofriichuk - leader nell'uscita inaugurale a Sofia, costretta sulla piazza d’onore azera con 113.250, ad un decimo e mezzo dall’azzurra - e alla bulgara Stiliana Nikolova, terza a quota 113.150. Quinte e seste le bielorusse, sotto bandiera AIN, Alina Harnasko (109.850) e Anastasiia Salos (108.450). La gara del nostro agente di Polizia è stata da incorniciare: ieri terza al cerchio (29.300) e seconda alla palla (28.050), oggi pomeriggio terza alle clavette (28.550) e quarta al nastro (27.500) nel “day2” della seconda tappa di World Cup, circuito che avrà il suo epilogo all’Unipol Forum di Milano, dal 18 al 20 luglio prossimo. Quattro, quindi, le final eight di specialità conquistate alle quali si aggiunge quella nei 5 nastri ottenuta dalla squadra (in diretta domenica di Pasqua dalle ore 10.00 su La7d con il commento di Marta Pagnini). E Sofia Raffaeli, per metà, non sarà sola, perché nel firmamento della nuova gestione del DTN ad interim Andrea Facci - neo presidente federale protagonista di un importante rinnovamento nella sezione dei piccoli attrezzi - entra a titolo definitivo anche Tara Dragas, quinta alle clavette con 27.550 e settima al nastro con 27.150. Per la poliziotta di San Daniele del Friuli, cresciuta nell’ASU di Udine e allenata dalla mamma, Spela Alenka Mohar, è una bella conferma dopo che proprio a Baku, nel 2024, aveva collezionato un quarto posto al cerchio e un sesto alla palla, ovvero nelle altre due sfide che ha mancato quest’anno. Insomma il nuovo corso della Ritmica italiana, che in Consiglio Nazionale può avvalersi anche dell’esperienza di due ex Farfalle olimpioniche del calibro di Fabrizia D’Ottavio e Marta Pagnini, ha voltato nettamente pagina, ma la storia resta sempre la stessa. E che bella storia!

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