Cinque ori come i cinque cerchi olimpici. Cinque come le dita della mano aperta a fare ciao dall’alto del podio ad Enrico Casella, il suo allenatore, che se la guarda e pensa sornione a Pechino 2008. Vanessa Ferrari non ha avuto ritegno, nemmeno del paese che la ospitava e che, dopo il timido tentativo di contenerla nelle parallele asimmetriche, ha dovuto incoronarla con il più pregiato dei metalli, prima alla trave (9,625) e poi nel corpo libero (9,600). Nell’ultima giornata di gare della ginnastica artistica ad Almeria la scena è completamente illuminata dalla pulce di Orzinuovi, al punto che passano quasi in secondo piano l’'argento di Matteo Angioletti al volteggio e il bronzo di Alberto Busnari alla sbarra. “Quello che mi ha da subito impressionato – ricorda Casella che la segue nella Brixia Brescia da quando aveva poco più di sei anni - è stato il suo innato dinamismo, oltre naturalmente alla sua corporatura molto minuta. Mi sono però convinto che avesse la possibilità di vincere qualcosa di importante quando ha cominciato ad allenarsi seriamente; da quel momento ho capito che la sua capacità di migliorarsi aumentava in proporzione alla mole di lavoro che le veniva proposta”. Dopo anni di successi nazionali nelle categorie allieve e junior, la Ferrari riesce ad imporsi a livello internazionale nel 2004, quando conquista l’argento nel concorso generale agli Europei juniores. “E pensare che aveva iniziato con il pattinaggio e la danza classica - ricorda mamma Galia, di origine bulgara -ma si annoiava. Alla ginnastica è approdata perché aveva delle amiche che già praticavano questo sport”. Sommati ai trionfi nel concorso individuale, nella gara a squadre e nel volteggio, senza dimenticare l’argento nelle parallele asimmetriche, con questi due ori Vanessa torna dalla Spagna con un bottino personale inimmaginabile alla vigilia. I complimenti, però, devono andare a tutta la delegazione azzurra dell’artistica, maschile e femminile, che con un totale di 12 medaglie (6 ori, 3 argenti e 3 bronzi), da una parte non ha fatto rimpiangere l’assenza di due big come Igor Cassina e Francesca Benolli, bloccati dagli infortuni pochi giorni prima della partenza, e dall’altra ha sensibilmente contribuito a portare in alto l’Italia nel medagliere generale di questi Giochi del Mediterraneo 2005.

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http://www.almeria2005.es/cgi-bin/default_Ing.asp,http://almeria2005.coni.it/