Hanno preso il via con il concorso a squadre dell’artistica femminile le Universiadi estive 2005. Ad Izmir l’Italia non sale sul podio per quattro decimi di punto. Fino all’ultima ginnasta dell’ultimo attrezzo le azzurre conservavano saldamente il terzo posto, poi la Russia soffiava loro il bronzo in extremis con un ottimo esercizio alla trave. Le medaglie d’oro e d’argento sono state, viceversa, una questione privata rispettivamente di Cina e Corea. Con l’ottavo posto in classifica generale Monica Bergamelli (34.849) è entrata nella finale a 24, insieme alla compagna Maria Teresa Gargano, undicesima con 34.736. Peccato per la mestrina Daria Sarkhosh che nonostante un buon dodicesimo piazzamento ed un punteggio di 34.624 non potrà gareggiare domenica 14 per la regola che limita a due il numero massimo di ginnaste per nazione. Nelle classifiche di specialità la Bergamelli ha agguantato la qualificazione al corpo libero con il sesto personale (punti 9,000) mentre la romana Gargano dovrà accontentarsi del ruolo di riserva per un decimo posto ed un parziale di 8.887. Stessa sorte per la 21enne bresciana della Brixia nella finale del volteggio: il 12° posto ed un punteggio di 8.818 la relegano al bordo pedana. Ilaria Colombo raggiunge invece il suo obiettivo minimo centrando la finale alla trave (8,962) con la 7ª prestazione assoluta. Secondo quanto dichiarato dal coordinatore generale dei Giochi, Taha Aksoy, alla manifestazione sportiva di quest'anno la Turchia prende parte con 298 atleti, la Russia con 275, il Giappone con 246, il Messico con 237, la Cina con 212, l'Italia con 202, il Canada con 199, gli Stati Uniti con 172, l'Ucraina 169 e la Polonia con 160 universitari. L'evento, giunto ormai alla sua 23esima edizione, sostiene Aksoy, verrà coperto da 600 giornalisti turchi e oltre 300 stranieri. Sono attesi inoltre 500 mila spettatori.

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