Coimbra (POR). Un oro, tre medaglie d’argento e tre bronzi. Si è conclusa così, con un trionfo per l’Italia la 23ª edizione dei Campionati Europei di Aerobica a Coimbra (Portogallo). Vito Iaia, il 22enne pugliese, si è laureato Campione d’Europa con un esercizio perfetto (20,800) che presentava il massimo delle difficoltà tecniche, battendo il super favorito rumeno Zamfir Mircea (19.900), il quale si è dovuto accontentare del 4° posto in classifica. La piazza d’onore invece è toccata alla Spagna con Iván Parejo, (20.200) seguito dal francese Adrien Galo (20.000). Grande soddisfazione per il ginnasta di Francavilla giunto alla definitiva consacrazione dopo la vittoria ai World Games di luglio. “Ho eseguito una delle mie migliori prestazioni - ha dichiarato Iaia - ci tenevo molto a vincere, soprattutto per riconfermare il successo ottenuto a Duisburg e dimostrare che non era stato soltanto un caso. Dedico l’oro alla mia famiglia, allo staff federale e a tutti quelli che mi sono vicino”. Promosso a pieni voti anche il trio azzurro, D’Amuri, Pagliuca e Iaia (19.850), che alla prima uscita internazionale conquista il secondo gradino di un podio monopolizzato dalla Romania (l’oro è andato al terzetto Brinzea/Mavrodineanu/Zamfir con 20.550 e il bronzo a Babaligea/Cioveie/Nedelcu con 19.800). “Puntavamo ad un buon piazzamento - prosegue Iaia- invece abbiamo ottenuto molto più delle nostre aspettative, dal momento che, come trio, abbiamo avuto poco tempo per provare”. Medaglia di bronzo invece per Arianna Ciucci, (19.950) che pur finendo a parimerito con la portoghese Ana Maçanita, è riuscita lo stesso a salire sul podio per il punteggio d’esecuzione più alto. Una medaglia sofferta quella vinta dalla ginnasta marchigiana, che si è vista soffiare l’ambito titolo dalla rumena Isabella Lacatus con un esercizio valutato prima 20,550, e poi trasformato in 20,750 in seguito ad un reclamo. Al secondo posto la spagnola Elmira Dassaeva (20.550). “Il mio obiettivo minimo era entrare in finale – ha dichiarato la Ciucci- sono molto soddisfatta, considerato il livello di preparazione altissimo degli avversari. Vorrei dedicare a me stessa questo risultato, perché sono riuscita a superare alcuni problemi di salute che hanno condizionato gli ultimi due anni della mia attività”. La campionessa italiana, in realtà, deve considerarsi doppiamente soddisfatta in quanto oltre al bronzo nell’individuale femminile ne porta a casa un altro nel gruppo composto dalle azzurre Bertone, Capitani, Galletti, Milani, Toschi e Macerola (19.300). La Ciucci e compagne sono state precedute dalla formazione rumena (20,500) e da quella russa (19,350). Grande assente a Coimbra la coppia Lecis-Satti, che a causa del riacutizzarsi di un dolore ai legamenti di Giovanna, non ha ottenuto per un soffio la qualificazione alla finale, piazzandosi al 9° posto (18,750) in una gara in cui passavano le prime otto. Il duo campione d’Italia ha comunque dimostrato una grande sportività decidendo di partecipare nonostante le chance di arrivare a medaglia si fossero sensibilmente ridotte. Fuori dal lotto dei migliori anche la coppia Milani-Pagliuca che con il punteggio di 17,400 si è fermata al 12° posto. Ma è dagli juniores che sono arrivate le notizie più belle, quelle inattese: ha iniziato Giulia Bianchi che dopo un testa a testa accesissimo con la spagnola Sara Moreno (19,900), alla quale stava per strappare il titolo, si è messa al collo la medaglia d’argento con il punteggio di 19.550, davanti alla pur brava Irina Rubtsova, terza a 19,900. Poi l'argento del trio formato da Anzalone, Giugno e Pugliese (18,500) seconde solo alle imbattibili ragazze rumene (18,850)e infine il gruppo, formato dalla stessa Bianchi, insieme alle compagne Bertoli, Monsellato, Pugliese, Scavezzon e Vetrone, che ha ottenuto il bronzo (18.150), dietro alle quotate Romania (19.450) e Russia (18.300). Nessun premio, invece, per Antonio Caforio e Giorgio Illiano, rispettivamente al 6° (18,300) e al 9° posto (17.700) nell’individuale maschile. Gli azzurrini, l’uno con Cristina Iaia (17,000), l’altro con la Giugno hanno poi chiuso con la 7ª piazza, in ex aequo a 17,700, la propria esperienza nella finale di coppia. “Sono stravolta ma molto soddisfatta - ha dichiarato la Direttrice Tecnica Nazionale della Sezione Aerobica Cristina Casentini- i risultati ottenuti sono frutto di tanti sacrifici sostenuti, fino ad ora, dai ragazzi. Un’enorme ricompensa per il lavoro federale che abbiamo svolto e che ci ha portato a vincere sei medaglie ed un titolo di campione europeo con il bravissimo Vito Iaia”.

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