Dopo aver conquistato entrambe le finali degli “Slavic Games”, i due atleti azzurri, Flavio Cannone e Dario Aloi, si sono fermati rispettivamente all’8° e al 7°posto.
Nella gara dominata dal veterano russo German Knitchev, seguito a poca distanza dal neo campione del mondo, anch’egli russo, Aleksandr Russakov, Cannone ha dovuto interrompere l’esercizio al quarto movimento per non incorrere in una caduta rischiosa. “Purtroppo - ci racconta il Responsabile Tecnico Nazionale Ezio Meda- il tempo concesso per le prove è stato molto breve, solo trenta minuti, più di un’ora e mezza prima dell’inizio della finale. Flavio non è riuscito a trovare la condizione né mentale né fisica per completare il suo esercizio, così come aveva fatto nelle qualificazioni, dove aveva chiuso al terzo posto”. Dario invece, che in Bielorussia ha presentato per la prima volta in una gara internazionale il suo nuovo esercizio, con un coefficiente di difficoltà di 1.6 superiore al precedente, ha eseguito 10 salti ma il cambio dell’ultimo movimento gli è costato qualche decimo. Senza quella sbavatura l’azzurrino avrebbe forse potuto scalare ancora un po’ la classifica.”Entrambi i nostri ginnasti – ha aggiunto Meda - hanno ricevuto i complimenti del padrone di casa, Dmitri Poliaroush, il quale ha voluto riconoscere a Flavio un premio speciale per i più spettacolari salti tripli”.
(F.Bel.)