A Carpiano (Mi), davanti a più di 500 spettatori e alla presenza del Vice Presidente Vicario della Federazione Ginnastica d’Italia, la sig.ra Graziella Pasquinelli Candiani e del Segretario Generale Michele Maffei, la squadra azzurra di Ginnastica Artistica maschile ha superato la Norvegia con il punteggio di 261.700 a 235.700. L’Italia, nonostante le assenze pesanti di Cassina e Coppolino, entrambi indisponibili, ha dimostrato di avere un gruppo forte e compatto, che fa ben sperare in vista dei prossimi Campionati d’Europa. Igor, comunque, non ha voluto lasciar soli i compagni, e si è presentato, a sorpresa, al Palazzetto dello Sport, nell’entusiasmo generale. L’appuntamento di Melegnano d’altra parte, era molto atteso per due ragioni: da un lato la società organizzatrice, la gloriosa Virtus et Labor ’06, celebrava i suoi “primi” 100 anni di vita, dall’altro giudici ed atleti si confrontavano, per la prima volta nel nostro Paese in un incontro internazionale, con il nuovo Codice dei Punteggi. Anche il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha espresso, in un telegramma, il proprio apprezzamento alla Virtus et Labor per il costante impegno nella formazione dei giovani ai valori dello sport. “Raggiungere il secolo di vita – ha aggiunto nel suo saluto l’On. Mario Pescante, Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali - è indubbiamente un traguardo riservato a pochi. E non vi è dubbio che questo traguardo diventa ancora più significativo se, a superarlo, è una Società sportiva nata quasi per caso, all’ombra del campanile, nell’intento di offrire ai ragazzini dell’Oratorio l’opportunità di muovere i loro primi «sgambettamenti»”. Al coro di elogi non poteva mancare il Presidente della FGI, che ha sottolineato come il traguardo raggiunto dalla Virtus et Labor non abbia solo una valenza anagrafica: “la longevità in un settore complesso come il nostro non è mai frutto del caso – ha scritto il prof. Agabio - cento anni di attività testimoniano un patrimonio genetico fortemente intrecciato all’essenza stessa della Ginnastica azzurra”. Ma torniamo alla gara. L’Italia ha staccato gli avversari in tutti gli esercizi. Enrico Pozzo è risultato il migliore dei nostri alla sbarra (15.350) e al volteggio (15.950). Al corpo libero Ottavi (14.200) e Costa (14.100), hanno approfittato di un errore nell’ultima diagonale dell’aviere di Biella, e si sono contesi di un centesimo l’oro virtuale di specialità. Ricordiamo, infatti, che il punteggio all’attrezzo valeva solo come addizionale per quello di squadra e per il concorso generale. Alberto Busnari ha dominato, come gli capita spesso, al cavallo con maniglie (15.300) e, dopo la finale a sorpresa nella World Cup di Lione, si è confermato alla sbarra (14.950). Mentre agli anelli (15.500) Morandi staccava nettamente compagni e rivali, i norvegesi si facevano apprezzare al volteggio, dimostrando interessanti potenzialità soprattutto con Jansen Espen (15.450) - bravo anche alla sbarra (13.800) – e Larsen Daniel (15.600). A livello individuale il podio è stato ancora tutto italiano, con Morandi (87.050) sul gradino più alto, davanti a Pozzo (85.900) ed Ottavi (84.750). Matteo, che non aveva pensieri agli anelli per il simultaneo forfait di Coppolino ed Angioletti, si è dimostrato anche un ottimo generalista, ben figurando nei sei esercizi e dimostrando di poter dare un contributo importante alla squadra nei prossimi Europei di Volos e ai Mondiali di Aarhus in ottobre. All’aviere degli anelli è andato anche il premio “Angelo Vicardi”, istituito in memoria del grande ginnasta cresciuto nella Virtus et Labor e scomparso nel gennaio scorso. Per quanto riguarda gli azzurrini hanno superato con il punteggio di 241.450 i pari età scandinavi, fermi a 222.150. Lorenzo Tama (78.450) ha vinto, in un colpo solo, classifica generale e “Premio Vicardi”, lasciando i gradini bassi del podio junior al compagno Paolo Principi (77.300) e a Egge Petter (75.100). Dopo questa bella giornata di sport, vorremo chiudere con le parole commosse del Presidente della centenaria padrona di casa, l’ arch. Claudio Maglio, che ben ci descrivono il senso della nostra amata disciplina: “Ogni gara rende visibile agli occhi degli spettatori il frutto della forza di volontà, dello spirito di sacrificio, dell’impegno costante di un atleta che ha saputo, con metodo e coraggio, lavorare quotidianamente per raggiungere quei risultati che solo una grande passione per lo sport, e in questo caso per la ginnastica, può permettergli di realizzare”.

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http://www.eventivirtus.altervista.org/ita/index.htm