Nell’American Cup del mese scorso Nastia Liukin era riuscita a superare i 60 punti, fra gli applausi generali. In virtù di questo straordinario risultato nell’all around, maturato, non dimentichiamolo, con il Nuovo Codice dei Punteggi, la vice campionessa del mondo si candida come una delle stelle dei prossimi Mondiali di Aarhun, in Danimarca. Dall’altra parte dell’Oceano, nel cuore della Valle Tiberina, un’altra ginnasta, sabato 8 aprile, ha toccato livelli d’eccellenza. Almeno 800 testimoni hanno visto Vanessa Ferrari, ancora convalescente ad una mano, lanciare la sua sfida alla regina stelle e strisce, con un sorprendente 59.45, che le è valso la leadership della classifica individuale. E in questa lotta a distanza poco importava alla pulce di Orzinuovi che davanti ci fosse quella Spagna che nel 2005, ad Almeria, l’aveva proclamata dea, ai Giochi del Mediterraneo. L’incontro internazionale tra le azzurre e le ragazze di Jesus Carballo, organizzato dal Centro Judo Ginnastica Tifernate, è stato così un test importante, soprattutto in previsione degli imminenti Europei. Da Città di Castello a Volos il passo è breve. Il PalaEngels umbro ci ha regalato una nazionale di Artistica Femminile in grande spolvero, capace di frantumare le quotate spagnole con il punteggio di 172,75 a 167,50. La Moreno e compagne in verità non hanno dato molto filo da torcere alle nostre atlete. L’Italia, infatti, ha dominato in tutti gli attrezzi, con un leggero equilibrio giusto al volteggio, dove Tania Genner ha indovinato un salto da 14.60. “La Macrì e la Giovannini – spiegherà a fine gara il tecnico Diego Pecar - hanno presentato lo stesso esercizio con il quale Francesca Benolli ha vinto il titolo a Debrecen: un doppio avvitamento all'indietro. Per Federica era la prima volta ed il suo 14.40 ci riempie di gioia. Carlotta, addirittura, ha provato un secondo salto, un flic flac con mezzo giro e balzo avanti carpiato, per puntare in Grecia anche al podio di specialità”. Il mitico Carballo l’aveva capito subito, già dalle prime fasi di allenamento, che con questa Italia c’era poco da fare. Peccato però che le iberiche siano state fin troppo fallose, soprattutto alla trave. I tanti spettatori, accorsi per assistere a questo importante test pre-europeo speravano forse in un duello più equilibrato. Ed invece, mentre le nostre non sbagliavano un movimento sotto lo sguardo compiaciuto del Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia Riccardo Agabio, del Presidente del C.R.Umbia Roberto Settimi e dei Consiglieri Federali FGI Giuseppe Pasquino e Massimo Contaldo, dall’altra parte fioccavano le cadute. “La squadra ha eseguito in tutto 25 esecuzioni senza un errore – ha fatto notare l’allenatore Enrico Casella - C’è ancora qualcosa da pulire e da incrementare ma le ragazze hanno fatto bene in tutti gli attrezzi, dimostrandosi competitive sia come gruppo che a livello individuale”. Come se non bastasse ci si sono messe pure le azzurrine che con 160.25 punti hanno superato le pari età spagnole, ferme a 154,15. Tutto italiano anche il podio individuale junior, con Silvia Zanolo (53.50) sul gradino più alto, seguita da Gloria Riva (52.90) e Martina Danioni (52.80), che si conferma dopo l’esordio vincente nel Regno Unito. “Voglio fare i complimenti a Silvia – ha aggiunto Casella - perchè era al rientro dopo un lungo stop e non affrontava una gara vera dagli Assoluti di Ancona”. Bentornata! La classifica individuale senior, dopo Terminator Ferrari, ha premiato l'iberica Lenika De Simone (57,00), seconda davanti al cigno dell’Estate 83, Lia Parolari (56,70). Con Vanessa che raccoglieva i voti più alti delle giurie alle parallele (15.05), alla trave (15.45) e al corpo libero (14.85), non restava che cercare spunti di interesse nelle prove delle altre. La capitana Bergamelli ha chiuso ad un passo dal podio (55.70), con una prova senza grandi punte ma estremamente regolare. La Moreno, bronzo ad Atene nel corpo libero, ha regalato giusto un accenno della sua classe. Interessante il 14.65 della De Simone alle parallele asimmetriche e le prove della Parolari alla trave ed in pedana. Sugli spalti, nella tribuna autorità che, ospitava, tra gli altri l’On. Maria Rita Lorenzetti, Presidente della Regione Umbria ed il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini, c’era Jury Chechi. Il Signore degli Anelli, quando non era sommerso dai piccoli fans che gli chiedevano l’autografo, è stato visto seguire con grande attenzione gli exploit della Ferrari. Chissà che non abbia riconosciuto nella piccola Vanessa il suo stesso shining olimpionico, la luccicanza della belva da podio?