Una giornata strana, quella di oggi, per Vanessa Ferrari. Reduce ieri da una vittoria storica a squadre - il primo oro a non essere vinto dai "soliti" paesi dell'Est - e da una serie di prestazioni superbe. Nelle odierne finali di specialità si sperava in una replica e, da un certo punto di vista la replica c'è più o meno stata a voler vedere il bicchiere mezzo pieno. La bresciana ha iniziato un po’ in sordina alle parallele. Un approccio forse con un pizzico di mancanza di concentrazione. C'è da considerare che la gara si è svolta "a freddo". Senza che le atlete potessero effettuare il loro riscaldamento sulla pedana di gara e, quindi, senza la necessaria presa di confidenza con l'attrezzo. Una piccola indecisione ed un'uscita sbagliata hanno fatto il resto. La trave è un'altra storia: l'esercizio è ottimo. Prima e dopo un mancato appoggio all'arrivo di un salto. Vanessa scivola ma non cade. Aggrappata alla trave è riuscita a risalire ed a riprendere la prova. Ma purtroppo il guaio era fatto. Arrivato il turno del corpo libero, la Ferrari non si è demoralizzata, anzi. Era arrabbiata di come si erano messe le cose. Come ha scherzosamente commentato il suo allenatore, Enrico Casella in una similitudine con la Rossa di Maranello: <>. Un esercizio strepitoso. Meglio del primo giorno. Meglio di ieri. Ha sfoderato tutta la grinta che ha in corpo ed ha infilato una diagonale perfetta dopo l'altra. Alla fine, solo la rumena Izbasa, in cerca di riscatto dopo lo smacco di ieri, le ha tenuto testa. <>.
Le altre azzurre in gara: Carlotta Giovannini, al volteggio, ha effettuato un buon primo salto anche se non bene come durante le qualificazioni. Riguardo al secondo salto, deve ancora affinare i meccanismi ma ha espresso delle buone potenzialità per il futuro.
Lo stesso vale per la junior Silvia Zanolo, in finale al corpo libero. Il contenuto tecnico dell'esercizio della giovanissima azzurra non è ancora sufficiente per alzarne il valore ma, il quarto posto raggiunto dimostra che le qualità della atleta sono ottime.

M.B.



VOLTEGGGIO
1. Anna Grudko (RUS) 14.362
2. Olga Sherbatykh (UKR) 14.300
3. Katja Abel (GER) 14.225
4. Jana Komrskova (CZE) 14.150
5. Carlotta Giovannini (ITA) 14.125
6. Ariella Kaeslin (SUI) 14.000
7. Sandra Izbasa (ROM) 13.950
8. Imogen Cairns (GBR) 13.850

PARALLELE ASIMMETRICHE
1. Elizabeth Tweddle (GBR) 16.050
2. Jana Sikulova (CZE) 15.050
3. Lenika De Simone (ESP) 14.825
4. Yulia Lozhecko (RUS) 14.625
5. Rose-Eliandre Bellemare (FRA) 14.575
6. Steliana Nistor (ROM) 14.525
7. Vanessa Ferrari (ITA) 14.300
8. Dariya Zgoba (UKR) 14.225

TRAVE
1. Catalina Ponor (ROM) 15.800
2. Lenika De Simone (ESP) 15.350
3. Marina Proskurina (UKR) 15.300
3. Sandra Izbasa (ROM) 15.300
5. Irina Isayeva (RUS) 15.050
6. Yulia Lozhecko (RUS) 14.925
7. Vanessa Ferrari (ITA) 14.875
8. Stefani Bismpikou (GRE) 14.800

CORPO LIBERO
1. Sandra Izbasa (ROM) 15.550
2. Vanessa Ferrari (ITA) 15.450
3. Catalina Ponor (ROM) 14.600
4. Irina Isayeva (RUS)14.475
5. Maryna Kostyushenko (UKR) 14.325
5. Rose-Eliandre Bellemare (FRA) 14.325
6. Thais Escolar (ESP) 14.300
7. Olga Sherbatykh (UKR) 13.900