Sabato sera, a Trieste, davanti a più di 2.000 spettatori, l’Italia femminile di Ginnastica Artistica ha dominato sulla Russia, trascinata da una Vanessa Ferrari strepitosa. La ginnasta di Orzinuovi, leader in tutte le specialità (VO 15.100; PA 15.600; TR 15.200; CL 15.150), si è aggiudicata il concorso individuale con 61.050, davanti alla triestina Federica Macrì 56.950 e alla compagna della Brixia Monica Bergamelli, terza in ex equo a 56.800 con Svetlana Kliukina. La squadra azzurra, campione d’Europa in carica, ha chiuso, così, con un distacco di ben 8 punti dalle russe, cedendo il passo solo nel volteggio. Una differenza tanto netta, che fino a pochi anni fa era impensabile, ci ripaga, in parte, dell’amarezza per gli infortuni di Lia Parolari e Francesca Benolli. La prima è incorsa in un trauma distorsivo al ginocchio destro nell’ultima diagonale del corpo libero. La ginnasta dell’Estate’83 dovrà essere sottoposta, nei prossimi giorni, ad ulteriori accertamenti per verificare l’entità dell’incidente. Di sicuro la sua partecipazione ai prossimi mondiali di Aahrus è quanto mai a rischio. La Benolli, invece, ha fatto prendere un grande spavento al suo pubblico, accorso in massa per festeggiare il suo 17esimo compleanno e l’atteso rientro dopo un lungo stop forzato. L’atleta giuliana, visibilmente emozionata, dopo due esercizi alla trave e al corpo libero nettamente al di sotto delle sue potenzialità, è caduta proprio al volteggio, l’attrezzo che le aveva dato l’oro a Debrecen nel 2005, procurandosi un trauma del compartimento mediale del ginocchio operato. Dopo qualche minuto di sconcerto è parso evidente che poteva trattarsi al massimo di uno stiramento del collaterale sinistro e Francesca è tornata con le sue gambe al centro della pista per ricevere gli applausi dei suoi tifosi. Grazie all’importante contributo dell’altra ginnasta di casa, Sara Bradaschia e dell’esordiente Lorena Coza, le ragazze allenate da Enrico Casella, Diego e Teresa Pecar, hanno dimostrato di saper mantenere la concentrazione anche in condizioni di stress. Come se non bastassero, infatti, due compagne in barella ci si è messo anche il generatore del PalaTrieste a gettare ombre su un incontro che pareva stregato. Un blackout improvviso ha oscurato il campo di gara per quasi mezzora al termine della seconda rotazione. A riportare la luce, come un novello Prometeo, ci ha pensato Igor Cassina, protagonista, non appena risolto il problema tecnico, di una prestazione alla sbarra semplicemente accecante. L’olimpionico, asciutto nel fisico e motivato, ha aggiunto al suo celebre esercizio un quarto salto, rendendo la routine ancora più acrobatica e spettacolare. Con questo ulteriore kovacs nella manica l’atleta di Meda punta decisamente all’oro danese. I riflettori però (quando funzionano) sono tutti per Matteo Morandi, conosciuto come un grande specialista degli anelli, ma capace di ben figurare in tutti gli attrezzi e soprattutto al volteggio, tanto da giungere secondo nella classifica individuale (88.500), tra i russi Gogotov, primo con 88.750, e Maxsim Deviatovski, terzo a 87.600. La prestazione dell’aviere di Vimercate, che non partecipò agli Europei ellenici di maggio per scelta tecnica, è importante soprattutto in chiave mondiale. In Danimarca, infatti, sarà prioritario il risultato di squadra, perché solo le prime 24 di questa edizione dei Campionati del Mondo parteciperanno a quella qualificante per i Giochi di Pechino, in programma a Stoccarda nel 2007. Buona la prova di Paolo Ottavi, entrato da poco nel Team Italia; discreto il campione italiano Enrico Pozzo, a pochi giorni dai “suoi” assoluti, che si terranno a Meda a fine mese; grande Coppolino, che si è tolto lo sfizio, lui medaglia di bronzo agli anelli, di battere con un 16.400 l’oro continentale Alexander Safoshkin, fermo a 16.250. Da evidenziare poi la promettente performance, fuori gara, di Enzo Bernardoni alla sbarra. Vincendo il confronto agli anelli (62.800 contro 60.050) al volteggio (62.950 contro 62.850) e alla sbarra (59.700 contro 59.000), a conti fatti, la squadra azzurra non è risultata così distante dai campioni d’Europa. Per quanto riguarda le russe, invece, è stata particolarmente deludente la prova della Grudko, incapace di arginare l’esuberanza delle nostre finanche al volteggio, la specialità che l’aveva vista salire sul gradino più alto di Volos. Quindi se nella femminile il sorpasso è stato perfezionato, a Trieste la maschile ha messo la freccia. Appuntamento, dunque, nella terra di Amleto, per capire se “essere o non essere”…campioni del Mondo.


MASCHILE

CLASSIFICA PER NAZIONI
1.RUSSIA 359.100
(CL 59.200;CM 58.000;AN 60.050;VO 62.850;PA 60.000;SB 59.000)
2.ITALIA 355.700
(CL 57.050;CM 56.700;AN 62.800;VO 62.950;PA 56.500;SB 59.700)

CLASSIFICA INDIVIDUALE
1.Dmitriy Gogotov (RUS) 88.750
2.Matteo Morandi (ITA) 88.500
3.Maxsim Deviatovski (RUS) 87.600
4.Yuriy Riasanov (RUS) 87.550
5.Aleksey Bondarenko (RUS) 87.100
6.Paolo Ottavi (ITA) 85.250
7.Sergei Chorochordin (RUS) 75.250
8.Enrico Pozzo (ITA) 74.700
9.Igor Cassina (ITA) 73.950
10.Matteo Angioletti (ITA) 59.750
11.Andrea Coppolino (ITA) 56.800
12.Alexander Safosukin (RUS) 30.550

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FEMMINILE

CLASSIFICA PER NAZIONI
1.ITALIA 231.300 (VO 57.950; PA 57.200; TR 59.250; CL 56.900)
2.RUSSIA 222.900 (VO 58.200; PA 53.000; TR 57.400; CL 54.300)

CLASSIFICA INDIVIDUALE
1.Vanessa Ferrari (ITA)61.050
2.Federica Macrì (ITA)56.950
3.Svetlana Kliukina (RUS)56.800
4.Monica Bergamelli (ITA)56.800
5.Kristina Pravdina (RUS)56.000
6.Sara Bradaschia (ITA) 55.600
7.Lorena Coza (ITA)54.450
8.Anna Pavlova (RUS)53.750
9.Anna Grudko (RUS)41.450
10.Elvira Chusainova (RUS)40.850
11.Tatiana Kazantseva (RUS)40.600
12.Lia Parolari (ITA)28.200

FUORI GARA - Francesca Benolli (ITA)38.550