Alberto Busnari, nonostante una serie di peripezie per raggiungere la sede di gara, è riuscito ad entrare in finale al cavallo con maniglie nell’ultima tappa di World Cup, prima dell’epilogo a San Paolo del 15 e 16 dicembre. L’aviere di Melzo, tra cambi di aereo e valige smarrite, è arrivato alla Kelvin Hall di Glasgow solo un’ora e mezza prima dell’inizio della competizione. “Ho fatto giusto in tempo a scaldarmi nella palestra di allenamento – ci racconta al telefono Alberto - e alle 13.00 ero sull’attrezzo. Non credo che il viaggio mi abbia condizionato. Certo ero stanco e psicologicamente provato ma la voglia di rientrare dopo l’infortunio di questa estate era superiore ad ogni imprevisto”. L’azzurro era stato bloccato in collegiale da uno strappo all’adduttore che gli aveva impedito di partecipare ai Mondiali di Aarhus. In Scozia Busnari è riuscito con un 14.800 ad entrare tra i migliori otto, proprio con l’ultimo punteggio utile. “Domani –continua- se sto bene, potrei anche ottenere un bel 15.000. L’esercizio di oggi è stato buono nella prima parte, quella sulle maniglie, poi nel finale ho tirato per star su, ma sentivo di non essere ancora al top. Ci vorrà tempo. Intanto è un bene essere tornati in pedana”. Attualmente il ginnasta italiano occupa la 12esima posizione nella ranking list FIG del cavallo con 1100.93. In Brasile ci vanno solo i primi 8, con la regola del tetto di due atleti per nazione. Pertanto, avendo davanti tre cinesi, in realtà Alberto si troverebbe all’11° posto. Meno di 15 punti lo separano dal rumeno Flavius Koczi (115.00), campione europeo di specialità a Volos. Poi ci sarebbero da recuperare lo statunitense Artemev (139.44) e l’australiano Sellathurai (127.00). Per riuscirvi Busnari dovrebbe arrivare sul podio, con la speranza che nessuno dei suoi diretti avversari faccia meglio di lui.