L’Italia di Ginnastica Artistica, a Mosca per la tappa di World Cup, ottiene nelle qualificazioni odierne ben sei finali di specialità. Grandi notizie da Enrico Pozzo, che, alla sbarra, entra tra i primi otto con il miglior parziale, 15.300, seppur in ex aequo con il francese Cucherat. Al ginnasta dell’Aeronautica, fresco dello scudetto italiano con la sua Libertas Vercelli, basterà ripetere la performance di oggi, nella prova decisiva di domani pomeriggio, per finire a medaglia. Prima, però, l’aviere di Biella dovrà giocarsi il podio nella finale mattutina al corpo libero, dove è entrato con il punteggio di 15.150 e la sesta piazza. Peccato per un’uscita sbagliata al cavallo con maniglie, senza la quale, per Enrico, le prove di questo sabato moscovita sarebbero state addirittura tre. Un esercizio sporco, seppur senza cadute, preclude ancora una volta la finale a Busnari, proprio nel suo apparato preferito, il cavallo. Alberto, con un 14.350, non si avvicina neppure alla lista degli eletti. La sua routine, purtroppo, vale solo il 15° posto. Un gradino meglio, però, di quanto ottiene alla sbarra. Anche in questo attrezzo, stavolta per uno slancio a vuoto, l’aviere di Melzo non va oltre 13.850, buono solo per la 16esima piazza. L’azzurro, ancora lontano dalla forma migliore, sta lavorando principalmente in funzione del gioco di squadra necessario a Stoccarda per centrare la qualificazione olimpica. Per ora, nonostante la delusione per la mancanza di risultati, il programma di recupero sta seguendo i tempi stabiliti dallo staff tecnico federale. Intanto Matteo Angioletti, orfano dei compagni Morandi e Coppolino, si carica sulle spalle la tradizione anellistica italiana e centra la finale con un 16.00 tondo. Per un passo in uscita finisce settimo, al cospetto però di avversari del calibro del russo Safoskin e dell’olandese Van Gelder. Tra le ragazze la Benolli e la Macrì cercano di far dimenticare l’assenza di Vanessa Ferrari, dimostrando, comunque, al di là dei nomi delle protagoniste, il valore dell’intelaiatura femminile. Francesca, infatti, ritorna sul palcoscenico europeo con l’8° posto (13.250) in quel volteggio che la vide regina d’Europa nel 2005, e con il 4° alle parallele asimmetriche (14.00). Federica finisce prima riserva al volteggio con 13.10, mentre si qualifica alla trave, settima, con 14.60. Le giuliane, dunque, avranno tre match point domani per mettere il visto azzurro su questa trasferta di Coppa.