Alle 16.30 di ieri la restante parte della Delegazione azzurra, guidata dal Vice Presidente Guido Menchi, ha raggiunto i maschi sul suolo tedesco. Il piedino di Vanessa Ferrari ha toccato terra, scendendo dalle scalette del volo Lufthansa numero 3929. “Un piccolo passo per la ginnasta di Genivolta, un grande balzo per la Ginnastica italiana”, che qui in Germania si gioca la qualificazione olimpica. Come dicevamo, la maschile era in ritiro a Schwabisch Gmund, una ridente località ad Est di Stoccarda, dal 17 agosto. I ragazzi di Maurizio Allievi sono partiti prima per prendere confidenza con la nuova attrezzatura. La locale Spieth, infatti, ha realizzato per l’occasione uno stock di attrezzi nuovi di zecca, che nessuno, a parte gli atleti di casa, ha mai provato in precedenza. L’accoglienza della gente del Baden – Wurttemberg, calda e solare com’è tipico della vicinissima Baviera, ha permesso agli atleti azzurri di integrarsi con facilità. Dal 24, prima data d’arrivi di questa 40esima edizione dei Campionati del Mondo di Artistica, la Sezione maschile e quella femminile sono nuovamente insieme, alloggiate presso l’Hotel Mercure City Center di Stuttgart. Il breve tragitto da Milano ha permesso giusto il tempo di ammirare dall’alto le Alpi ed il lago di Costanza. Alle 17.30 il gruppo italiano era già in albergo, dove ha trovato un comodo alloggio all’ultimo piano e una buona cucina internazionale. Espletate le formalità relative agli accrediti, dopo una cena a base di carne e verdura, le azzurre, a cominciare dalla Bergamelli, si sono sottoposte ad un trattamento fisioterapico. Salvatore Scintu ha massaggiato a lungo il collo del piede sinistro della Ferrari, per cercare di eliminarle completamente il piccolo fastidio accusato prima di partire. Monica e Vanessa, compagne in nazionale come nella Brixia, fanno coppia anche in stanza, così come dividono una doppia Macrì-Benolli e Parolari-Bradaschia. Silvia Zanolo, invece, ha una singola tutta per sé. Stamani, alle 9.30, prima seduta di allenamento dopo una buona colazione in albergo. Le ragazze si sono ritrovate in palestra con Giappone e Stati Uniti. E’apparso subito evidente l’ottimo livello delle americane, forti e potenti, trascinate da una Liukin, questa volta, diversamente da Aarhus, in gran forma. Le attrezzature sono apparse buone, con un’ottima elasticità. A voler trovare un difetto, come le scarpe appena comprate, necessitano di un po’ di maneggio prima di diventare davvero comode. Questa prima presa di contatto, comunque, è stata giudicata positiva da Enrico Casella, responsabile della squadra. Anche per la Zanolo, che risente ancora di un leggero stiramento all’adduttore destro. Alle 17.30 di oggi pomeriggio lo staff azzurro ha previsto un ulteriore turno di allenamento di un paio d’ore, durante il quale Silvia proverà per intero il suo splendido esercizio al corpo libero. Conforta, intanto, che la pedana sia apparsa molto meno dura del previsto. Soddisfatti anche i maschi, impegnati, pure loro, in una doppia seduta presso l´Hanns Martin Schleyer Halle. Al mattino Cassina e compagni hanno effettuato una prima fase di riscaldamento, con un lavoro su gambe e braccia, e poi si sono dedicati a sezioni di esercizi agli attrezzi, provando solo alcuni passaggi. Dalle 15.00, invece, sono tornati per provare con più decisione i singoli apparati, cercando di metabolizzare gli orari di gara, visto che il programma delle qualifiche li vuole in pedana dalle 16.00 in poi. “Dei 12 posti buoni per Pechino ce ne sono 11, pressoché, già assegnati – ci racconta Alberto Busnari – Russia, Ucraina, Bielorussia, Cina, Giappone, Corea, Canada, Stati Uniti, Romania, Francia e Germania, ci partono, sulla carta, davanti. La nostra corsa la dobbiamo fare su Svizzera e Spagna, con un occhio anche ad Australia e Portorico. Una poltrona per cinque, non sarà uno scherzo, ma il nostro è un gruppo compatto, che lavora insieme da anni e consapevole dei propri mezzi. E poi, può darsi, che qualcuno lì davanti stecchi, come accaduto agli americani, 13esimi in Danimarca, che non sono più lo squadrone di Atene”. Anche Allievi è fiducioso e lavora con grande impegno ed intensità per raggiungere l’obiettivo più importante del quadriennio: “E’ vero, pur consapevoli dell’importanza della posta, siamo sereni e convinti di poter far bene – aggiunge il Responsabile azzurro – Igor ha recuperato completamente dall’infrazione al costato, che lo ha affitto in raduno a Porto S.Giorgio, costringendolo a saltare gli Assoluti. Giovedì abbiamo fatto un test completo di gara ed è andato tutto liscio. Mi preoccupano un po’, invece, le condizioni di Morandi, che ha rimediato una contrattura al trapezio durante una prova al corpo libero. Siamo in giro da tanto tempo e tra raduni e gare abbiamo lavorato intensamente tutta l’estate. I ragazzi non vedono l’ora di fare questo benedetto mondiale. Siamo venuti in Germania subito dopo i campionati Assoluti di Ancona, con nove ginnasti. Due di loro, Bernardoni e Contalbrigo, dopo le ultime verifiche, sono tornati a casa”. Insomma, le scelte sono state fatte, il dado è tratto. Cassina e Morandi sono nelle mani del bravissimo fisioterapista della nazionale. Igor, in particolare, è stato sottoposto ad un ciclo di trattamenti di Scintu, già a Milano, prima di partire. “Sento qualcosa solo agli anelli, quando mi allungo. Ma è poca roba. Martedì 4 dovrò fare 5 attrezzi e spero di portare alla causa dell’Italia altrettanti punteggi (la formula dei mondiali è il 6-5-4: di sei ginnasti titolari, per ogni attrezzo ne salgono 5 e i 4 migliori parziali concorreranno al totale di squadra, ndr.). Vi siete abituati a vedermi alla sbarra, ma sono bravino anche nelle altre specialità – continua il campione olimpico. A me la Ginnastica piacce tutta. Certo, per gli anelli sono un po’ troppo alto, eppure mi difendo. Al volteggio eseguirò una rondata flic + un salto teso indietro con 1 avvitamento e mezzo”. Alla sbarra, invece, niente “Cassina”…la candela non vale il gioco.

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