Si è conclusa un’altra giornata di lavoro per le nazionali azzurre impegnate nei Mondiali di Stoccarda di Ginnastica Artistica. Mentre la femminile, in attesa dell’importantissima prova podio di domani mattina, è stata in palestra solo nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.00, la maschile ha avuto una doppia sessione di allenamenti, in funzione dei quali il responsabile della squadra Maurizio Allievi ed il suo staff tecnico hanno deciso l’ordine di salita agli attrezzi della gara di martedì 4 settembre:
Corpo libero (16.00-16.30): Busnari; Coppolino; Morandi; Pozzo; Angioletti
Cavallo con maniglie (16.30-17.00): Coppolino; Morandi; Cassina; Pozzo; Busnari
Anelli (17.00-17.30): Pozzo; Cassina; Angioletti; Morandi; Coppolino
Volteggio (17.30-18.00): Coppolino; Cassina; Pozzo; Angioletti; Morandi
Parallele asimmetriche (18.00-18.30): Coppolino; Cassina; Busnari; Pozzo; Morandi
Sbarra (18.30-19.00): Angioletti; Morandi; Busnari; Pozzo; Cassina
Naturalmente, per ogni specialità, il primo a salire è quello meno competitivo, che però ha il compito importante di fissare, con la sua prestazione, un ipotetico punteggio di partenza della sua squadra in quell’attrezzo. L’ultimo ginnasta, infatti, è sempre lo specialista di turno. Ricordiamo, poi, che nella competizione tedesca vale la formula del 6-5-4, con sei ginnasti nella rosa, ruotabili per ciascun apparato, con cinque che eseguono la prova e i quattro migliori punteggi che concorrono al totale del team. Nuova schiarita sulle condizioni fisiche di Cassina e Morandi. Matteo è quasi a posto, mentre Igor riesce a sopportare bene il piccolo fastidio al costato. “Ho avuto un buon riscontro oggi – conferma il ginnasta di Meda. Sono riuscito a fare quasi tutto. Credo di poter tranquillamente convivere con questo disturbo, anche se non è detto che l’efficiente staff medico della nazionale non riesca ad eliminarmelo del tutto prima delle qualificazioni”. Igor è rimasto anche molto dispiaciuto dell’incidente di Shewfelt, al quale manda un grosso in bocca al lupo. “Ancora non sappiamo l’entità dell’infortunio. Spero tanto che possa recuperare in fretta. Il Canada, d’altra parte è una squadra così forte che anche senza Kyle riuscirà ad entrare tra le prime 12, offrendo al compagno la possibilità di difendere il suo titolo a Pechino. Anche se queste cose fanno parte del nostro sport, mi dispiace in modo particolare per il canadese, perché con lui ho condiviso un’emozione unica che ci ha accomunati, seppur in specialità diverse, in cima ad un podio olimpico”.