Agosto a Bangkok per tutto il mondo universitario che conta. Ben 20 specialità sportive si sono date appuntamento in Thailandia nel periodo dei monsoni estivi, degli insetti, del caldo afoso. Per noi europei si è trattato di mettere a dura prova le capacità di adattamento; umidità alle stelle, cibi inusuali, a volte sconosciuti, acqua non potabile, gechi in camera, aria condizionata troppo forte nei locali pubblici sono solo alcune delle particolarità. Eppure quel paese asiatico così affascinante, con radici che affondano nella storia dell’antico Siam, ci ha offerto anche piacevoli e interessanti sorprese. La cultura Thai del massaggio ha convertito ginnaste, tecniche e giudici, anche le più scettiche. In ogni dove pullulano centri che offrono massaggi ai piedi, trattamenti localizzati o generali con oli aromatici. Anche nel mega complesso sportivo che ospitava ginnastica, scherma, pallavolo, assieme agli stand di articoli sportivi e gadget, era presente una postazione con operatori del settore che elargivano massaggi dalla mattina alla sera. Sicuramente la pratica del massaggio è diventata un’arte consacrata dalla tradizione e la qualità del trattamento sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo per utenti inesperti come me) molto buona. Il forte spirito religioso volto al buddismo e l’affezione verso i reali sono palpabili in tutte le attività quotidiane dei thailandesi. Ai templi e ai luoghi storici è riservato rispetto e grande cura, forse un po’ in contrasto con le condizioni igieniche e abitative della maggioranza degli abitanti di Bangkok. La vita in città è frenetica e il traffico impossibile. Per attraversare la capitale in auto servono ore e quindi i mezzi preferiti sono il modernissimo sky train, una metropolitana di superficie, oppure il vecchio trenino, una sorta di locomotiva a vapore che sfreccia incurante del traffico su strada. Per brevi spostamenti è utile servirsi del tuc-tuc, motorino con autista che procede veloce a slalom nel traffico cittadino, consigliato solo per chi non soffre di cuore… Immensi centri commerciali offrono manufatti tipici locali in cotone e seta a prezzi stracciati, ma si trovano anche prodotti stranieri costosi. L’impianto che ha ospitato la gara di ginnastica è apparso subito sufficientemente confortevole, caratterizzato da spazi molto ampi e da un’attrezzatura adeguata. Solo i tempi di attesa sono stati estenuanti tra una gara e l’altra. La competizione per la ritmica si è svolta dal 15 al 17 agosto e ha visto in lizza ginnaste del calibro di Bessonova, Kapranova, Sessina, Zhukova, Godunko, Yussupova, Garayeva. Le italiane presenti, Romina Laurito e Laura Zacchilli, accompagnate dalla tecnica Elena Aliprandi, dopo il lavoro federale estivo, hanno potuto testare la propria preparazione. Le due ginnaste hanno ottenuto punteggi molto simili con addirittura un piazzamento a pari merito dopo la prima giornata di gara. Termineranno rispettivamente al 19° e 20° posto con il desiderio di migliorare ancora nei prossimi appuntamenti estivi. Tra le big internazionali è apparsa in forma smagliante Anna Bessonova che ha vinto il concorso generale e si è aggiudicata tutte le finali sbaragliando una Kapranova ancora alla ricerca della giusta determinazione per realizzare senza intoppi un programma molto, molto ambizioso. Le squadre in gara, per regolamento composte da ginnaste tutte universitarie, non hanno offerto grandi emozioni. Si è trattato per lo più di compagini societarie o regionali. Tra tutte ha vinto il concorso generale la Russia e le finali alle funi e cerchi-clavette rispettivamente l’Ucraina e la Russia.
Lorella Saccuman