Dopo l’ultimo allenamento di questa mattina lo staff tecnico azzurro della squadra femminile ha consegnato l’ordine di salita della storica finale di domani. C’era grande attesa sulle condizioni fisiche di Vanessa Ferrari e sull’opportunità di schierarla in una gara prestigiosa ma senza possibilità di podio, 48 ore prima del Concorso Generale Individuale. “Abbiamo deciso di cambiare la formazione per cercare di difendere la quinta posizione – ha dichiarato alla Rai il Responsabile della nazionale Enrico Casella – Vanessa gareggerà soltanto alle parallele asimmetriche e al volteggio. Risparmiandola negli altri due attrezzi (corpo libero e trave, ndr.) vorremmo darle maggiori possibilità di difendere il titolo nell’All Around di venerdì. Le ragazze, comunque, hanno già fatto il loro dovere sabato mattina, tirando fuori una gara fantastica, segno di una grande concentrazione e di una preparazione centrata. Davanti a noi ci sono soltanto i quattro dream team”. Ricordiamo che in finale vale la formula del 6-3-3. Quindi delle sei ginnaste a disposizione saliranno in tre sull’attrezzo senza possibilità di scartare il punteggio peggiore. Con questa formula l’Italia ha vinto l’oro a Volos nel 2006. Silvia Zanolo è confermata al corpo libero. Sara Bradaschia rimane in panchina. La ginnasta dell’Artistica’81, infatti, sarebbe potuta rientrare in gioco, da regolamento, soltanto in caso di ritiro, con tanto di certificato medico, di una delle titolari. Ecco dunque l’ordine di gara completo, con partenza, per le azzurre, alla trave:
1. Trave: Bergamelli; Macrì; Parolari
2. Corpo Libero: Zanolo; Macrì; Parolari
3. Volteggio: Macrì; Ferrari; Benolli
4. Parallele asimmetriche: Benolli; Parolari; Ferrari
“Mi fa ancora un po’ male – ha dichiarato la Ferrari ad Andrea Fusco – ma mi sto curando. Quando Enrico mi ha chiesto cosa avrei preferito fare ho risposto che per come stavo oggi non me la sentivo di gareggiare in tutti gli attrezzi. Siamo contente di aver centrato l’obiettivo olimpico ed ora ci divertiremo a confermare questo 5° posto”. “Non abbiamo nulla da perdere – gli fa eco la Macrì, che, con Vany a mezzo servizio e la capitana Bergamelli impegnata solo alla trave, diventa la vera trascinatrice di questo gruppo straordinario – Siamo serene, preparate e con tanta voglia di far bene”. “Salvatore (Scintu, il fisioterapista, ndr.) e Matteo (Ferretti, il medico della nazionale, ndr.) mi stanno aiutando tantissimo – aggiunge la Ferrari con il ghiaccio sul piede - Al momento mi dà ancora fastidio quando carico. Però sono fiduciosa di recuperare entro la finale di venerdì. Darò il massimo, come sempre, per la squadra alle parallele e al volteggio. Ci tenevo a far tutto, perché abbiamo lavorato tanto e non mi va di lasciare le cose a metà, anche se la metà olimpica era quella più importante. Per quanto riguarda il Concorso II sapevo che la Nistor stava bene e che la Johnson era molto brava, ma la mia preferita, per il suo stile ginnico, rimane la Liukin. La Barbosa, invece, mi ha sorpreso. Non immaginavo che la brasiliana fosse così forte”.