A Vilanova i la Geltrù vicino a Barcellona, è stato un sabato di ginnastica ad alto livello: ad onorare il trofeo "Blume" alcuni fra i migliori protagonisti della ginnastica internazionale. Per l'Italia l'atleta della GAL Lissone Elisabetta Preziosa, che ritrovava fra le avversarie quella Valentyna Holenkova che agli EYOF di Belgrado l'aveva battuta alla trave, e l’aviere capo Matteo Contalbrigo della Ginnastica Fortitudo 1875. Il torneo catalano, giunto alla sua 22esima edizione, è uno fra i più importanti d'Europa ed annovera nell’albo d’oro campioni come Jury Chechi, che in Spagna vinse nel ’95, Vitali Scherbo o li Ning, oppure, tra le femmine, la francese Severino, la Svetlana Boginskaia o Daniela Silivas. La formula di quest’anno prevedeva due attrezzi per ginnasta. Il francese Yann Cucherat si è imposto con il medesimo punteggio, 15.600, sia alla sbarra che alle parallele. I ginnasti di casa Sergio Munoz (15.850) e Isaac Botella (15.350) sono stati i migliori, rispettivamente, al volteggio e al corpo libero. Flavius Koczi, già campione continentale a Volos, ha ribadito, invece, la propria supremazia nel cavallo con maniglie, superando con 15.275 il madrileno Rafa Martinez. L’azzurro di Schio, nello stesso attrezzo, si piazza in 4^ posizione dopo un buon esercizio (13.95), mentre alle parallele (14.80) riesce anche a salire sul gradino più basso del podio. “Al cavallo ho fatto bene la prima parte – ci racconta Matteo – ma poi ho sporcato un po’ la seconda, soprattutto in fase di uscita. E’ importante, comunque, aver concluso l’esercizio senza cadute. Mi sono piaciuto, invece, alle parallele, dove ho potuto completare un programma pulito, ottenendo il massimo, viste le difficoltà di partenza dei miei rivali e il livello altissimo di tutta la competizione”. Il padiglione municipale della cittadina iberica era pieno in ogni ordine di posti per celebrare il 50esimo anniversario della corona europea di Joaquim Blume, il campione spagnolo che si impose nel 1957 davanti a Titov e Max Bunker, che vinse i Giochi del Mediterraneo nel 55 e per 15 anni il Campionato nazionale, prima di spegnersi tragicamente in un incidente aereo nel 1959. In questo clima di festa Elisabetta Preziosa si presenta in ottime condizioni fisiche, dopo una preparazione molto accurata sia al corpo libero che alla trave, suo vero cavallo di battaglia. "Betta" parte eseguendo in pedana un programma elegante sulle musiche scelte per lei dalla coreografa GAL Titti Di Pilato. Qualche piccola incertezza e qualche difficoltà in meno delle avversarie relegano la ginnasta lissonese in sesta posizione con un 13.650, ma pur sempre davanti alla Holenkova che con un 13.275 chiude la classifica di specialità. L’oro finisce al collo della cinese Shanshan Li (14.475), che abbiamo recentemente apprezzato da vicino al Grand Prix di Milano. La vice campionessa del mondo alla trave non poteva che ripetersi nel suo apparato preferito. Con un perentorio 16.250 la 15enne cinese ha vinto davanti alla nostra Preziosa, che anche questa volta non fallisce l'importante appuntamento. Betta con un 15 tondo si è lasciata alle spalle spagnole, russe, romene, messicane e, ancora una volta, l'ucraina Valentyna. Sotto gli occhi di Claudia Ferrè, la sua allenatrice societaria, la 14enne azzurra ha confermato con un esercizio veramente perfetto la tradizione della GAL alla trave. Il lavoro che stanno svolgendo nel club del presidente Roberto Meloni continua a trovare importanti riscontri internazionali, che saranno utili a Paolo Bucci e al suo staff per programmare la crescita di un vivaio molto interessante.