Si è conclusa con il bottino di 7 medaglie (2 ori, 2 argenti e 3 bronzi) la campagna azzurra ai Campionati d’Europa di Szombathely. Dopo l’oro del gruppo (Albergati/Castaldi/Della Ragione/Scotto di Freca/Pompei/Zennaro) e i due bronzi - rispettivamente, di Linda Zennaro nell’individuale femminile e del trio (Ruggiero-Della Ragione-Scotto di Freca) - nella 2ª edizione degli European Age Group Games, riservati a ginnasti tra i 12 e i 14 anni, si sono disputate nel week end le finali, junior e senior, della 5ª kermesse continentale. Ebbene, in una gara difficilissima, dove chi sbagliava anche un’inezia poteva dire addio al podio, il campione in carica Vito Iaia si è dovuto piegare soltanto a Mircea Zamfir, che partiva con un punteggio più alto. Quanto fosse ostica la finale dell’individuale maschile lo ha dimostrato il 7° posto del quotatissimo spagnolo Ivan Parejo (20.550), autore di una prova troppo imprecisa . Il fenomeno di Francavilla, invece, ha tirato fuori, come si suol dire, la gara della vita e con 21.150 (Art. 8.50; Ex. 8.45; Diff. 4.200) è riuscito a respingere l’assalto del francese Julien Chaninet (21.100). Troppo distante il rumeno, che con 21.500 e una routine tecnicamente impeccabile, toglie a Vito lo scettro d’Europa, conquistato nel 2005, in Portogallo. Al 5° posto con 20.900 (Art. 8.15; Ex. 8.35; Diff. 4.400) l’altro italiano, Emanuele Pagliuca. Tra le donne Arianna Ciucci non riesce a confermare il bronzo della passata edizione per soli 5 centesimi. La ginnasta marchigiana – alla quale non sono state riconosciute alcune difficoltà – con il suo 20.400 (Art. 8.65; Ex. 8.55; Diff. 3.200) si piazza alle spalle della francese Joly (20.450), della spagnola Dassaeva (20.650), che conferma l’argento portoghese, e della nuova stella europea, la bulgara Lili Yordanova (20.750). Ottimo il terzo posto del Trio, composto da Pagliuca, Iaia e la Giugno. La nuova formazione azzurra – rispetto a Coimbra è entrata Ylenia al posto di Mino D’Amuri - con una routine buona tanto nell’esecuzione, quanto per difficoltà e artistico, premiata dalla giuria con un 20.450 (Art. 8.45; Ex. 8.65; Diff. 3.350), ha difeso il bronzo dall’attacco dei russi, staccati di mezzo decimo, limitando il distacco dal fortissimo terzetto rumeno. Sul trono della coppia mista finiscono due francesi, mentre nel gruppo l’Italia di Mancini, Milani, Bellantonio, Illiano, Fancello e Giugno, alla prima uscita internazionale, chiude con la 5ª piazza a 19.750 (Art. 8.15; Ex. 8.35; Diff. 3.250), dietro Russia 1, la Romania, la Francia e i campioni di Russia 2. Il medagliere italiano in terra magiara s’impingua ulteriormente a livello juniores e sono forse le medaglie più belle, perché sono quelle che testimoniano lo stato di salute di una scuola in continuo rinnovamento. “Siamo molto soddisfatti – ci conferma al telefono la DTN Cristina Casentini – i nostri azzurrini hanno ricevuto le lodi del Presidente della Commissione Tecnica Internazionale. John Atkinson si è complimentato per l’educazione e per la pulizia tecnica dei nostri junior. Avete curato tutto senza lasciare nulla al caso, mi ha detto, evidenziando come quello italiano sia il movimento capace di esprimere il maggior ricambio al mondo, mantenendo sempre altissimi livelli, non soltanto nel corso della routine, ma anche, dal punto di vista disciplinare, fuori dalla pedana”. Ebbene, vediamoli questi piccoli grandi miracoli! Giulia Bianchi, classe 1990, è la nuova regina continentale nell’individuale femminile junior. La ginnasta dell’Amicosport ha messo le mani sulla medaglia d’oro, superando con 20.350 (Art. 8.65; Ex. 9.15; Diff. 2.550) la concorrenza dell’idolo di casa, l’ungherese Linda Bucsanszki, argento con 20.00, e della rumena Maria Luisa Pavel. Tra i maschi Antonio Caforio non riesce a salire sul podio per un solo decimo (4° con 20.100: Art. 8.65; Ex. 8.90; Diff. 2.550), mentre il gruppo italiano si aggiudica un argento dal sapore aureo. Il sestetto Moraglio, Ronga, Pugliese, Bianchi, Scuotto e Bertoli con 19.850 (Art. 8.65; Ex. 8.70; Diff. 2.500) finisce pari merito in testa alla classifica con i rivali della Russia, che però, al momento della premiazione, possono guardare i nostri dal gradino più alto grazie ad una migliore esecuzione. Rimane il merito di una piazza d’onore ottenuta con due elementi della squadra febbricitanti e il resto del gruppo debilitato da una intossicazione, a 50 millesimi dai fortissimi rumeni, terzi con 19.800.

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http://www.gymmedia.com/ae/ECh07-Szombathely/