
CLERMONT-FERRAND: NIENTE PAURA, SIAMO L'ITALIA
Doppio turno di allenamento, ieri, per la nazionale femminile impegnata a Clermont Ferrand. Il DTN Enrico Casella non ha ancora sciolto la riserva sull’ordine di salita agli attrezzi delle campionesse d’Europa. La prima presa di contatto con l’attrezzatura della Gymnova è stata positiva. Gli impianti sono molto buoni e gli allenamenti si svolgono nella struttura che ha recentemente ospitato i Campionati Mondiali Indoor di Atletica Leggera. L’Italia è stata l’unica ad aver provato l’intero programma con tutte le ginnaste al seguito, dimostrando alle rivali, che al contrario si sono un po’ nascoste, una grande sicurezza e preparazione. Le rumene, in particolare, hanno solo accennato i movimenti principali al corpo libero e alle parallele. Le azzurre sono tranquille e in buone condizioni. Il fisioterapista della delegazione italiana, Salvatore Scintu, sta proseguendo in Francia l’egregio lavoro avviato dal collega di Brescia. Il clima nello staff tecnico è di assoluta concordia e le decisioni più importanti delle prossime ore verranno prese collegialmente. La Benolli e la Giovannini sono apparse in grande spolvero. Entrambe eseguiranno il secondo salto al volteggio per aspirare ad una finale di specialità. Sulla Ferrari, invece, pende ancora la decisione del doppio avvitamento. Quest’anno, infatti, sia a Jesolo che in Serie A, la bresciana, al volteggio, ne ha eseguito sempre è soltanto uno. Vanessa, probabilmente, sarà l’unica a gareggiare in tutti gli attrezzi, accollandosi, come al solito, il peso maggiore. Con il titolo del concorso generale al sicuro (non è in palio in questa edizione), dovrà aiutare se stessa e le compagne a difendere il titolo di squadra conquistato a Volos nel 2006. Rispetto a due anni fa manca Federica Macrì, infortunatasi a Pavia. Un’assenza importante colmata dal ritorno in Europa dell’altra giuliana, Francesca Benolli, oro al volteggio nel 2005. Le due compagne dell’Artistica ’81, per un motivo o per l’altro, dalla partecipazione come juniores ad Amsterdam 2004, si alternano sul palcoscenico continentale in una sfortunata staffetta tutta triestina. Abbandonato il “Nessun Dorma” dei grandi successi la Ferrari ripresenta ancora l’esercizio montato provvisoriamente sulle note de “Il Quinto Elemento” di Luc Besson. A Clermont-Ferrand, quindi, non vedremo il programma olimpico, ancora in cantiere, ma “solo” quattro diagonali. La routine depotenziata è stata scelta per preservare la ginnasta, reduce dal ben noto infortunio al piede sinistro, e per non scoprire le carte troppo presto. Il suo apporto, per così dire normalizzato, ma sempre di gran lunga superiore alle note di partenza delle altre azzurre, sarà più che sufficiente nell’economia di squadra. Infine il test odierno delle juniores, l’ultimo prima della prova podio di domani, sarà utile per decidere chi mandare in pedana e in quale ordine. Le uniche certezze, al momento, sembrano riguardare Paola Galante, che sarà l’unica a concorrere nell’All-around e ad eseguire il secondo salto al volteggio. Le azzurrine, più inesperte, non riescono a nascondere una punta di emozione. L’ambiente altamente competitivo e il livello assoluto di una competizione europea creerebbe in chiunque un certo nervosismo. Le ragazze, però, sono ben preparate e seguite dai vicino dai loro allenatori, Mauro Di Rienzo, Michela Francia e Claudia Ferrè. Anche qui abbiamo buone prospettive di medaglia. Oltre alla Galante, molto forte alle parallele asimmetriche, potrebbe aspirare al podio Elisabetta Preziosa, che, in più di un’occasione, si è dimostrata un’ottima travista. Per loro e per le altre, comunque, il premio più importante sarà il bagaglio d’esperienza che riusciranno ad acquisire in questa avventura d’oltralpe.