Alice nel paese delle meraviglie, bocche aperte e nasini all’insù. Le azzurrine, sul podio della Maison des Sportes, ci stavano come al Luna Park. Pesciolini nel loro elemento naturale ci hanno impiegato il tempo di un bianconiglio a mettere da parte l’emozione e trasformare l’allenamento sul campo gara di Clermont Ferrand nella più bella esperienza ginnica della loro giovane vita. “Come farò a riabituarmi alla palestra di casa?” si ripeteva tra sé e sé Elisabetta Preziosa, mentre saggiava l’elasticità del podio. “Eppure – ci ha raccontato la Licchetta, forse ancora ignara della differenza tra una prova e la gara vera e propria – quando vedi le competizioni in televisione sembra che tutte abbiano paura. Perché? Non capisco, il podio ti dà coraggio, li su ti senti più forte!”. Beata giovinezza e la sua proverbiale incoscienza. D’altra parte a 14 anni competere per un titolo europeo non è che un gioco e, per certi versi, è giusto che sia così. “Casella ci ripeteva in continuazione di stare tranquille ma mi sa che il più agitato era lui – ci confida Andrea La Spada che poi aggiunge di essersi stupita della serietà dei giudici: “Non ti guardano neppure in faccia. Son lì che scrivono a testa bassa, tutti concentrati”. Piccole donne crescono nello stretto giro di quattro rotazioni. In principio, alle parallele, sono tutte un po’ ingessate. Nella mente c’è ancora il contraccolpo dell’ingresso nell’impianto. “Il tunnel che collega la palestra del warm up al campo gara sembra quello del Grande Fratello” – racconta Serena. “Ma va! A me ricorda il tunnel di Gardaland” – la contraddice Betta. E mano a mano che vanno avanti l’allenamento diventa sempre più una giostra, tant’è che alla fine, al volteggio, sono gasatissime e, se non fosse per la stanchezza, non andrebbero più via. Le impressioni, una volta scese, si accavallano in un tourbillon di sensazioni fisiche e no. “Alla trave senti l’aria fredda sulla testa” dice l’una; “alle parallele hai le luci negli occhi” dice l’altra. Ma tutte, quasi in coro, ripetono lo stesso ritornello: “Tranqui raga, domani si fa sul serio”. E infatti, alle 17.45 di venerdì la piccola Italia salirà alla parallela, accoppiata alla Germania. Sugli altri attrezzi, nella IV suddivisione, ruoteranno la Russia, la Romania, l’Inghilterra, l’Olanda, l’Ucraina e la Francia. Il programma juniores prevede che il concorso I determini contemporaneamente la classifica finale di squadra e dell’All-around individuale. Per le finali di specialità, invece, dovremo attendere domenica. “Sono soddisfatto – ha dichiarato il DTN Enrico Casella, prima di comunicare l’ordine di salita agli attrezzi – il gruppo ha avuto un comportamento esemplare. Le ginnaste, nonostante la giovane età e l’inesperienza su palcoscenici così importanti, sono andate decisamente bene, hanno gestito l’emozione, vincendo i piccoli imbarazzi mostrati nella fase di riscaldamento alla parallela. Certo, non dimentichiamo che si trattava solo di un allenamento. La gara sarà un’altra cosa. E’ importante, però, che le ragazze siano su di morale e che abbiano ben figurato davanti alle giurie. Qualche giudice è pure venuto a complimentarsi per le ampiezze di Paola Galante nelle piroette impugnate al corpo libero. Pensavano che provenisse dalla ritmica. Guardando le altre credo che la Russia sia assolutamente fuori portata. Poi ci sono Gran Bretagna, Romania, Francia e… perché no!, l’Italia”. A livello individuale l’albo d’oro azzurro può contare 22 medaglie giovanili: 2 ori, con Matteo Ferretti, oggi medico al seguito della Nazionale, a Praga nel 1994 e Matteo Morandi a S.Pietroburgo nel 1998, entrambi agli anelli; 8 argenti e 12 bronzi. Gli ultimi trionfi sono quelli conquistati dalle attuali senior nell’edizione di Amsterdam 2004. Un’allora sconosciuta Vanessa Ferrari concluse seconda nel concorso generale e vinse il bronzo alla trave. Lo stesso metallo di Federica Macrì al corpo libero e di tutta la squadra femminile. Nessuna di loro, mentre risuonava l’inno nazionale, dal gradino più basso del podio olandese avrebbe mai potuto immaginare che si stava per aprire un ciclo straordinario. A Volos, due anni addietro, finimmo al 4° posto con la Zanolo quarta al corpo libero, ad un paio di decimi dal bronzo. Tornando al presente, con Mauro Di Rienzo e Michela Francia a bordo pedana, domani assisteremo al seguente ordine di salita agli attrezzi:
- PARALLELA: La Spada, Preziosa, Licchetta e Galante
- TRAVE: Rando, La Spada, Galante e Preziosa
- CORPO LIBERO: La Spada, Licchetta, Preziosa, Galante
- VOLTEGGIO: Licchetta, Preziosa, La Spada,Galante
Paola, Andrea ed Elisabetta, dunque, saranno impegnate in tutti gli attrezzi. Nessuna, però, farà il doppio salto al volteggio. Al di là delle ambizioni di squadra, il gruppo ha punte d’eccellenza alle parallele asimmetriche e alla trave, con ambizioni di finali di specialità, rispettivamente, per Paola Galante, forte pure nel Generale, ed Elisabetta Preziosa.

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