Sono piccoli leoncini. Giocano ma imparano, perché un giorno, quando avranno la criniera, dovranno essere re. Andrea, Simone, Jacopo, Valerio e Fabio hanno la faccia pulita dei ragazzetti italiani, gonfiano i muscoli e fanno gruppo per darsi coraggio ma gli sguardi tradiscono l’emozione dell’esordio. Sono emozionati anche i loro allenatori, Paolo il boss, Gigi il capitano e Sergiy, che dall’Est ha portato esperienza e simpatia. Tre tecnici che in nel fine settimana elvetico devono tirare una linea al lavoro di un biennio. Sono emozionati i genitori, che ancora si chiedono se la ginnastica per i loro figli sia soltanto un gioco o può diventare una cosa seria. Il responso nello sport è sempre e solo del campo. Ma qui, a Losanna, il campo somiglia ad una giungla e i nostri cuccioli di leone sembrano gattini al fianco degli inglesi, dei russi, degli stessi svizzeri. Ginnasti formati, dal punto di vista fisico e da quello tecnico, che di junior hanno soltanto la carta d’identità. Eppure in questo contesto altamente competitivo gli azzurrini giravano curiosi, con l’occhio vispo di chi ruba informazioni tenendosi a rispettosa distanza, affilano gli artigli sognando di graffiare, un giorno, a Londra. Con questo approccio la piccola Italia è riuscita ad entrare il quella dozzina di Paesi della vecchia piccola Europa che tra le tante difficoltà riescono ancora a costruire ginnasti e a contrastare le superpotenze a Oriente e ad Occidente. Una scalata di due posizioni che per pendenza ne vale 10. Faticosa, sudata in ogni elemento, in ciascuna rotazione. Qualcuno emerge a livello individuale. Conquista finali e gli onori delle cronache. Qualche pezzo sui giornali, un intervista in TV al fianco di Jury Chechi, ma fondamentalmente la forza è in quel gruppo che come una tana li protegge, uno per uno, dalla paura di non diventare mai nessuno. Cingolani, quest’anno ha vinto la A2 nazionale, è alla sua seconda esperienza continentale, ha chiuso al 15° posto nell’All Around e si appresta a disputare la finale al volteggio, è un leader naturale e si appresta al salto tra i senior, eppure al mattino cerca l’appoggio dei compagni, che non glielo negano e lo accompagnano fin dalle prime ore, come se dovessero gareggiare tutti. “Se avessi stoppato un salto probabilmente sarei finito sul podio – dichiara il virgulto di Tolentino – ho cercato il 2° ma mi sono sbilanciato e sono finito fuori pedana. Per me era già un successo essere tra gli otto, ma già che c’ero mi è venuta voglia di fare un dispetto a gente che parte da 7 ed ha esecuzioni vicine a quelle dei grandi. Torno a casa con altra preziosa esperienza. Rispetto a Volos il livello era molto più alto, il palazzetto più grande eppure mi sentivo tranquillo, a mio agio”. Andrea viene da un gruppo di lavoro, quella della Virtus Pasqualetti, che sta facendo bene. La collaborazione tra la società e il Centro tecnico regionale di Fermo è proficua, come quella tra Kasperrsky e Marco Fortuna. “Le Marche sono un’isola felice – conferma il Responsabile del Settore giovanile Paolo Siviero – Il rispetto reciproco, un’amichevole e disinteressata cooperazione producono sempre effetti positivi. Roma è un altro esempio con la sua impostazione su modelli internazionali, il doppio allenamento e una struttura che senza strappare il ginnasta alla famiglia gli crea intorno una specie di college. In attesa di un CTF a livello nazionale che possa diventare il punto di riferimento del settore giovanile per tutte quelle realtà che non hanno impianti e risorse. E’ importante investire sul futuro. Intensificando quanto si sta già facendo durante gli allenamenti estivi per la formazione dei tecnici, attivando scambi culturali e collegiali all’estero, intensificando anche i rapporti con altre nazioni in confronti annuali. Sugli spalti del Malley Sports Centre ho visto osservatori statunitensi, canadesi e cinesi. L’aggiornamento è fondamentale per puntare in alto. Guardate la Gran Bretagna. Da quando le hanno assegnato i Giochi ha voltato pagina, investendo nei ginnasti di domani, che seguono un programma di lavoro bi-giornaliero. Da noi, per la nostra cultura, non possiamo portare via troppo presto i bambini alle loro famiglie. E’ giusto che stiano a casa, almeno fino ai 14 anni. Si può però, promuovendo nuclei di lavoro territoriali, affiancare la programmazione societaria, con un’attività di verifica. Questo 12° posto può essere un punto di partenza o di svolta anche per l’Italia. Se avessimo gareggiato nell’ultimo turno, come potremo fare nella prossima edizione in virtù del piazzamento in questa, saremmo arrivati anche più su. Il nostro rapporto quantità di esercizi-errori commessi ci colloca tra le prime cinque. Nel punteggio di squadra non è mai entrata una caduta, ossia non abbiamo mai commesso più di un errore per attrezzo. L’anno venturo il Codice subirà delle variazioni, andando verso una semplificazione, ma a mio modo di vedere si dovrebbe evitare l’esasperata ricerca della difficoltà, per evitare che qualcuno, come è successo anche qui, si faccia male davvero. Al di là del valore dei singoli, questo è un gruppo che può far bene. Il nostro intento è quello di mettere a disposizione dei tecnici della Senior ginnasti potenzialmente preparati per il salto. Da domani ci metteremo sotto per preparare il Campionato Europeo del 2010. A novembre ci aspetta un’amichevole in Spagna e già lì vorrei lanciare nuovi ginnasti, in un’ottica di progressivo ricambio, che permetta a tutti di avere il proprio spazio di crescita. I cinque di Losanna, ora, andranno aiutati per passare dall’altra parte, per proporsi in modo credibile come un’alternativa nella Nazionale maggiore. A parte Cingolani, c’è Piave che è un garista nato, bravo alle parallele, Maglioni è un programmatore, che supplisce deficienze fisiche con una grande testa, forte alla sbarra, Andi, introverso ma generoso, può migliorare al cavallo e Desolati, l’outsider, una bella rivelazione”. Ruggiti di piccoli leoncini, che fanno tenerezza ma che un giorno, se li aiutiamo, potrebbero segnare il proprio territorio.

FINALE VOLTEGGIO JUNIOR
1. M. Jordan FRA 15.837
2. D. Belyavskiy RUS 15.812
3. C. Bazan SPA 15.550
4. E. Kosmidis GRE 15.487
5. T. Seager GBR 15.475
6. S. Kekelos GRE 15.462
7. I. Bykov GER 15.387
8. A. Cingolani ITA (15.325/14.675) 15.000

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