PECHINO “Qua è tutto bellissimo, ancora faccio fatica a credere di essere alle Olimpiadi”, è questo il primo commento di Carlotta Giovannini appena sbarcata a Pechino. “Il primo impatto con il Villaggio Olimpico è stato incredibile, in questi giorni ci stiamo abituando al fuso orario e abbiamo iniziato ad allenarci senza forzare troppo - continua l’azzurra -. Ma l’Italia, e Imola soprattutto, mi mancano già tanto”. Mentre Carlotta assieme a Vanessa Ferrari, Monica Bergamelli, Lia Parolari, Francesca Benolli e Federica Macrì, si preparano nella capitale cinese per l’appuntamento più importante della loro vita, dall’Italia Giacomo Zuffa, l’allenatore della Giovannini alla Biancoverde e in Nazionale, analizza lo stato di forma della “sua” atleta. “Nelle ultime simulazioni - dice il tecnico - Carlotta ha sempre ottenuto un punteggio superiore a 58, dimostrando di essere in forma. La novità è che lei sta realizzando un secondo salto avanti con un avvitamento e mezzo quasi teso. Se continuerà ad eseguirlo così avrà un valore di partenza più alto, passando da 5.9 a 6.5. In più sta facendo molto bene il doppio avvitamento (difficoltà 5.8), tanto che nelle ultime verifiche ha ottenuto anche 15.300. Se a Pechino riuscirà a ripetersi su questi livelli potrà lottare con le più forti. Anche perché ho visionato i filmati delle sue avversarie e sono poche quelle che eseguono bene il doppio avvitamento e mezzo, in particolare la cinese e la Pavlova”. Se da un lato Carlotta punta alla finale al volteggio, dall’altro Zuffa si aspetta molto anche dal Concorso Generale: “E’ molto determinata e ha tanta voglia di scatenarsi. Ebbene si, può centrare la finale a 24. Qualche rimpianto? Forse quello di non essere riuscito a lavorare al meglio prima e dopo gli Assoluti di Arezzo. In condizioni normali Carlotta avrebbe presentato di certo il doppio e mezzo e un esercizio alle parallele ancora più difficile. Nonostante questo, la ginnasta ha lavorato tanto e bene nei due raduni di Brescia e Trieste ed ora ha raggiunto una buona preparazione in tutti gli attrezzi”. Il tecnico imolese passa poi alla squadra: “Rispetto agli Europei di Clermont Ferrand siamo migliorati dal punto di vista fisico e credo che 3-4 punti in più dovrebbero saltar fuori. Ci sono i presupposti per conquistare la finale a 8”. Dopo aver accompagnato Carlotta durante tutto il quadriennio Giacomo si appresta a seguire le gare decisiva da lontano: “Sicuramente dalla tv sarà molto più dura che dal vivo. Da bordo pedana, dopo tanti anni insieme, capisco subito se l’esercizio viene oppure no”.
Federico Boschi

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