Gran lavoro per Cassina e compagni, in vista dell’esordio del 9 agosto. Prima della qualificazione, però, gli azzurri della maschile dovranno affrontare la prova podio, una vera e propria prova generale, davanti ad un pubblico pagante e alla giuria internazionale, in programma il 6 agosto alle 12.00. Abbiamo raggiunto al telefono Alberto Busnari per raccogliere qualche impressione…a caldo: “E proprio vero, c’è una cappa asfissiante – conferma l’aviere di Melzo, giunto alla sua terza esperienza olimpica, dopo Sydney ed Atene – per fortuna noi ginnasti lavoriamo sempre in ambienti climatizzati. L’unico pericolo è lo sbalzo di temperatura quando esci all’esterno, nei trasferimenti. Poco fa, però, mentre eravamo a cena, è venuto giù un nubifragio. Non è che il termometro cali di molto, ma almeno l’acqua spazza via lo smog”. Al di là del clima meteorologico, quello olimpico, a livello umano, ha colpito tutta la compagnia, anche chi, come Alberto, lo aveva già vissuto. “L’ospitalità dei cinesi è incredibile. Ovunque vai c’è qualcuno che ti apre e ti richiude le porte, tra sorrisi ed inchini. Ieri siamo entrati in un normale negozio di foto e la commessa che era al telefono, appena ci ha visti, ha attaccato la cornetta, correndoci incontro e chiedendoci scusa. L’entusiasmo è già alle stelle in strada, figuriamoci durante le gare”. Mancano una decina di giorni e poi si comincia a fare sul serio. Le condizioni fisiche della truppa sono buone anche se i problemi legati al fuso orario persistono. “I primi due giorni abbiamo fatto davvero fatica. Era difficile addormentarsi la sera e al mattino ci sentivamo stanchi. Il villaggio, comunque, è molto bello e comodo. Oggi ha cominciato a popolarsi, ma domenica c’eravamo praticamente solo noi. Siamo stati tra quelli che lo hanno aperto, il 27 luglio”. La squadra oggi si è recata per la prima volta al National Indoor Stadium, la sede preposta per legare di ginnastica artistica. “L’impianto non è grandissimo – continua Busnari – e gli attrezzi non erano ancora montati. Noi ci siamo allenati nella palestra di riscaldamento, che per fortuna è molto vicina al campo gara. L’attrezzatura la conosciamo, è la stessa sulla quale ci siamo preparati in questi mesi. Soltanto la pedana del corpo libero è risultata più morbida del previsto: un pensiero in più per Pozzo che ha un esercizio impegnativo e sta cercando di abituarsi alle spinte più lente. Bene Igor alla sbarra, Morandi agli anelli e il sottoscritto al cavallo, ma nel complesso siamo tutti molto carichi”. Visto che le rotazioni delle traning hall prevedevano l’Italia nella palestra del warm up i tecnici azzurri hanno deciso di derogare alla regola della mezza giornata libera del mercoledì e così i nostri ginnasti si sono sottoposti ad una doppia seduta. Domani, invece, giovedì, si recupera con un solo allenamento al mattino. “Ho letto che l’Inter le ha buscate nel Trofeo Tim – chiosa Abe, come lo chiamano gli amici, grande tifoso nerazzurro – Non c’è problema, sono altre le coppe che ci interessa alzare”.