I sorteggi delle suddivisioni olimpiche vennero fatti il 14 e 15 maggio scorsi, in occasione della tappa di World Cup di Tianjin, in Cina e non andò benissimo alla Ginnastica azzurra. Il 21 agosto, infatti, la squadra di Ritmica dovrà salire per prima in pedana nell’esercizio con le 5 funi, davanti a Bulgaria, Ucraina, Russia e Cina. Decima Israele e ultima della gara inaugurale la Bielorussia, una concorrente diretta al podio finale. Il giorno seguente, venerdì 22, si riparte con i due attrezzi (cerchi e clavette) e le azzurre, invertendo l’ordine dei sestetti, faranno da apripista del secondo gruppo, settime in assoluto, con Russia e Cina ancora alle spalle. Naturalmente si tratta soltanto del concorso di qualificazione, quello che determinerà le otto squadre che il 24 agosto, al Beijing University of Technology Gymnasium, si giocheranno le uniche tre medaglie riconosciute dal CIO (non ci sono, infatti, finali per attrezzo, d’insieme o individuali). E’ impossibile fare calcoli del genere, ma se potessimo scegliere un piazzamento l’ipotesi più vantaggiosa sarebbe quella di arrivare terzi nelle qualifiche della corda e settimi in quelle dei cerchi e clave, così da partire poi in entrambe le rotazioni con l’ultimo pettorale. Non va meglio all’Artistica Maschile. Anche qui la nostra Nazionale è stata estratta nella prima delle tre suddivisioni, insieme a Spagna, Stati Uniti e tre gruppi misti. Cassina e compagni partiranno nel National Indoor Stadium di Pechino al corpo libero, ore 12.00 (le 06.00 del mattino in Italia) del 9 agosto, con gli anelli alla terza e la sbarra alla sesta rotazione. Anche in questo caso parliamo di Concorso I, dal quale scaturiscono i 24 finalisti del Generale (Concorso II), gli otto delle sei specialità (Concorso III) e altrettante squadre per la Team Final (Concorso IV). Ricordiamo che in qualifica vale la formula del 6-5-4 (da una rosa di sei ginnasti, cinque salgono su ciascuno dei sei attrezzi con la possibilità di scartare il punteggio più basso), mentre in finale vale il 6-3-3 (tre ginnasti per apparato senza scarti). Identica la formula dell’Artistica Femminile, con la differenza che l’Italia rosa è finita nella seconda di quattro suddivisioni e pertanto girerà con Gran Bretagna, Giappone e Stati Uniti. A Cina e Romania l’onere e l’onore del girone iniziale. Russia, Germania, Ucraina e Australia sono nel terzo, mentre Francia e Brasile chiudono il quarto con due gruppi misti. Le ragazze di Casella trovano subito la trave, alle 13.30 (7.30 ora italiana) di domenica 10 agosto. Buone news, infine, dal Trampolino Elastico. Flavio Cannone, l’unico azzurro qualificato, ha estratto la pettorina numero 8 su 16 partecipanti nell’individuale maschile. Apre l’americano, quarto uno dei due cinesi (l’altro è l’ultimo), poi un russo davanti, uno dopo, come i due giapponesi, insomma per l’atleta dell’Esercito Italiano, che vedremo in azione sabato 16 agosto, tra le 11.00 e le 13.31 (ora locale), sarà dura, ma almeno, questa posizione così centrale, non ne mortifica le ambizioni. Le qualifiche si svolgono su due esercizi, obbligatorio e libero, composti entrambi di 10 movimenti consecutivi. Nel primo esercizio conta il punteggio all'esecuzione, calcolato valutando tutti e 10 i movimenti, a cui si somma il valore della difficoltà di due salti indicati dall'atleta sulla carta di gara.Tutti gli elementi del 1° esercizio devono avere almeno 270° di rotazione sull'asse trasversale e l'atleta deve eseguire esattamente i 10 salti che ha dichiarato e nell'ordine in cui li ha dichiarati per non incorrere in penalità. Nel secondo esercizio, sempre composto di 10 elementi, conta il punteggio all'esecuzione, calcolato valutando tutti e 10 i movimenti, a cui si somma la difficoltà di tutti e 10 i salti. L'atleta in questo caso è libero di cambiare i salti o la loro sequenza senza incorrere in penalità ma non può ripetere i 2 elementi di cui ha dichiarato la difficoltà nel primo esercizio. Teoricamente non ci sono requisiti minimi ma a livello di Giochi Olimpici, salvo errori, il secondo esercizio è composto solo di salti doppi e tripli per lo più con avvitamento. In finale si esegue solo un esercizio libero in cui conta il punteggio all'esecuzione, calcolato valutando tutti e 10 i movimenti, a cui si somma la difficoltà di tutti e 10 i salti. L'atleta in questo caso è libero di cambiare i salti o la loro sequenza senza incorrere in penalità.