Di attentati o bombe non si parla nella delegazione azzurra. Il XinJiang è distante da Pechino, quasi quanto Palermo da Capo Nord. I ginnasti italiani sono concentrati sulla gara più importante, il gruppo si compatta, chiuso nei suoi riti quotidiani. Manca un solo giorno alla cerimonia di apertura, 48 ore al Concorso di qualificazione maschile. Ieri c’è stata la prova podio ed è andato tutto liscio. “A parte qualche incertezza al cavallo con maniglie – conferma Maurizio Allievi – i ragazzi hanno fatto molto bene. Agli anelli, in particolare, abbiamo appurato con i giudici la giustezza delle note di partenza. Non si ripeteranno i fatti di Losanna. Angioletti non ha forzato al volteggio per non stressare la caviglia ma dopodomani eseguirà entrambi i salti”. Il ginnasta di Meda cercherà la finale con una rondata flic doppio salto carpiato che parte da 17.00 e una ribaltata doppio avanti da 16.60. “L’attrezzatura ha risposto bene, i ginnasti hanno assimilato il fuso orario, che i primi giorni ci ha dato non poche noie, ora dipende soltanto da loro. Questa è una squadra di specialisti, quindi, diversamente da Stoccarda dove contava il risultato collettivo per accedere ai Giochi, qui ognuno va per sé, spingendo al massimo per il risultato individuale nell’esercizio di punta”. Le consegne sono chiare, la finale a otto per team non è l’obiettivo primario della maschile, anzi la gara del 12 potrebbe rappresentare un’ulteriore spreco di energie per chi, speriamo tanti, sarà impegnato dal 17 nel Concorso III. Nel frattempo, anche alla luce dell’ultimo test sul podio del National Indor Stadium, Maurizio Allievi ha ufficializzato l’ordine di lavoro. La novità rilevante è che agli anelli e al volteggio scegliamo un quattro su quattro, con Cassina in preallarme se qualche compagno dovesse cadere. “Risparmiamo Igor – spiega il suo tecnico - rinunciando alla possibilità di scartare un punteggio nel totale di squadra, proprio per non compromettere la sua prova alla sbarra”. Ecco le sei salite azzurre:

CORPO LIBERO:
Alberto Busnari
Andrea Coppolino
Matteo Morandi
Enrico Pozzo
Matteo Angioletti

CAVALLO CON MANIGLIE:
Andrea Coppolino
Matteo Morandi
Igor Cassina
Enrico Pozzo
Alberto Busnari

ANELLI
Enrico Pozzo
Matteo Angioletti
Matteo Morandi
Andrea Coppolino
(Igor Cassina)

VOLTEGGIO
Andrea Coppolino
Enrico Pozzo
Matteo Morandi
Matteo Angioletti (2 salti)
(Igor Cassina)

PARALLELE
Andrea Coppolino
Igor Cassina
Enrico Pozzo
Alberto Busnari
Matteo Morandi

SBARRA
Matteo Angioletti
Matteo Morandi
Alberto Busnari
Enrico Pozzo
Igor Cassina

Matteo Morandi ed Enrico Pozzo, gli unici impegnati in tutti gli attrezzi, proveranno ad entrare nella finale a 24 del All-around. Le ambizioni di entrambi, però, guardano altrove. L’aviere Capo di Vimercate, campione italiano in carica, punta decisamente agli anelli, mentre il 1° aviere di Biella potrebbe sorprendere tutti proprio alla sbarra. Mentre gli occhi del mondo saranno puntati su Cassina, Enrico presenterà un doppio salto con mezzo giro e impugnatura palmare che, se collegato all’infilata con mezzo giro sulla verticale, porterebbe a 17.00 la sua nota A. Si tratta di un movimento nuovo che però la giuria internazionale non gli ha riconosciuto, considerandolo un Gaylord. Non porterà il suo nome ma comunque potrebbe regalargli una finale olimpica, a conferma dell’ottimo 5° posto negli ultimi Mondiali. Da rivedere, invece, le spinte al corpo libero. La pedana di gara, infatti, è risultata più morbida di quella del warm up, quindi toccherà al piemontese, nel momento clou, trovare il giusto equilibrio tra il duro del riscaldamento e le spinte più forti del podio. Grande emozione per Alberto Busnari che con il ciclista Paolo Bettini, impegnato nella prova individuale di squadra, avrà l’onore d’inaugurare le olimpiadi degli azzurri a Pechino, il 9 agosto. “E’ vero, parto io, come a Stoccarda, ma non è una scelta scaramantica. Il mio esercizio al corpo libero è semplice semplice e servirà sia a me che ai miei compagni per rompere il ghiaccio. Alla fine, in Germania, ero più agitato per quell’esordio che per le mie specialità, così, dopo aver scaricato tutta la tensione in un esercizio che non è il mio, ho trovato la concentrazione per andar forte lì dove potevo. Non ho riti o trucchi per superare la tremarella. Di gare ne ho fatte tante e questa è la terza olimpiade. Al massimo nel warm up ripeterò l’elemento più difficile, come nei tre minuti di riscaldamento, quando insisti su un particolare schema motorio. In tribuna ci saranno i miei genitori”. Mamma Ivana e papà Pietro sono partiti stasera con i Cassina e i Morandi. Tutti insieme sosterranno “Abe” nell’ingrato compito dell’apripista. “Ad Atene siamo partiti agli anelli, ed io sono stato a guardare. Questa volta tocca a me. Anche se il risultato di squadra passa inevitabilmente in secondo piano ci teniamo lo stesso a fare bella figura”. L’apparato decisivo di Alberto sarà però il cavallo con maniglie. Qui l’aviere di Melzo punta alla finale di domenica 17. Busnari apre il suo esercizio con un lavoro pendolare in forbice e mezzo giro con trasporto. Da qui inizia il lavoro circolare su entrambe le maniglie prima di cimentarsi in una serie Flop di valore E, formata da due Stokli e da 360° in mulinello russo. Quindi dopo un trasporto fatto di perni che si chiamano Mogulny torna di nuovo in maniglia per eseguire ancora due Stokli collegati, questa volta, con due mulinelli. Con una mezza camminata indietro si porta in groppa e riparte con una camminata in avanti. Dopo i 1080° in mulinello russo esegue una camminata indietro e ancora uno Stokli. L'uscita in verticale con giro e mezzo in trasporto è di valore E per un punteggio di partenza da 16.30.