Stesso punteggio dei Mondiali di Stoccarda. “E non è poco visto com’era cominciata la stagione!”, commenta Pozzo in mixed zone, riferendosi all’intervento chirurgico cui si è sottoposto a gennaio per eliminare un problema congenito al piede. 89.375, dicevamo, che a Stoccarda però gli valse la 15esima posizione. A Pechino, invece, è 19°, sui 24 del Concorso Generale maschile, ma va bene così. Il primo dei quattro finalisti azzurri, infatti, puntava a confermare quanto di buono aveva mostrato durante le qualificazioni, senza ambizioni di medaglia. “Ma avete visto il cinese, quello fa un altro sport – aggiunge Enrico – per il resto c’è stata una mezza rivoluzione, con Uchimura e non Tomita (che ha buttato l’argento agli anelli, ndi.) sul podio. Sono contento per Caranobe. Il francese lavora bene e si meritava un risultato di prestigio”. Dopo le prime quattro rotazioni il biellese, al suo esordio, ricordiamolo, in una finale olimpica individuale, era addirittura tra i primi dieci, dopo una sbarra (15.450) e un corpo libero (15.250) molto buoni, poi una sbavatura agli anelli l’ha fatto scivolare giù in classifica. “Ho sporcato l’esercizio in un passaggio importante, ma sono più che soddisfatto di aver portato a termine otto prove olimpiche, su due giornate, senza cadute. Alla sbarra, forse, meritavo qualcosa in più e il rumeno Koczi sarebbe potuto star dietro, però, lo ripeto, va benissimo così.” In verità anche dagli spalti è sembrato che la sbarra dell’azzurro valesse più del 15.450 assegnato dalla giuria, considerando che partiva da 16.900 con un Gaylord raccolto che ha fatto sussultare il Nationl Indoor Stadium. Archiviata la finale in più rispetto ad Atene 2004, ora tocca ai compagni nelle specialità tradizionali della scuola italiana. “Tutto procede secondo i programmi – chiarisce il responsabile della squadra italiana Maurizio Allievi - Pozzo ha aperto la strada ed è stato bravissimo. Siamo tutti molto soddisfatti di lui, anche perché conosciamo quello che c’è dietro. L’impegno, lo sforzo di un ragazzo che ha lavorato moltissimo per essere qui oggi. Adesso tocca agli altri”. Il 18 gli anelli, il 19 la sbarra. Un attrezzo, quest’ultimo, che non smette mai di riservare sorprese. Anche nell’All-around odierno, per esempio, Hambuechen, il favoritissimo campione del mondo, è caduto, mancando il ferro sul primo salto. E’ il secondo sbaglio, dopo quello nella prova a squadre di ieri l’altro. “Da un punto di vista psicologico il doppio errore può costituire un vantaggio per Igor – spiega Enrico, al quale da sbarrista di livello (ai mondiali tedeschi chiuse al 5° posto) abbiamo domandato un giudizio sulla prossima gara del compagno – Il tedesco salirà per primo con meno certezze di Stoccarda, dove mise in fila quattro sbarre perfette. Devo fare i complimenti a Fabian però, perché ha avuto la forza di spingere, soprattutto alle parallele, nonostante il problema alla mano, accusato dopo l’incidente nel concorso I. Guardando in casa nostra dico, allora, che pure Cassina ha un carattere d’acciaio, ma il vantaggio in più di salire ottavo”. Lo stesso vantaggio che avrà Matteo agli anelli. Il cinese Yibing Chen, nella competizione odierna, ha pensato soltanto a prendere le misure dell’attrezzo, portando a casa, tanto per gradire, un bel 16.650. Per Morandi e Coppolino sarà un avversario quasi inavvicinabile, salvo sorprese. “Noi stiamo pensando a recitare bene la nostra parte – conclude Allievi – poi si vedrà. I questi giorni i ragazzi hanno lavorato sulla precisione, senza carichi. E’ un allenamento mentale, ma per fortuna puntiamo su gente che non difetta certo di esperienza”.

CLASSIFICA CONCORSO GENERALE MASCHILE
W. Yang CHN 94.575
K. Uchimura JPN 91.975
B. Caranobe FRA 91.925
H. Tomita JPN 91.750
S. Khorokhordin RUS 91.700
M. Devyatovskiy RUS 91.700
F. Hambuechen GER 91.675
T. Yang KOR 91.600
J. Horton USA 91.575
R. Martinez ESP 91.500
D. Kim KOR 90.775
A. Artemev USA 90.675
P.D. Boy GER 90.675
L. Rivera POR 90.175
A. Wong CAN 89.800
A. Fokin UZB 89.750
N. Gafuik CAN 89.625
F. Koczi ROM 89.575
E. Pozzo ITA 89.375 (CL 15.250 CM 14.625 AN 13.850 VO 15.600 PA 14.600 SB 15.450)
D. Keatings GBR 89.000
T. Bouhail FRA 87.000
B. Fuentes VEN 86.300
D. Savitski BLR 82.175
Y.Chen CHN 74.225

Nonostante sia un ginnasta completo, quattro volte campione italiano assoluto (2003, 2004, 2005 e 2005), come dimostrano gli stessi punteggi ottenuti a Pechino gli esercizi di punta di Enrico Pozzo, 1° aviere del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, sono la sbarra e il corpo libero. Di seguito ne descriviamo il programma, movimento per movimento:

[Corpo Libero]
Enrico apre il suo esercizio sulla pedana del corpo libero con un flic tempo collegato al Thomas raccolto. La seconda diagonale, più complessa, è composta da un salto indietro teso con un avvitamento e mezzo, di rimbalzo al quale collega prima un salto avanti teso e poi un salto avanti teso con un avvitamento e mezzo. Dopo il Marinich si porta a terra ed esegue una serie di mulinelli Gogoladze e una contro rotazione alla verticale. L’aviere di Biella termina la sua parte al suolo con una croce alla verticale, dopodiché si porta all'angolo con un salto teso con due avvitamenti e conclude il suo programma con una rondata flic-flac e salto indietro teso con due avvitamenti e mezzo. Il punteggio di partenza è di 16.200.

[Sbarra]
Alla sbarra Pozzo parte con una presa di slancio che lo porta al Ribalko. Poi un’infilata con mezzo giro collegata al Gaylord raccolto (un doppio salto con mezzo giro e impugnatura palmare che l’azzurro sperava di farsi assegnare per l’originalità), precede l’infilata con un giro collegata allo yamawaki. Endo con perno, Stalder con un giro e mezzo in presa mista, dopodiché Enrico esegue un Endo con un giro in cubitale. Un perno prima del Quast e poi l’uscita in doppio teso con due avvitamenti. Valore 16.900.