Peggio che ad Atene. Peggio che con Tampakos. Passati quattro anni come acqua sotto i ponti. E il peggio del peggio è che chi fa del male a noi lo fa anche a se stesso, perché tutto perde di credibilità. “Non possiamo fare reclamo sull’esecuzione – tuona il Presidente Agabio – ma chiedo alla Federazione Internazionale di spiegarci dove Coppolino abbia lasciato per strada 9 decimi!”. Andrea ha fatto la gara della vita e torna a casa con 16.225, partendo da 17.10. “Questo ginnasta è un garista vero – spiega il responsabile della squadra Maurizio Allievi, il primo ad essere visibilmente commosso per la delusione subita dai suoi ragazzi – qualche volta, in allenamento, l’avevo visto esitare ma ero sicuro che oggi avrebbe tirato fuori il coniglio dal cilindro”. E così è stato. Stoppata perfetta in uscita, posizioni tenute, linee pulite, poi il verdetto. Dopo l’auto-eliminazione di Jovtchev, salito per primo, il russo Vorobiov ha portato a termine un buon programma, pur compiendo un passo all’arrivo. Così come Yang Wei, l’oro nel All-around, idolo delle folle (e che folle!), che oltre ai decimi sull’uscita avrebbe dovuto pagare una serie importante di imprecisioni. Le questioni sono due: La Giuria A non ha tenuto conto come avrebbe dovuto di un’Omna in appoggio rondine nell’esercizio del cinese (invece che una F dovevano essere una B + una C) e la giuria B, solo lei sa come, è andata ha togliere nove decimi all’azzurro. Punto primo: i nostri anellisti agli Europei di Losanna erano stati costretti a correre ai ripari per correggere una serie di movimenti considerati non conformi al Codice. “Ho smontato l’esercizio a tre mesi dalle Olimpiadi – ricorda Morandi – non è certo una bella cosa, mentre gli altri provavano e consolidano”. In Svizzera Morandi e Angioletti non erano entrati neppure in finale, le note di partenza tagliate con l’accetta. “Questo non si fa, quest’altro si fa così”, computer alla mano l’analisi del Comitato Tecnico FIG era stata chiara. I tecnici italiani, allora, si sono tirati su le maniche per andare incontro alle esigenze della Giuria di Pechino. “Senza quei correttivi potevo partire da 7.40 – spiega l’atleta di Como – agli altri hanno fatto passare tutto”. Yang Wei, dunque, non doveva partire da 17.50 e, partendo da meno, vista l’esecuzione sporca, non avrebbe, conseguentemente, preso 16.425. “Un punteggio che ha condizionato il proseguo della competizione – continua il presidente della Federginnastica – E pensare che quando ho visto la valutazione di Jovtchev ho creduto che questa volta non ci sarebbero state sorprese”. Il bulgaro (che ha dichiarato che non smetterà) è un campione assoluto con un nome altisonante, eppure su di lui non sono stati fatti sconti. “Chen era da oro, ma Yang Wei non ha neppure tenuto la prima croce verticale” – continua il coach italiano, ancora incredulo. Punto secondo: l’esecuzione di Coppolino poteva essere decurtata al massimo di sei decimi e con 16.500 sarebbe stato argento. “Quando ho visto i parziali dei cinesi – racconta l’aviere di Vimercate, che aveva il vantaggio di salire per ultimo – mi sono messo l’anima in pace ed ho pensato soltanto a far bene il mio esercizio. Io ad Atene c’ero e quello che è accaduto è un’ulteriore delusione. Però sono contento di come ho affrontato la mia seconda olimpiade. Appena sono salito ero talmente carico che la prima rondine è venuta un po’ alta, ma visti i passetti in uscita dei miei avversari…”. La classifica premia ancora una volta la Cina, che nella rincorsa agli Stati Uniti rastrella medaglie ovunque possibile. Bronzo per l’ucraino. Coppolino ai piedi del podio, pari merito con il francese Pinheiro. Morandi è sesto (16.200), un gradino più giù del 2004 “Sapevamo che sarebbe stato difficile batterli in casa – aggiunge il prof. Agabio – ma ci avvilisce vederci tolto ciò che era nostro. Questi ragazzi hanno lavorato quattro anni per giocarsi tutto in pochi minuti, come minimo meritavano una valutazione equa. Mi dispiace anche per il Coni. Il Presidente Petrucci era venuto a sostenerci e se n’è andato davvero amareggiato per il comportamento dei giudici”. “Altro che amarezza – carica Allievi – ci manca una medaglia. Yang Wei ha almeno due decimi più del dovuto. Non eravamo venuti qui per partecipare, ci tenevamo a confermare la tradizione italiana in questa specialità, ma, almeno, abbiamo il conforto di una coscienza pulita”. Il più sereno di tutti, infatti, appare proprio Coppolino. La sua timidezza, in effetti, nasconde bene la delusione: “Già che c’ero, un bronzo non mi sarebbe dispiaciuto”. Ora tutta l’attenzione si sposta su Cassina. Domani dalle 18.00 (ora locale) prendono il via le finali alle parallele simmetriche, trave e sbarra, appunto.

CLASSIFICA FINALE ANELLI
1. Y. Chen CHN 16.600
2. W. Yang CHN 16.425
3. O. Vorobiov RUS 16.325
4. A. Coppolino ITA 16.225
4. D. Pinheiro R. FRA 16.225
6. M. Morandi ITA 16.200
7. R. Stefanescu ROM 15.825
8. J. Jovtchev BUL 15.525