La città di Meda ha accolto Cassina come se avesse vinto l’oro. Per chi l’ha vissuta è sembrato di fare un salto nel tempo, al ritorno da Atene 2004, quando il campione aveva al collo il metallo più pregiato. Alle 8:00 del 21 mattina Igor e il resto del team della squadra maschile hanno trovato in aeroporto una delegazione del Comune di Meda, la polizia locale con tanto di gonfalone e un mazzo di fiori dai colori medesi. Insieme a loro due pullman di fan, parenti e amici. Arrivati a Meda è partito un lungo corteo dall’oratorio principale, preceduto dalla banda, che in mezzo a straripanti applausi è arrivato in piazza del Municipio. Un trionfo, pianti, strette di mano, abbracci e tanta partecipazione. La gente sembrava impazzita nell’urlare: ”Sei il nostro Campione!!!”. Meda è stata tappezzata di cartelli, tutti in onore dello sbarrista più famoso d’Italia. Come quattro anni fa, dopo la vittoria di Atene, Cassina, avvolto da una bandiera tricolore, con il coach Allievi sono saliti sulla balconata. Igor, Maurizio e gli amministratori si sono affacciati al parapetto addobbato con il tricolore, al cospetto di una piazza gremita e festante. Mentre nell’aria vibravano le note dell’inno di Mameli, il sindaco ha deposto sul capo del campione medese una corona d’alloro. Un momento toccante e ricco di commozione. Un segno di affetto, rispetto e grande riconoscenza per un grande personaggio, divenuto, almeno per i suoi concittadini, una vera leggenda vivente. “Sono onorato e anche emozionato di ricevere a nome non solo dell’amministrazione comunale – dice Walter Mariani vicesindaco di Meda – bensì di tutti i cittadini e, perché no?, a nome dell’Italia intera il grande Igor Cassina. Lo ringrazio per averci regalato, ancora una volta, incredibili emozioni. Anche se i suoi sforzi non sono stati ricompensati da una medaglia a noi resta l’orgoglio di avere al fianco un uomo che ha dimostrato il suo valore dall’altra parte del Mondo”. Ha aggiunto Wilma De Pieri, Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili: ”Siamo andati a prendere Igor e Maurizio all’Aeroporto proprio per dimostrare che - medaglia sì, medaglia no - la nostra stima è assolutamente rimasta intatta. Anzi è più grande. Igor è un ragazzo straordinario, che i giovani dovrebbero prendere ad esempio. Sin da piccolo si è impegnato con responsabilità e disciplina per realizzare il sogno olimpico. In questi anni il campione, dopo aver vinto l’oro nel 2004, ha saputo tenere i piedi per terra. Ha continuato a dare tutto se stesso, anche attraverso iniziative umanitarie, e siamo convinti che continuerà a farlo. L’atteggiamento con cui oggi, Igor, è arrivato qui, come un vincente pur senza una medaglia, dimostrano che non è solo un grande atleta ma anche un grande uomo”. Anche Allievi, visibilmente commosso, ha ringraziato i cittadini per la calorosa accoglienza, spiegando il suo dispiacere per le mancate medaglie. Il responsabile della squadra maschile si è soffermato a parlare dei punteggi agli anelli. Ha detto che la Ginnastica Meda continuerà ad essere una fabbrica di campioni e si è congedato dal pubblico promettendo grandi risultati futuri e l’impegno di arrivare alle olimpiadi di Londra 2012. ”Sinceramente non so cosa dire – attacca Igor, tra le ovazioni del pubblico – vi ringrazio di cuore per questa incredibile accoglienza. Sono state spese parole bellissime nei miei confronti. Grazie! Ma, io mi reputo un ragazzo normale con tanti difetti. Siete troppo gentili nei miei riguardi. Il fatto più bello sta accadendo ora: voi siete qui con me per dividere anche questo momento. Certo a Meda la Ginnastica è una tradizione e ha dato tanti risultati. Come ho detto quattro anni fa nella stessa circostanza, spero di continuare. Non ho ancora pensato al futuro. Ma sicuramente non attaccherò i paracalli al chiodo, almeno per i prossimi due anni. Poi, si vedrà”. Grande festa per l’azzurro, anche da parte dei residenti in via Dei Mille, dove risiede con papà Carlo, mamma Tiziana, la sorella Mara e il suo cane Black. Il Comitato ha preparato addobbi, rinfresco e sorprese varie. Appena Igor, dopo la festa in Municipio è giunto all’inizio della via di casa, ha trovato una lunghissima passerella rossa. E tra gli applausi ha dovuto sfilare come un re.