La Nazionale italiana di Ginnastica Artistica femminile si aggiudica il Concorso a Squadre del Trofeo Città di Jesolo con 161,950 punti, davanti al Brasile (159,00) e alla Gran Bretagna (156,350). Lia Parolari, con il punteggio complessivo di 54,750, risulta la migliore delle individualiste. La nostra campionessa assoluta festeggia dal gradino più alto del podio, dopo aver battuto di un decimo e mezzo la cinese He Ning, al termine delle quattro rotazioni. Terze, pari merito, con 54.500 l’azzurra Paola Galante, frenata da un leggero dolore alla caviglia, e la brasiliana Bruna Leal. La rumena Anamaria Tamirjan (54.150) e la nostra Emily Army (53.900) completano un gruppo di testa molto equilibrato, con ben sei ginnaste in meno di un punto. “Non me lo aspettavo – dichiara a caldo la Parolari, che a Pechino chiuse al 14esimo posto nell’All Around – Gli esercizi che ho presentato qui non sono quelli delle Olimpiadi, le partenze sono più basse e con questo nuovo Codice dei Punteggi non riesco ancora ad orientarmi bene. Tutto sommato pensavo peggio. Mi sono piaciuta alla trave (13.850) e complessivamente il test può considerarsi superato. Se andrò agli Europei? Non so, non sta a me decidere, anche se ci spero”. L’Italdonne, fuorché al volteggio, si è imposta in tutte le specialità, con una punta alle parallele asimmetriche, l’apparato nel quale ha brillato la stella della britannica Tweddle. Elizabeth è stata semplicemente divina, entusiasmando il Palazzo del Turismo di Jesolo con una prestazione da 15.650. Nella classifica virtuale delle parallele la bresciana Paola Galante si piazza dietro l’ex campionessa del mondo grazie ad una prova da 14.100, in ex aequo con l’altra inglese, Rebecca Dowhie. Visibilmente fuori forma la rumena Izbasa. L’oro olimpico al corpo libero completa una performance al suolo fallosa, che non va oltre il 13.700. Fa molto meglio la connazionale Tamirjan, che con 14.100 esce meglio di tutte le avversarie dalla pedana centrale. Sandra però si riscatta alla trave, difendendo con 14.350 l’onore della scuola rumena dall’assalto della cinese Ning, staccata di un niente (14.300). Le cadute dall’asse di equilibrio della Preziosa, della Rando e della Licchetta, guastano un po’ la festa azzurra, anche se nel totale di squadra è entrato soltanto il punteggio dell’atleta di Lissone. Serena chiude in 8^ posizione con 53,050, dietro la carioca Etienne Franco (53.250), davanti all’altra generalista della Romania, Diana Chelaru (52.700), poi Eleonora Rando (51.950) ed Elisabetta Preziosa (51.600). Molti gli errori della Gran Bretagna, alcuni anche plateali alle parallele – Rebecca Wing per due volte fallisce il passaggio dallo staggio basso e quello alto – e alla trave – ancora la Wing e la Dowhie patiscono due cadute ciascuna – ma anche il Brasile non si fa mancare le sue penalità. “Noi abbiamo le nostre difficoltà – afferma il DTN Fulvio Vailati – le altre però non se la passano meglio. Le britanniche non sono certo da buttar via eppure hanno faticato, lo stesso vale per le brasiliane e le rumene. E’ normale, all’inizio del quadriennio ripartiamo tutti non proprio da zero, ma quasi, tra l’altro con un Codice dei Punteggi nuovo di zecca. Oggi, in ogni modo, abbiamo raccolto buone indicazioni e questo successo non può che caricarci, in vista dei prossimi Europei. Ci sono ancora due settimane di lavoro ed è presto per le convocazioni. Da questo gruppo ne dovremo scegliere 4. O forse tre, se la Ferrari dovesse recuperare dai suoi problemi fisici. Vanessa si è dovuta fermare e sta seguendo una terapia specifica, la situazione è in evoluzione. Decideremo all’ultimo momento”. Soddisfatti anche i due tecnici che hanno seguito le italiane in campo gara, Luigi Piliego e Claudia Ferrè: “Non dobbiamo dimenticare che all’infuori di Lia Parolari, questa è una rosa giovanissima, con poca esperienza in campo internazionale. Appena passate senior, con alle spalle soltanto l’Europeo juniores di Clermont Ferrand, nel 2008, la Galante, la Licchetta, la Preziosa, la Rando e la new entry Army hanno concluso una prova molto positiva. C’è stata qualche caduta, come è normale che sia in questa fase della preparazione, in una stagione lunga, difficile e piena di impegni, però i margini di miglioramento sono molto ampi. Serena, per esempio, oggi ha provato per la prima volta un avvitamento e mezzo al volteggio. Va bene, ha sbagliato ma se non provi certe cose in gara non potrai mai crescere”. Moderatamente soddisfatto anche il Presidente Agabio, presente in tribuna con il Consiglio Federale al gran completo (riunitosi ieri e stamani a Montegrotto Terme), a fianco del Presidente del C.R. Veneto Luciano Gaggio, per l’occasione investito del ruolo di Capo Delegazione. Tra le autorità locali, insieme al Sindaco di Jesolo Francesco Calzavara e all’Assessore allo Sport Andrea Bocato, sedevano nel parterre Paolo Speranzon, Assessore allo Sport della Provincia di Treviso, il Presidente del Coni regionale veneto Gianfranco Bardelle e di quello provinciale di Venezia Renzo De Antonia.

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