MAURIZIO ALLIEVI

Stiamo cercando di rinnovare la squadra, sia ginnasti che tecnici. I giovani, con i senatori ancora così in forma, dovranno farsi valere, e i big, con la spinta dei nuovi, riescono a trovare gli stimoli giusti per vincere ancora, dopo tante battaglie. I risultato è stato un oro di squadra che mancava da più di 10 anni. Era un po’ che non battevamo Francia e Spagna, qui ci siamo tolti questo sfizio, lasciando a casa gente del calibro di Cassina, Coppolino ed Angioletti. Ottavi ha fatto una gran bella sbarra, avrebbe meritato di più. La concorrenza però era molto forte. Pegan? E’ infinito, un Highlander, però il nuovo codice lo penalizza molto. Oggi ha perso almeno tre decimi nel lavoro in cubitale e i giudici sono sempre più attenti agli incroci, quando sono troppo bassi. Visto il punteggio dello Sloveno e l’errore di Samiloglu abbiamo deciso di non rischiare. Enrico, senza il Gaylord, poteva portare a casa di più, e così ha fatto. Cingolani, invece, è entrato in squadra dalla porta centrale: un oro e un argento all’esordio, mica male. Lo avevamo già visto in finale agli Europei juniores di Losanna, ma in quell’occasione non era riuscito a trovare il colpo. E vi assicuro che può ancora migliorare. In futuro lavoreremo per inserire il triplo nel primo salto e la ribaltata con due avvitamenti nel secondo. I ragazzi hanno commesso pochissimi errori. Oggi Busnari ha sbagliato l’uscita alle parallele ma non sarebbe comunque andato a medaglia. Morandi, invece, un 14.80 se lo sarebbe meritato e avrebbe significato un altro argento. Accontentiamoci!

FULVIO VAILATI

Abbiamo ginnaste molto competitive. Piccole, giovani, inesperte, eppure non hanno buttato via niente. E dire…nonostante la sfortuna! Inutile citare i casi della Licchetta e di Andrea La Spada, con loro chissà, forse avremmo fatto anche meglio. Privati della Ferrari, anche lei out per problemi fisici, siamo riusciti a sperimentare senza per questo sfigurare, tutt’altro. Abbiamo investito sul futuro e stiamo raccogliendo già i frutti. Devo fare i complimenti a Paola Galante, pure lei non era al top. In 10 giorni con il fisioterapista della nazionale è riuscita a recuperare da un problema al ginocchio. Insomma, abbiamo un’ottima base su cui lavorare. Per quanto riguarda la maschile, dove il ricambio generazionale non è così fisiologico, abbiamo scelto di inserire i nuovi gradualmente in un blocco granitico e consolidato. Nel giro di tre anni riusciremo a mettere su una bella squadra per cercare la qualificazione olimpica.

RICCARDO AGABIO

Questi Giochi si sono conclusi in maniera davvero positiva. 13 medaglie da tanti atleti diversi sono sempre meglio di altrettante, conquistate da un paio di fenomeni. Ne giova tutto il movimento, che, di conseguenza, risulta sano e può autoalimentarsi di questi successi. Ad Almeria Vanessa Ferrari era riuscita a vincere quasi tutto, divenendo la regina di quell’edizione. Questa volta torniamo con tanti protagonisti, tante piccole storie. E’ una gioia diversa, ugualmente bella. Ero d’accordo con i tecnici nel rischiare pur di gettare le basi del nuovo corso. Francia e Spagna sono venute qui con i loro big, eppure si sono scontrate con la novità dirompente dei nostri ginnasti. L’unico rammarico l’infortunio a Serena e Andrea. Sono giovani, avranno tutto il tempo di regalarsi e regalarci altre soddisfazioni. Sono contento anche per il CONI. Qui a Pescara abbiamo fatto come la Cina a Pechino, rastrellando a più non posso. Un bel successo per tutta la squadra, a cominciare dal Presidente Petrucci e dal Capo delegazione Rossana Ciuffetti.