Questione di consonanti, una “n” per una “b”, e, a dieci anni di distanza, potremmo rivivere l’edizione dei Mondiali di Osaka, in fotocopia. Nel 1999, in cima alla classifica All-Around, c’era la Kabaeva ed oggi potrebbe finirci la quasi omonima Kanaeva, considerata l’incredibile sequenza di vittorie che la stella di Omsk ha messo in fila nelle ultime due stagioni. Ma le coincidenze non finiscono qui. La sfidante, per esempio, è sempre ucraina: la Bessonova per la Vitrichenko. Entrambe sono arrivate in Giappone da campionesse uscenti, dopo essersi accontentate del bronzo nell’edizione precedente dei Giochi Olimpici. Elena vinse l’oro ai Campionati del Mondo del 1997 e giunse terza ad Atlanta, nel ‘96, Anna ha fatto altrettanto, a Patrasso 2007 e a Pechino, un anno or sono. Quante similitudini. Eppure, a guardarla bene, questa rassegna nipponica sembra molto più segnata della precedente, dove non mancarono certo i colpi di scena. La Vitrichenko, infatti, riuscì a spezzare l’assolo di Alina, togliendole le cinture della fune e del cerchio, mentre tra i gruppi la Grecia si aggiudicò entrambe le finali di specialità, a dispetto della Russia. L’attuale stella della Deriugina sembra, invece, quasi rassegnata ad un destino ineluttabile. Il suo volto, in conferenza stampa, appare sereno, forse rassegnato. Malgrado ciò la Bessonova dice di essere in gran forma e di aver preparato una serie di esercizi nuovissimi, proprio nel tentativo (disperato?) di bissare il Concorso Generale greco, o, magari, di accaparrare più oro possibile nelle sfide per attrezzo. A giudicare dalle ultime uscite in Coppa del Mondo, Anna, “la più amata dagli italiani”, rischia seriamente di rivivere l’incubo del 2005, quando, a Baku, si ritrovò 5 volte su 5 a guardare dal basso in alto una ginnasta russa. In Azerbaijan erano la Kapranova e la Sessina; qui, ad Ise City, la cittadina principale della Prefettura di Miè, potrebbe essere una qualsiasi tra Olga e Kanai, ma occhio agli inserimenti dell’outsider Daria Kondakova e della giovanissima Alexandra Ermakova. Intanto aspettiamo di vedere l’interesse che suscita un Campionato di Ritmica sulla popolazione locale. L’impianto, il Sun Arena, è davvero spettacolare. Una cattedrale nel deserto, sperduta a venti minuti di autobus dagli alberghi delle delegazioni. Dopo aver attraversato una giungla di tipiche casette orientali, in mezzo ad una fitta vegetazione, ci si imbatte con una astronave bicefala effettivamente impressionante. La struttura di 3.500 mq è nuovissima e può accogliere fino ad 11.000 spettatori. Ci viene il dubbio che si riescano a trovare, visto che questa laboriosa provincia sembra in ben altre faccende affaccendata. Lo sport che va per la maggiore è il baseball. I diamanti, quelli si che straripano in ogni ordine di posto. Ad ogni modo, da domani, si susseguiranno in gara 149 atlete, e poi altri 26 gruppi, per una rappresentanza complessiva di 56 Federazioni. Lo spettacolo in pedana è assicurato, sperando che non sia altrettanto scontato…il risultato.