Terza giornata di gare ai XXIX Campionati del Mondo di Ginnastica Ritmica. Evgenia Kanaeva (86.100) è sempre più stabilmente al comando dopo la prova al nastro (28.425). l’outsider Daria Kondakova (83.300), infatti, non è andata oltre un 26.700, facendosi superare, nella classifica All-around dalla terza russa, la campionessa del Mondo di Baku 2005 Olga Kapranova (83.675), che con un 27.550 mantiene un passo più “umano”, rispetto alla capolista, tuttavia costante. La regina in carica, Anna Bessonova, seconda con la palla (27.325), dietro la bielorussia Melitina Staniouta (27.400), recupera qualche posizione nel Concorso Generale, ma con l’8° punteggio (79.650), dopo tre rotazioni, rimane ancora molto distante dalla testa della classifica. Ricordiamo che si tratta pur sempre di qualificazioni e che l’ucraina sarà certamente tra le 24 protagoniste della finalissima di venerdì, tuttavia, non c’è dubbio, che l’andamento del Mondiale nipponico non rende giustizia al suo blasone. L’Italia, impegnata alla palla, conferma, a ¾ della competizione, l’8° posto nella graduatoria per Nazioni con il totale di 218.775, davanti a Turchia e Giappone ma sempre più distante da Israele, 7° con 223.425. Su 33 Federazioni comanda la Russia, leader assoluta con 253.075. La prima delle inseguitrici, a 16 punti di distanza, è la Bielorussia (237.200), che, a sua volta, mantiene sempre un considerevole vantaggio sulla terza piazza, tornata ad appannaggio dell’Ucraina. Alla Bessonova e compagne, cadute in basso, ieri, per il clamoroso errore di Anna al cerchio, bastano meno di due decimi per chiudere sopra l’Azerbaijan. A livello individuale la nostra Cantaluppi vede allontanarsi il sogno di rientrare nel gruppo delle migliori 12 della finale di dopodomani. Il parziale di oggi pomeriggio con la palla, 23.925 (D.7.725; A 8.500; E 8.100), è la conseguenza di un grave errore a metà esercizio, che ha portato l’attrezzo e la ginnasta fuori pedana. Julieta scende, pertanto in 19^ posizione, la 17^ in chiave qualificazione, togliendo la terza ginnasta di Russia e Bielorussia. Meno evidente, però altrettanto penalizzante, un palleggio di troppo nel finale della prova di Chiara Ianni. La teatina con 23.875 (D.7.375; A 8.250; E 8.250) scende sul 32° gradino provvisorio. Entrambe, naturalmente, sono già fuori dalla final eight del cerchio, in programma domani sera. Molto buono, invece, l’esordio di Federica Febbo. L’atleta di Chieti, alla sua prima apparizione mondiale, porta a casa un discreto 24.050 (D.7.750; A 8.050; E 8.250). Giovedì 10 è il giorno dell’ultima rotazione – le azzurre sono al nastro dalle 10.34 (ora locale, le 3.34 in Italia) – e delle altre due finali di specialità, trasmesse in diretta su RAI Sport Più a partire dalle 11.30 italiane. Intanto, la Federazione internazionale rende noto con una comunicazione ufficiale di aver escluso il gruppo georgiano dalla rassegna d’insieme del week end a causa dell’incerta nazionalità di due ginnaste, Martina Grozeva e Romina Bozheloba. Sulla regolarità del cambio di passaporto delle atlete di origine bulgara la Commissione FIG si pronuncerà nella prossima riunione del 24 settembre, a Losanna. Alla squadra della Georgia viene comunque consentito di esibirsi fuori gara. “E’ una campionato lungo e difficile – commenta la prof.ssa Marina Piazza, presente nella duplice veste di Direttrice Tecnica Nazionale e di giudice internazionale – Non è facile, anche per ginnaste molto esperte, tenere sempre la stessa concentrazione con un solo attrezzo al giorno. La tenuta psicologica è messa a dura prova, molto più di quella fisica, e a livelli così alti è la prima a fare la differenza, visto che sono tutte molto ben preparate. Da qui l’errore della Cantaluppi, in un movimento (una rovesciata e ripresa con le gambe), che non sbaglia mai, neppure in allenamento. Un passaggio rischioso, uno dei tanti di cui sono piene le sue composizioni. Eppure Julieta ha trovato la forza di reagire, completando, subito dopo, un altro elemento davvero complesso, che ci metteva molta più apprensione, alla vigilia”. In effetti, malgrado la rabbia per la brutta perdita e la conseguente rincorsa della palla ben oltre la linea rossa del quadrato, la stella della Ginnastica Fabriano ha ripreso il filo della routine, afferrando l’attrezzo, (miracolosamente, verrebbe da aggiungere) dopo un lancio ceco. Il finale, sulle languide note di “O Mare e Tu”, eseguito in duetto da Dulce Pontes e Andrea Bocelli, strappa applausi anche alle scolaresche, rumorosamente assiepate sulle gradinate alte. Finale, invece, che, come anticipato, è costato molto caro alla Ianni. “Chiara, in verità – ci spiega la Piazza – ha commesso un errore molto meno appariscente, riuscendo a controllare la piccola perdita con un palleggio sul posto. Il problema è che, di conseguenza, non le è stata data una difficoltà fondamentale nell’economia del suo esercizio”. Un peccato, perché il Tango Passione, nella struggente interpretazione, ancora una volta, della cantautrice portoghese Dulce Pontes, aveva sedotto l’intera Sun Arena. “Che bella figura ha fatto la Febbo! – conclude la Responsabile tecnica della Federazione Italiana – Una ginnasta che in pedana si trasforma, con un’ottima resa, soprattutto dal punto di vista artistico. Attenzione. Superare il 24 alla prima uscita in un Campionato del Mondo non è facile e rappresenta un biglietto da visita di tutto rispetto. Federica, notoriamente molto espressiva e plastica nelle movenze, è riuscita a mettere in mostra la sua naturale capacità di giro, perfezionando 2 o 3 pivot notevoli, sottolineati dall’ovazione pubblico neutrale”.

Allegati

CONCORSO GENERALE INDIVIDUALE DOPO 3 ATTREZZI,CONCORSO PER NAZIONI - 3° GIORNO