Due ricorsi di Irina Deriugina, Vice presidente della Federazione ucraina, non sono bastati ad Anna Bessonova per battere la russa Evgenia Kanaeva. Anzi, nella finale alla palla, che l’aveva, in un primo momento, collocata sulla piazza d’onore, la Campionessa del Mondo di Patrasso 2007, dopo la verifica della Giuria Superiore richiesta dalla sua allenatrice, è stata addirittura declassata di un gradino, chiudendo al terzo posto. Argento per l’azera Aliya Garayeva. Nella successiva sfida tra le migliori otto del nastro, l’oro olimpico, nonostante una piccola imprecisione, riesce a stare ancora una volta davanti alla Bessonova di un solo decimo di punto, che, alla luce di quanto accaduto in precedenza, è apparso come una beffa. Allora, con la Sun Arena che scandiva il nome della stella di Kiev, la Deriugina, ex moglie del Pallone d'oro Oleg Blokhin, è tornata in Giuria presentando un nuovo reclamo, che, questa volta, è stato semplicemente respinto, senza conseguenze per l’argento di Anna. Il Bronzo, invece, è andato alla Bulgara Silviya Miteva. Da questa quarta giornata di qualifiche e dalle ultime due finali d’apparato traiamo, dunque, un paio di considerazione: 1) Malgrado la fisiologica ascesa di molte nuove leve, come Daria Kondakova, Melitina Staniouta, Alina Maksimenko e Marina Petrakova, tanto per citarne qualcuna, la Bessonova, che dopo Pechino aveva meditato il ritiro, ha confermato di essere tutt’altro che finita. 2) Sua Maesta la Kanaeva, vincendo finora in tutti gli attrezzi, in attesa del titolo All-around che verrà messo in palio domani (diretta su Rai Sport Più dalle 11.00 alle 13.30, ora italiana), sembra più di una spanna sopra tutte le avversarie, con punteggi che non sono mai stati inferiori al 28. La Russia, forte di una squadra stellare – non dimentichiamo, oltre a Kanai e la Kondakova, Olga Kapranova, oro mondiale del 2005, e l’altra new entry Daria Dmitrieva - si aggiudica anche l’oro del concorso per nazioni, davanti alla Bielorussia, staccata di 20 punti, e ad un Azerbaijan che si regge sulle veterane Gurbanova e Garayeva. Il medagliere di Miè conta, pertanto, cinque successi russi in altrettante finali. Ai piedi del podio, pare una maledizione, l’Ucraina. Bessy e compagne con la terza palla e il secondo nastro di oggi non sono riuscite a recuperare il gap accumulato con il grave errore di Anna, martedì al cerchio. Una disdetta, visto che il legno non è andato alle Azere per meno di un punto. Una bella Italia chiude in ottava posizione, confermando, in un certo senso il piazzamento dell’edizione precedente. Allora, infatti, arrivammo settimi, giovando però dell’infortunio della Godunko che tagliò fuori l’Ucraina. Una conferma importante che premia le scelte della DTN Marina Piazza e del suo staff, scelte dirette a puntare su tre giovani interessanti e di grande prospettiva, guidate da una chioccia come Julieta Cantaluppi, alla sua 4^ esperienza mondiale. Grazie all’odierno 25.050 (D. 7.950 A. 8.500 E. 8.600) con il nastro la Campionessa di Pescara 2009 ha staccato il biglietto per la finale del Concorso Generale, con il 17° parziale (76.100), per giunta pari merito con l’israeliana Neta Rivkin, che diventa il 15°, una volta tolta la terza atleta di Russia e Bielorussia. Splendida rivincita per lei che era stata la prima delle non ammesse, in Grecia, nel mondiale di qualificazione olimpica. Niente finali di specialità, invece. Per nessuna delle nostre. Chiara Ianni con il 22.925 (D. 6.625 A. 8.150 E. 8.150 ) del nastro perde altro terreno e conclude il suo primo Campionato del Mondo 36esima con il totale di 72.125, mentre Federica Febbo con 24.300 (D. 8.000 A. 8.100 E. 8.200 ) dà il suo contributo per il risultato di squadra, prendendo importanti appunti per un futuro certamente radioso. “Come Nazione abbiamo palesato una grande compattezza – dichiara la prof.ssa Piazza – A parte la perdita al cerchio di Julieta le ragazze hanno eseguito i propri esercizi senza commettere altri errori. Direi che anche la scelta dei rispettivi attrezzi per le due giovani (Stefanescu e Febbo) è stata azzeccata. La Ianni, pur restando fuori dalla finale a 24 ha confermato il suo valore a livello internazionale, a poca distanza da un fastidioso infortunio, mentre la Cantaluppi, finendo davanti a ginnaste come la francese Ledoux, l’austriaca Caroline Weber o la spagnola Rodriguez, è sempre più il baluardo delle scuole Occidentali contro lo strapotere dell’Est europeo”.

Allegati

FINALE PALLA,FINALE NASTRO,QUALIFICAZIONI CONCORSO GENERALE INDIVIDUALE,CONCORSO PER NAZIONI