Apre la Bielorussia ai cerchi, molto bene, anche se forse, alla fine, è un po’ alto il punteggio dell’Esecuzione. Il totale recita 27.700 (D 9.100 A 9.400 E 9.200). Ecco gli Stati Uniti a nastri e funi. Le ginnaste stelle e strisce volano basso: 22.300 (D. 6.900; A 7.850 E 7.500). Subito dopo arriva il Giappone, mina vagante di questo Mondiale casalingo. Le nipponiche, purtroppo, combinano però un mezzo disastro, prima con una perdita e poi con una ginnasta che si smarrisce e vaga per la pedana 24.475 (D 8.475 A 8.350 E 7.850). La Spagna perde il nastro. 24.700 (D. 8.200 A 8.450 E 8.050). Uno sbaglio anche per la Bulgaria, proprio in apertura. Le ragazze della scuola di Sofia si riprendono bene ma alla fine arriva comunque un insipido 25.350 (D 8.350 A 8.700 E 8.300). La sagra degli errori non risparmia la Russia. Il team campione olimpico, con una squadra, però, completamente rinnovata rispetto a Pechino, tra recuperi al cardiopalma e attrezzi in terra riesce a mettere insieme un 26.450 (D 8.450 A 9.250 E 8.750), che vale la seconda piazza provvisoria. Et voilà, pure la Francia lascia qualcosa per strada e un cerchio sulla pedana: Le transalpine si fermano a quota 24.300 (D 8.050 A 8.450 E 7.800). Davvero mediocre il Kazakhstan, non vale neppure la pena commentare il suo 19.950 (5.950 7.500 6.700). Scontro dei cerchi in volo per la Germania: 23.500 (D 7.500 A 8.250 E 7.750). Dalla curva esplode un boato, è tutto uno sventolio di Tricolori, sta entrando l’Italia. La Santoni e compagne, elegantissime nel nuovo body, partono con ostentata sicurezza. Musica - concerto per pianoforte in Mi maggiore, "Piccolo mondo antico" di Nino Rota - e composizione sono molto raffinate, niente a che vedere con certi ritmi spacca timpani. L’esecuzione con i 5 nastri e le 2 funi è molto fluida e pulita. Alla fine arriva un 27.125 (D. 8.825 A 9.300 E 9.000) che ci proietta a ridosso delle prime. Su ben altri livelli la Repubblica Ceca, che arriva appena ad un 21.600 (D 6.750 A. 7.550 E. 7.300), così come la Corea, che nonostante ce la metta tutta, si deve accontentare di 20.250 (D 6.050 A 7.450 E 6.750). La Grecia chiude questa prima rotazione, con due ginnaste ad inseguire, in momenti diversi, il proprio cerchio oltre la linea rossa del quadrato. Il punteggio delle elleniche si fissa sul 20.500 (D 6.400 A 7.750 E 6.950). Si riprendo con i due attrezzi della capolista. La Bielorussia, dopo qualche salvataggio, una mezza perdita e, ad ogni modo, una performance per niente scorrevole, si assesta su un 26.500 (D 8.400 A 9.200 E. 8.900), per un totale di 54.200. Nel confronto di specialità l’Italia ha fatto meglio delle atlete di Minsk di oltre 6 decimi. I cerchi degli Stati Uniti non rimarranno nella storia: 22.025 (D. 6.875 A 8.050 E 7.500). Nippon! Nippon! Si alza un grido dalle gradinate e poi è tutto un battito di mani. Le volenterose atlete del Sol levante, malgrado qualche imprecisione di troppo e una perdita, rispondono con una prova arcigna da 25.625 (E 8.375 A 8.750 E 8.500) che le porta a 50.100. A parte il salto in contemporanea di due ginnaste nello stesso cerchio la routine della Spagna risulta leggermente fiacca. Le iberiche portano comunque a casa un buon 25.750 (D 8.750 A 8.650 E 8.350) da secondo posto provvisorio (50.450). Carmina Burana per la Bulgaria . Peccato che proprio la ginnasta più avanzata lanci il nastro in faccia alla Giuria, e un’altra poi perda la fune. Prestazione fallosa da 24.800 (D 8.050 A 8.800 E 7.950) che tarpa definitivamente le ali delle Bulgare, inchiodate sul 50.150. Dramma russo: dopo un ottimo avvio una ginnasta perde il cerchio che rotola via oltre la barriera degli sponsor. La poverina non sa come riprenderlo. Scavalco i tabelloni, gli giro intorno! Intanto le altre proseguono in quattro per diversi secondi. Il punteggio di 24.900 (D 8.400 A 8.900 E. 8.000) racconta solo in parte quanto è accaduto. Ci dispiace ma il 51.350 che pone le russe davanti alla Spagna è fin troppo generoso. Un fuori pedana anche per le Francesi, per uno score a funi e nastri di 24.250 (D 7.900 A 8.500 E 8.050). Cresce l’attesa per l’arrivo delle azzurre. Passano il Kazakhstan 21.700 (D 6.700 A 7.650 E 7.350) e la Germania, protagonista di un bel nastro sulla Carmen di Georges Bizet 23.100 (D 7.050 A 8.450 E 7.600). La Galtarossa per la Masseroni e l’Italia guadagna, di nuovo, il centro della scena. Parte la colonna sonora di The Bourne Identity (Film USA del 2002), composta dal musicista britannico John Powell. Body rosso, svolgimento impeccabile. Non ce n’è per nessuno. Il 27.275 (D 9.125 A 9.300 E 8.850) ci proietta sul tetto del mondo. 54.400, due decimi sopra la Bielorussia. Manca ancora il gruppo B, ma vista la levatura delle squadre che lo compongono, ci possiamo sbilanciare nel dire che l’Italia ha più di un piede sul gradino alto del podio di Miè. Conteniamo a stento l’emozione e ci sfugge la performance della Repubblica Ceca. Dal tabellone leggiamo di un 19.200 (D 4.900 A 7.600 E 6.700), non ci siamo persi molto. Altrettanto grigi i cerchi coreani, 21.700 (D 6.700 A 7.550 E 7.300). Il punto lo mette la Grecia con una discreta proposta ai nastri e funi: 23.100 (D.745 A 7.800 E 7.500). Ecco il riepilogo della classifica generale a metà gara:


1. Italy 54.400

2. Belarus 54.200

3. Russia 51.350

4. Spain 50.450

5. Bulgaria 50.150

6. Japan 50.100

7. France 48.550

8. Germany 46.600

9. United States 44.325

10. Greece 43.600

11. Korea 41.850

12. Kazakhstan 41.650

13. Czech Republic 40.800

 

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