Niente da fare. L’Italia del Trampolino Elastico ritorna da San Pietroburgo senza essere riuscita a ritagliarsi un posto al sole nella 26ª edizione dei Campionati del Mondo. L’ultima chance, dopo la delusione nell’individuale maschile, ce la giocavamo nel Sincronizzato. Nelle qualifiche di oggi, però, Flavio Cannone e Dario Aloi con il totale di 52.600 non sono andati oltre il 19° posto, ben lontani dall’82.800 con il quale gli Stati Uniti hanno staccato l’ultimo degli otto biglietti disponibili per la finale di questa sera. Il ginnasta dell’Esercito Italiano e quello della Milano 2000, in verità, non erano partiti male, totalizzando nella prima routine un 38.300, conseguenza del 3.100 di Difficoltà, 17.400 di Esecuzione e 17.800 di Sincro; un punteggio tutto sommato vicino, per esempio, al 39 della Russia o al 39.200 della Cina, superiore addirittura al parziale degli Americani, fermi a 37.800. Purtroppo nella seconda manche la coppia azzurra è scivolata su uno scarso 14.300 (D. 3.100; E. 4.800; S. 4.600) che ci ha sbattuti irreparabilmente nella parte bassa della classifica. Intanto nella finale per nazioni la Cina bissa la duplice vittoria della passata rassegna, aggiudicandosi l’oro maschile e quello femminile. Come a Quebec City, nel 2007, Lu Chunlong (42.500), Dong Dong (43.00) e Tu Xiao (41.200) con il totale di 126.700 si sono lasciati alle spalle la Bielorussia (120.50) e la Russia (117.00), mentre tra le donne Shanshan Huang (39.100), Wenna He (39.500) e Xingping Zhong (38.400), con un 117 pieno, hanno di nuovo messo in fila le rivali Russe (110.30) e Canadesi (109.60).

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QUALIFICAZIONI SYNCRO MASCHILE