Dopo la scorpacciata nella giovanile, la nostra rappresentativa senior incontra qualche difficoltà in più, come era lecito attendersi in un Campionato d’Europa, ciò nonostante gli azzurri centrano tutte le finali e rimandano ad oggi il verdetto finale. “La competizione è molto dura – ci fa sapere da Liberec la tecnica Alessandra Gariboldi – La tensione e la stanchezza altissime, come la voglia di tornare subito in pedana”. Inutile ricordare che tra i concorrenti della Tip Sport Arena ci sono, oltre ai detentori dei titoli o, più in generale, i medagliati della rassegna continentale di Szombathely, i campioni del Mondo di Ulm e le stelle dei World Games di Kaoshiung. Nell’individuale femminile la francese Aurélie Joly, bronzo nel 2007, si è imposta per 50 millesimi su Cristina Nedelcu. La Rumena, vice campione del mondo nel 2008, con il punteggio di 19.800 mantiene dunque intatte le sue velleità di un capovolgimento di fronte, proprio nella sfida odierna. Velleità che non si possono negare anche alla spagnola Sara Moreno, 7ª due anni or sono, che con 19,650 si piazza sul terzo blocco di partenza, davanti alla nostra Giulia Bianchi (19.550). “Senza voler far polemiche – spiega la Gariboldi – Giulia è finita al 4° posto perché non le è stato riconosciuto, a mio parere, erroneamente un elemento, suscitando in tutti noi un grande rammarico e ribaltando, di fatto, la classifica. Lei, ad ogni modo, può fare molto meglio di così, e, per fortuna, ha subito un’occasione per dimostrarlo”. Quarta piazza anche per il Trio. Emanuele Pagliuca, Vito Iaia e Antonio Caforio, con il parziale di 19.925 si sono qualificati alle spalle di due compagini rumene e dei Francesi, in lotta serrata tra di loro. Il pluridecorato terzetto composto da Tudorel Mavrodineanu, Mircea Zamfir e Mircea Bronzea, grazie ad un’eccellente esecuzione (8.500) e al punteggio più alto di partenza (4.500), ha staccato di un decimo Morgan Jacquemin, Benjamin e Nicolas Garavel, nonché i connazionali Cosmin Muj, Tolan Porime e Florin Nebunu, fermi, tutti quanti, in ex aequo a 20,150. Nella Coppia mista, dove non ci sono Italiani, si segnalano gli spagnoli Sara Moreno e Vicente LLi (20.650), alle prese, pure loro, con i ginnasti della Federazione di Bucarest: Cristina Nedelcu / Tudorel Movridineanu (20,350) e Cristina Antonescu / Mircea Brinzea (19,700). Per fortuna, almeno nell’individuale maschile i primi sei concorrenti hanno passaporti diversi, garantendo un maggiore pluralismo nella corsa al podio europeo. In fuga troviamo il francese Morgan Jacquemin, argento mondiale, bissato in estate a Taipei, che con una nota di partenza molto elevata (4.050) è riuscito a mettere 20,750 punti in cascina. Pur ritrovandolo all’inseguimento, in ritardo di 2 decimi e mezzo, lo spagnolo Ivan Parejo si è reso protagonista di una routine mozzafiato, premiata con un 9 tondo nell’artistico. Terzo il giovane russo Alexander Kondratichev, che con 20,150 riesce a piazzarsi davanti all’ungherese Ramon Tyeklar e all’azzurro Emanuele Pagliuca, 5° con 19.720. L’iridato Mircea Zamfir per una penalità di mezzo punto rimane fuori dai giochi, a vantaggio del nostro Caforo. Antonio, infatti, finito pari merito a 19,550 con il rumeno e lo spagnolo Vicente Lli, si è fatto preferire per una migliore esecuzione (8.200). Chiudiamo con i gruppi, dove, nei posti di vertice troviamo solo uomini: i Francesi (19,975), i Rumeni (19,900) e Russi (19,850). La Romania 2, tutta al femminile, si colloca in quarta posizione con 19,668, proprio davanti al gruppo misto dell’Italia (19,634) – formato da Antonio Caforio, Emanuele Pagliuca, Luca Fancello, Manuela Mancini, Manuela Pugliese, Ylenia Giugno. Le finali odierne saranno trasmesse in diretta dalla televisione ceca. “Siamo pronti per andare al palazzetto – ci aveva fattto sapere l’allenatrice azzurra, intorno alle 8.30, prima di prendere il pulmann ed iniziare alle 8.50 il riscaldamento sia con i singoli che con il trio juniores. Ricordiamo, in conclusione, che anche la gara di Step è andata molto bene: entrambe le rappresentative italiane- junior e senior- si sono qualificate per la finale con un meritatissimo quarto posto. “Siamo tutti con il fiato sospeso – chiosa la Gariboldi - confidando nella determinazione dei nostri ragazzi di voler dire la loro su questo podium!”

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