Prima dei grandi tocca agli junior. Con Aramis Vincenzi, Giancarlo Polini e Marco Lodadio a fare il tifo – e il romano particolarmente interessato a quel volteggio che lo vedrà di nuovo in gara domenica nella finale di specialità – ben due azzurrini (nel 2008 a Losanna si qualificò soltanto Cingolani, che poi chiuse al 15° posto) affronteranno il programma completo della sfida a 24 All-around. L’ennesima esperienza per due giovani di belle speranze. Ludovico Edalli però è già un passo avanti rispetto a Tommaso De Vecchis, e non solo per le rispettive posizioni nel Concorso I. La promessa della Pro Patria Bustese scoperta da Gennaro Scala, infatti, può salire in pedana con in tasca già l’ammissione ai Giochi Olimpici della Gioventù. Una chance anagrafica, che il compagno della Gioy Lipomo non ha avuto per limiti di età, capitalizzata ieri l’altro nel migliore dei modi. “Non sono mai stato ad una gara così lontano – ci racconta il 17enne bustese, mentre riceve il sapiente trattamento del fisioterapista storico della Nazionale, Salvatore Scintu – Al massimo sono arrivato a Doha, nel Qatar. Singapore, invece, è molto distante nello spazio e nel tempo. Adesso devo pensare a questi Europei e poi a tutti gli appuntamenti che mi aspettano da qui ad Agosto. Se ho festeggiato l’8° posto della squadra insieme agli altri? Dopo l’ultima rotazione ci siamo dati reciprocamente una bella pacca sulla spalla, tutto qui. Maurizio Allievi ci aveva chiesto di migliorare il piazzamento della scorsa edizione. Missione compiuta! Sono solo un po’ dispiaciuto dell’errore nell’infilata alla sbarra che di solito mi viene bene. Però ho una scusante: essendo il primo attrezzo mi tremavano le braccia. Stamani però andrò su più tranquillo, anche se un pizzico di emozione è sempre bello che ci sia. Spero di riavere l’adrenalina di giovedì. Non ho rituali particolari per trovare la concentrazione – continua “Liudo”, come lo chiama Oudalov, il suo allenatore, al quale dice di essere molto legato – cammino su e giù, nervosamente. E’ solo un modo per caricarmi. L’esercizio migliore delle qualifiche è stato senz’altro quello agli anelli, non l’ho mai fatto così bene. Anche Serguei è stato contento, e non è facile, perché è uno che, giustamente, pretende molto. Quando sbagli si incavola di brutto, come ha fatto, per esempio, dopo l’errore sul dietrofront alle parallele. Secondo lui oggi posso arrivare anche sul podio, io mi accontenterei di entrare tra i primi sei”. E non sarebbe affatto male per uno che, negli allenamenti di preparazione all’ultimo test di Livorno, il 28 marzo scorso nel Memorial Chiarugi, si era infortunato alla gamba sinistra, rischiando di non partire più per Birmingham.           

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