«Chi di un decimo ferisce, di un decimo perisce», questo avrà pensato qualcuno, ieri, ricordando la beffa di Silvi Marina. Ai Giochi del Mediterraneo, infatti, la Francia della Dufournet ci precedette di tanto sul gradino più alto del podio. Adesso, le ragazzine terribili della juniores restituiscono lo sgarbo sul ben più esteso palcoscenico continentale. “Avrei voluto precederle di 5 millesimi di punto – aggiunge con una punta di cattiveria tutta femminile la bella Giulia Leni, una che ama cucinarsi le avversarie tanto quanto fare i dolci – Non mi aspettavo poi di entrare in finale alle parallele asimmetriche, avrei preferito il corpo libero, però già che ci sono me la voglio godere anche tra gli staggi”. Le azzurrine sono sedute ad un tavolo dell’Holiday Inn di Birmingham, apparecchiato di trucchi e cosmetici. E’ il momento del make up: phard, fondo tinta e cipria, mascara e matita, ombretto e l’immancabile smalto per le unghie. Questa è solo una parte dello shopping senza freno nelle profumerie inglesi che si è scatenato stamani. Il giusto premio per un bronzo maturato al fotofinish, iersera tardi, dopo i capitomboli alla trave delle Transalpine e quell’ultimo esercizio di Mira Boumejmajen che ha di fatto regalato la vittoria all’Italbaby. “Io pensavo che non ce l’avremmo fatta” – racconta Erika Fasana, che a livello individuale, nel week end, dovrà affrontare la bellezza di quattro finali, una all-around e tre di specialità – Vedevo Paolo (Pedrotti, il Responsabile degli Allenamenti delle Squadre Nazionali, ndr.) con la testa tra le mani e mi ero quasi rassegnata a prendere la medaglia di legno”. Mentre anche Carlotta racconta che stava sul punto di piangere, Giulia, con il solito sorriso solare, si distingue con un “invece, io ero ottimista. Abbiamo seguito l’ultima suddivisione dalla tribuna centrale e quel punteggio finale che non voleva uscire, in effetti, ci ha fato un po’ sudare”. Le giovani di Paolo Bucci e Laura Rizzoli, dopo il passaggio indimenticabile sul podio del Nationa Indoor Arena – un piazzamento che migliora di ben due gradini il 5° posto a Clermont Ferrand delle allora piccole Paola Galante, Elisabetta Preziosa, Andrea La Spada, Serena Licchetta ed Eleonora Rando - sono tornate in Hotel ed hanno subito portato i fiori e la «sua» medaglia ad Andrea Foti. “Il bronzo lo dedichiamo a lei” – dicono in coro le compagne, mentre le si stringono intorno, sul lettone, tutte insieme. Anzi no, in verità ne mancava una. Francesca Deagostini è stata bloccata per l’antidoping fino a mezzanotte. D’altra parte, dopo un’emozione così grande e una gara tanto tirata a chi scapperebbe la pipi? Di certo, pur nelle fredde stanze dell’infermeria, Francy avrà avuto modo di consolarsi per la delusione di una mancata finale alla trave, pensando all’originale «medaglietta» che potrà mettere al collare del suo Pepe, il Jack-Russel di 7 mesi che l’aspetta a casa!