Il Campionato d’Europa di Ginnastica Artistica Femminile si conclude con il 7° posto di Vanessa Ferrari alle parallele asimmetriche, dove è rientrata a sorpresa come riserva per il ritiro improvviso della rumena Porgras, ma soprattutto con la quarta piazza del caporal maggiore dell’Esercito Italiano al corpo libero, nel contesto di una gara di altissimo livello. Vany, medaglia d’argento a Milano, non ha nulla da rimproverarsi, avendo eseguito l’esercizio migliore dopo l’idolo di casa, Elisabeth Tweddle. Purtroppo il valore di partenza più basso -  e la scelta di sostituire lo Tzukahara Carpio in fondo con un Doppio Carpio era stata fatta proprio per non rischiare, puntando tutto sulla precisione - non ha impedito che la Chelaru sorpassasse la bresciana proprio sulla linea del traguardo. La corona rimane sul capo di Beth, che, pur non precisissima, riesce con mestiere a guadagnare un bel 14.825, sufficiente per respingere l’assalto dell’elegante Mustafina. L’amarezza più grande, però, arriva dalla trave, dove Elisabetta Preziosa, salendo per ultima, aveva praticamente la medaglia d’argento in tasca, al termine di un esercizio magistrale, macchiato da una caduta sull’ultimo elemento prima dell’uscita. L’errore che non ti aspetti arriva sulla ruota senza mani che lei, generalmente, esegue con lo “scale”, in un movimento originale che le avrebbe dato pure l’abbuono. E pensare che pure il salto indietro sbagliato ieri nella finale a squadre le era riuscito alla grande, a riprova della concentrazione recuperata dall’atleta di Tradate, che voleva a tutti i costi migliorare il suo ruolino oltremanica, inaugurato lo scorso anno con il 5° posto mondiale. Insomma, una vera e propria disdetta, anche perché la stella della GAL, all’esordio tra le grandi nella rassegna continentale, aveva mostrato grande sicurezza ed esperienza, recuperando la serie artistica, dopo un’interruzione, con una vera e propria trovata che le ha risparmiato una penalità di mezzo punto sulla nota di partenza. La gara è stata vinta dalla rumena Amelia Racea, che con 14.400 ha preceduto la russa Mustafina (14.375) e la connazionale Haidu (13.950), togliendo il titolo all’ucraina Demyanchuk. L’onore della Madre Russia lo salva Ekaterina Kurbatova al volteggio, succedendo all’elvetica Ariella Kaeslin, con una media di 14.287. Argento per la francesina Dufournet, che si rende protagonista di un vero e proprio giallo alle parallele. Sul Gienger avvitato il suo allenatore la sfiora, nel timore di una caduta, facendole perdere mezzo punto, oltre al valore del salto non assegnato.Vince così ancora la Tweedle, al termine della solita funambolica performance, che ha mandato letteralmente in visibilio una National Indoor Arena finalmente al completo. La Mustafina e la Komonenko, completano, nell’ordine, il podio degli staggi asimmetrici. Si conclude così l’avventura europea ella Delegazione azzurra, che domani mattina rientrerà in Italia, con all’attivo due bronzi juniores – grazie al terzo posto della squadra e di Erika Fasana al volteggio – e qualche rimpianto. Se da una parte dunque, il futuro sembra assicurato, il presente attende l’appuntamento mondiale di Rotterdam per concretizzarsi. “I risultati di Birmingham, tra maschile e femminile, ci hanno fornito le risposte che attendavamo – ha dichiarato il presidente federale Riccardo Agabio - soprattutto in prospettiva della qualificazione a Londra. Vanessa Ferrari ha dimostrato di essere in netta ripresa. Spero che l’Europeo possa essere il punto di partenza per riconquistare le posizioni a lei più congeniali. Mi dispiace per la Preziosa, avrebbe meritato molto di più, e senza quell’errore inusuale adesso saremmo qui a festeggiare l’ennesima affermazione della ginnastica femminile italiana, che non smette mai di tirar fuori dal cilindro atlete competitive. Faccio, infine, i complimenti a tutto il gruppo: dalle ginnaste, comprese quelle infortunate - che hanno comunque dato il loro supporto nello spogliatoio e alle quali auguro un pronto ritorno – a tutti i tecnici e dirigenti, che con il loro lavoro, contribuisco a farci vivere indimenticabili emozioni. Mi tornano anche alla mente i successi della settimana scorsa con i nostri ragazzi. L’oro di Morandi, il bronzo di Lodadio, ma, in generale, la grinta di tutti, hanno fatto uscire l’Italia a testa alta da una rassegna che sembrava iniziata, tra  infortuni e nubi vulcaniche, nel peggiore dei modi. Considerando i tre acuti della Squadra di Ritmica, in tre settimane abbiamo portato a casa la bellezza di sette medaglie. Tre delle quali conquistate dagli juniores, a conferma di un vivaio in continua crescita che ci fa ben sperare”.


VOLTEGGIO


  1. KURBATOVA Ekaterina RUS 14.287

  2. DUFOURNET Youna FRA 14.275

  3. NABIEVA Tatiana RUS 14.150

  4. CHELARU Diana Maria ROU 14.062

  5. KAESLIN Ariella SUI 13.975

  6. TOTH Renata HUN 13.700

  7. RACEA Elena Amelia ROU 13.662

  8. HIBBERT Nicole GBR 13.025


PARALLELE


  1. TWEDDLE Elizabeth GBR 15.875

  2. MUSTAFINA Aliya RUS 15.050

  3. KONONENKO Nataliya UKR 14.750

  4. NABIEVA Tatiana RUS 14.675

  5. DOWNIE Rebecca GBR 14.625

  6. DUFOURNET Youna FRA 14.450

  7. FERRARI Vanessa ITA 14.150

  8. SEITZ Elisabeth GER 14.000


TRAVE


  1. RACEA Elena Amelia ROU 14.400

  2. MUSTAFINA Aliya RUS 14.375

  3. HAIDU Raluca Oana ROU 13.950

  4. VAN GERNER Celine NED 13.850

  5. MYZDRIKOVA Anna RUS 13.150

  6. PREZIOSA Elisabetta ITA 13.075

  7. DEMYANCHUK Yana UKR 12.900

  8. HOLENKOVA Valentyna UKR 12.525


CORPO LIBERO


  1. TWEDDLE Elizabeth GBR 14.825

  2. MYZDRIKOVA Anna RUS 14.325

  3. CHELARU Diana Maria ROU 14.125

  4. FERRARI Vanessa ITA 13.850

  5. RACEA Elena Amelia ROU 13.700

  6. RIPPIN Niamh GBR 13.400

  7. BREVET Marine FRA 13.400

  8. MUSTAFINA Aliya RUS 13.225