Il 4° Trofeo Città di Jesolo si conclude con la vittoria annunciata degli Stati Uniti d’America che si aggiudicano il triangolare con il punteggio complessivo di 232,250. La sorpresa però arriva dall’Italia che con 212,800 punti precede la Russia campione del Mondo, terza a quota 210,200. E’ pur vero che di quello squadrone la Federazione di Mosca ha portato in laguna soltanto la Kurbatova - impiegata, tra l’altro, solo in due specialità – ma è altrettanto vero che al team azzurro mancavano Vanessa Ferrari (impegnata in Coppa del Mondo a Parigi), Serena Licchetta (infortunata) ed Elisabetta Preziosa, bloccata da uno stato influenzale. L’assenza delle tre big ha permesso al DTN Fulvio Vailati e al responsabile degli allenamenti Paolo Pedrotti di vedere all’opera ginnaste che finora non avevano mai avuto occasioni altrettanto importanti per mettersi in mostra. Stiamo parlando ad esempio di Chiara Gandolfi (52.400), all’esordio tra le grandi, dopo le esperienze positive degli Eyof di Tampere e il bronzo alle Gymnasiadi di Doha. “Sono riuscita a fare una buona gara – ha dichiarato la capitolina, allenata presso il CTF di Roma da Chiara Ferrazzi – malgrado la scivolata sulla prima diagonale del corpo libero. Il salto era nuovo, sono arrivata scarsa ma ciò che più conta è stata la reazione. Scrollatami l’ansia di dosso dopo due rotazioni ho cominciato a macinare. Peccato per quel decimo in meno nella nota di partenza alla parallela per un elemento (il Tarzan, ndr.) che si è perso per strada. Il livello delle nostre avversarie era altissimo, torno a casa con la consapevolezza di dover lavorare ancora tanto ma anche di essermi meritata altre chance”. Al ballo delle debuttanti, organizzato dalla Gymnasium di Treviso, c’era anche Ilaria Bombelli, l’altra componente della banda romana (la terza, Giorgia Campana si è fatta male ad un dito della mano e al piede destro dopo un doppio carpio in allenamento, mercoledì scorso; sarà sottoposta ad accertamenti in settimana entrante) la quale, nonostante l’inserimento nel gruppo misto insieme alla Mattoni, è riuscita ad esprimere una buona ginnastica. L’aeroplanino della Olos Gym 2000, campionessa italiana di categoria, era, in realtà, alla sua seconda esperienza, contando l’amichevole di Mortara dello scorso anno, eppure ha vissuto questa competizione come se fosse il vero inizio di un’altra storia. “Io sono a completa disposizione di questa Nazionale – ha dichiarato – qui ho fatto un bel po’ di esperienza, ma spero di farne altre. Vestire la maglia azzurra è un’emozione indicibile”. Un’altra specie di principio è stato quello di Carlotta Ferlito, la stella dei Giochi Olimpici Giovanili di Singapore, ormai tra le senior. La siciliana, seguita al CTF di Milano da Claudia Ferrè, Paolo Bucci e Tiziana Di Pilato (artefice delle coreografie al corpo libero), si è comportata da vera e propria trascinatrice, con un caratterino che non nasconde neppure durante le interviste: “Con mezza squadra a pezzi – ci svela con il solito sorriso furbo – non potevamo fare di più. Battere la Russia è sempre una bella soddisfazione, qualunque sia la sua formazione. E’ il blasone che conta. Con Betta (Preziosa, ndr.), Vany (Ferrari, ndr.) e Sere (Licchetta, ndr.) abbiamo un gruppo davvero competitivo, un gruppo che ce la può fare”. A far cosa lo lascia dire a noi. I Mondiali qualificanti di Ottobre, infatti, sono l’unico pensiero nella testa di queste ragazze e la scaramanzia non è mai troppa. Un pensiero che è tornato prepotentemente anche a Carlotta Giovannini. Veterana, pilastro dell’Italdonne dei record, l’imolese si è ripresentata dopo l’intervento di settembre al tendine d’Achille destro con l’umiltà di una principiante e la voglia di riprendersi un “body” in vista dei Giochi di Londra. “Con le nuove compagne mi trovo benissimo – ci racconta la capitana della Biancoverde – benché ci sia una certa differenza d’età. Mi manca ancora l’uscita dagli staggi, il tabak al corpo libero e qualcosa al volteggio, poi sarò di nuovo pronta. Voglio dare il mio contributo per la qualificazione olimpica, candidandomi per il Mondiale, dove sogno di portare due salti sui 25 metri. Gli Stati Uniti mi hanno impressionato, tutte ginnaste classe ’93 - ’95 di una preparazione notevole, di gran lunga superiore, potenzialmente, rispetto a quella della nostra generazione”. Insomma, per imporsi a Tokyo (sempre se la FIG confermerà questa sede) potrebbe tornare utile la miglior Carlotta. Intanto qui, al Palazzo del Turismo, l’en plein stelle e strisce si completa a livello individuale con la conquista di tutti e quattro gli attrezzi con quattro ginnaste diverse, a dimostrazione di una superiorità evidente, soprattutto nell’organico: McKaila Moroney (volteggio), Bridgette Caquatto (parallele asimmetriche), Alexandra Raisman (trave) e Gabrielle Douglas (corpo libero). Il Concorso Generale se lo aggiudica la Maroney con un 58.850 davanti alle connazionali Jordyn Wieber (57.700) e la Raisman (57.400), che vinse l’edizione jesolana del 2010. Americana anche la quarta piazza, ai piedi della Douglas (56.750). La prima delle italiane è la Ferlito che con 55.600 strappa il 5° posto, lasciandosi alle spalle sia la Caquatto che Amanda Jetter (vittima di una brutta distorsione alla caviglia al termine del suo volteggio), oltre naturalmente a tutte le Russe. I complimenti finali per l’argento se li meritano, naturalmente, anche Eleonora Rando e Giulia Leni (“all’inizio temevamo di finire ultime, ma poi ci abbiamo creduto, completando il programma con un’ottima trave”) mentre Jessica Helene Mattoni (“devo lavorare sulla pulizia e recuperare la condizione di Rotterdam”) ha confermato di potersela giocare. Prima della premiazione le ragazze della Gymnasium di Treviso hanno stupito i quasi 2.000 spettatori presenti con una coreografia coloratissima ispirata da Moira Ferrari. Tra le bandiere dei Paesi partecipanti ha sfilato quella del Giappone, assente giustificatissimo, in onore del quale è stato osservato un minuto di doveroso silenzio. I trofei sono stati consegnati dal Presidente del COL Michelangelo Cibin, dai consiglieri Federali Gherardo Tecchi e Claudio Berto, dal Sindaco di Jesolo Francesco Calzavara e dal Presidente dell’USSI Veneto Alberto Nuvolari. Il rappresentante regionale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, nonché Presidente della Società Bentegodi di Verona, ha consegnato un riconoscimento alla Squadra azzurra (lo stesso che presero sia la Di Centa che la Cagnotto), insieme ad Anastasia Maltempo, una bimba di 9 anni che sta lottando contro un brutto male. La sua vittoria sarebbe la più bella di tutte! Il Trofeo Città di Jesolo verrà trasmesso questa sera dalle 20.30 su Rai Sport 2.

Allegati

Jesolo - Concorso per Nazioni Senior,Jesolo - Concorso Generale Individuale Senior,Jesolo - Concorso per Nazioni Junior,Jesolo - Concorso Generale Individuale Junior