Dopo l’antipasto Junior, la World Cup pesarese entra nel vivo con le big della Ritmica Mondiale. L’avveniristico Adriatic Arena si cala così nell’eleganza della Kanaeva e compagne, per poi chiudere questa prima giornata con le 5 palle e lo spettacolo d’insieme. La Campionessa Olimpica di Omsk ha iniziato subito a dettare legge con un sontuoso 28.950 alla palla. Staccate di oltre un punto tutte le altre, dalla connazionale Daria Dimitreva (27.900), alla coppia bielorussa Narkevich (27.150) – Charkashyna (27.100). L’azera Aliya Garayeva chiude il gruppetto delle marziane con un 27 tonto tondo. Seguono le altre tre qualificate, l’israeliana Rivkin (26.925), la coreana Jae Yeon Son (26.725) e la francese Ledoux (26.700), sicuramente più alla portata della nostra Julieta Cantaluppi, che con un 25.850 non riesce però andare oltre la 15ª posizione. La stella di Fabriano però torna subito sui suoi livelli, ottenendo un 26.225 al cerchio che soltanto per un soffio non le regala la gioia di una final eight. Julie finisce prima riserva, pronta a riprovarci domani con le clavette e i nastri. Nel frattempo, in testa, si piazza la Dimitrieva, capace di superare Kanay di un misero decimo di punto  (28.450 contro 28.350). Eppure la giuria del D1 aveva attribuito ad Eugenia un 10 in condotta che nella numerologia della classifica fa sempre un certo effetto. La media con il D2 da 9.1 riporta la Kanaeva sulla terra e al tempo stesso dimostra quanto possano essere dissimili certe valutazioni. Al terzo posto troviamo la Charkashyna (27.800). La Kondakova, nonostante la 4ª posizione, resta fuori per il sovraffollamento russo (il regolamento ammette solo due ginnaste per Paese), palesando un certo ritardo nella preparazione. Garayeva (27.250), Rivkin (27.150), l’austriaca Weber (26.900), la polacca Mitrosz (26.850) e la solita Delphine Ledoux (26.800) chiudono il gruppo d’elite, che rivedremo a caccia di medaglie domenica pomeriggio. Una nota di merito anche per Federica Febbo (CE 25.150 - PA 25.00) e le altra atlete italiane fuori gara, Veronica Bertolini, Valeria Schiavi e Alessia Marchetto, tutte all'altezza del palcoscenico mondiale. In un vero e proprio crescendo rossiniano ci pensano le squadre, con i loro body scintillanti, a dipingere la meraviglia sullo spartito beige della pedana. Le Campionesse del Mondo dell’Italia si presentano con la Santoni non al meglio e la new entry Marta Pagnini, senza contare l’esercizio nuovo di zecca (ma questo valeva per tutte). Sulla colonna sonora del film “Home” le ragazze di Emanuela Maccarani vanno lisce come l’olio e senza tradire la minima emozione portano a casa un 27.350 (D. 9.100 – A. 9.450 – E. 8.800). E’ proprio l’esecuzione a destare i maggiori dubbi. Qualcuno dice di aver visto dei passetti o impercettibili imprecisioni, sta di fatto che i 4 decimi di ritardo dalla Russia sembrano un’enormità. “Oggi è stata sorteggiata una giuria molto Est europea – ha dichiarato l’allenatrice di Rho a fine gara - speriamo domani di avere maggior equilibrio. Alla prima uscita ufficiale della stagione, con l’innesto di Marta, non era facile prevedere cosa sarebbe successo, soprattutto con un esercizio difficile come il nostro”. Le rivali russe, per la prima volta qui a Pesaro, si aggiudicano, dunque, il primo round, con una prova valutata 27.750 (D. 9.200 – A. 9.500 – E. 9.200). A seguire la Bielorussia (26.775), la Bulgaria (26.350) e le altre 13 Federazioni. Piena di significati la performance del Giappone, che, nonostante un paio di perdite, ha raccolto il caloroso applauso di tutto il palazzetto. Sabato, in diretta su Rai Sport 1 a partire dalle 16.00, la rimonta azzurra con cerchi e nastri sulle note del Guglielmo Tell. Che Rossini ci aiuti a difendere il primato casalingo.    

Allegati

Pesaro - Qualificazioni Cerchio e Palla Senior,Pesaro - All around Senior dopo 2 attrezzi,Pesaro - Qualificazioni Squadre 5 palle