Se due indizi fanno una prova, dopo l’argento di Pesaro ecco quello lusitano, più indiziario che mai. La Santoni e compagne pur impeccabili sono ancora una volta costrette a guardare la Russia dal basso in alto, mentre nell’impianto di Portimao, insieme all’Inno di Aleksandr Vasil'evič Aleksandrov, cominciano a suonare tanti, troppi, campanelli d’allarme. Mentre l’esordio stagionale dell’Adriatic Arena, infatti, poteva contare sulle attenuanti generiche di una Giuria ancora all’oscuro delle nuove composizioni, la Coppa del Mondo portoghese ci lascia quantomeno attoniti. E non tanto per la monotonia assoluta delle premiazioni, con le medaglie pregiate che volano tutte a Mosca. “Non sono affatto contenta – ci confida Manuela Maccarani – Le ragazze sono state bravissime, malgrado qualche acciacco e un problema serio al piede di Romina Laurito. Hanno stretto i denti completando due esercizi difficilissimi, senza errori. Rispetto alla prova con le 5 palle, dove avevamo ottenuto un punteggio a mio parere corretto, al contrario di una Russia strapagata, con i cerchi e i nastri siamo state penalizzate sia nell’artistico che nel valore del D2. Così è davvero difficile fare un’analisi tecnica del livello raggiunto ed è un peccato che da una ribalta così importante si debba tornare indietro senza un riscontro utile”. Insomma il secondo 27.200, dopo quello di giovedì, non è andato proprio giù all’allenatrice di Rho. E come darle torto, quando anche la Bielorussia, non pervenuta nella routine alla palla, si ritrova grazie ad un 27.575 davanti alle bi-campionesse mondiali. Ma la “prova” definitiva sta tutta in quel abnorme 56.600 (28.400 – 28.200) del gruppo di Tatiana Sergaeva. Due punti e due decimi in più rispetto alle Farfalle iridate, ferme a 54.400, che nella scorsa stagione, sulle rive della Moscowa, avevano fatto saltare la panchina di Valentina Ivanickaya, francamente non abbiamo capito da dove siano usciti. “Se sbaglio, mi corrigerete” disse il beatoKarol Wojtyla dal balcone di Piazza San Pietro il giorno dell'elezione. Ecco, qualcuno ci spieghi dove sbagliamo, in modo da poterci presentare a Montpellier quantomeno con la speranza di poter difendere il doppio titolo. Intanto l’All-around di ieri sera si chiude ancora a favore delle nostre rivali, con la compagine di Minsk in rimonta sul bronzo a quota 53.575. A seguire Bulgaria (52.325), Israele (52.250), Giappone (51.250) e Spagna (50.400), per una final eight ai due attrezzi fotocopia rispetto a quella con uno soltanto, a parte la Svizzera al posto della Francia. Oggi l’ultimo atto e si riparte tutti da zero. Sul fronte delle individualiste, il podio del Concorso generale è ancora a tinte bianco, blu e rosse con l’unica sorpresa di una Daria Kondakova (p. 114.325) davanti di un soffio ad Eugenya Kanaeva (p. 114.225). La zarina di Omsk ha dovuto abdicare in favore della connazionale a causa di due gravi perdite nell'esercizio alle clavette. Terza l’altra russa, Daria Dmitrieva (p. 111.00). 18ª posizione con il totale di 103.050 per la nostra Julie Cantaluppi (CE 25.250; PA 25.875; CL 25.750; NA 26.175), protagonista di una gara regolare, mentre l'altra italiana, Veronica Bertolini, ha concluso in 35a posizione (CE 24.575; PA 24.450; CL 23.650; NA 24.500; TOT. 97.175) una delle sue prime esperienze internazionali fra le senior. La Russia, infine, ha vinto l'ennesimo oro - ma che noia - pure nella finale del Torneo internazionale juniores di squadra, alle 5 funi; gara in cui la le azzurrine si riconfermano fra i migliori team continentali, chiudendo in sesta posizione, a testa alta e al termine della più convincente delle tre esecuzioni previste. Purtroppo un miope 23.950 costringe Chiara Di Battista e compagne alle spalle delle pari età elvetiche e tedesche, quando avrebbero meritato ben altro. Come se lo spartito principale non permetta proprio ad altri suoni, per quanto soavi, di spezzare quella sua autolesionistica monotonia.


 


Finali individuali (nomi qualificate):


 


Cerchio

1. Evgenia Kanaeva (RUS)

2. Daria Kondakova (RUS)

3. Melitina Staniouta (BLR)

4. Neta Rivkin (ISR)

5. Silvia Miteva (BUL)

6. Aliya Garaeva (AZE)

7. Anna Aliyabyeva (KAZ)

8. Delphine Ledoux (FRA)




Ball Final

1. Evgenia Kanaeva (RUS)

2. Daria Kondakova (RUS)

3. Melitina Staniouta (BLR)

4. Aliya Garaeva (AZE)

5. Silvia Miteva (BUL)

6. Liubov Charkashyna (BLR)

7. Delphine Ledoux (FRA

8. Anna Rizatdinova (UKR)




Clavette

1. Daria Kondakova (RUS)

2. Liubov Charkashyna (BLR)

3. Aliya Garaeva (AZE)

4. Daria Dmitrieva (RUS)

5. Ulyana Trofimova (UZB)

6. Alina Maskymenko (UKR)

7. Neta Rivkin (ISR)

8. Silvia Miteva (BUL)


 


Nastro

1. Daria Dmitrieva (RUS)

2. Daria Kondakova (RUS)

3. Aliya Garaeva (AZE)

4. Liubov Charkashyna (BLR)

5. Melitina Staniouta (BLR)

6. Silvia Miteva (BUL)

7. Neta Rivkin (ISR)

8. Delphine Ledoux (FRA)




Finali squadre (team qualificati):


 


5 palle:

1. Russia

2. Italia

3. Israele

4. Bulgaria

5. Francia

6. Bielorussia

7. Giappone

8. Spagna



3 nastri/2 cerchi:

1. Russia

2. Bielorussia

3. Italia

4. Svizzera

5. Bulgaria

6. Giappone

7. Israele

8. Spagna

Allegati

Portimao - Concorso Generale a Squadre senior,Portimao - Finale Junior Team,Portimao - Concorso Generale Individuale senior