Alla prima uscita internazionale della Sezione del Trampolino Elastico, il riscontro, in previsione dei Mondiali di Birmingham è soddisfacente. La tappa di Coppa del Mondo a San Pietroburgo offre soprattutto l’occasione ai ragazzi di Luigi Meda di verificare le novità introdotte dal Codice. Gli azzurri Dario Aloi e Flavio Cannone reagiscono bene all’introduzione del “tempo”, terzo elemento di giudizio dopo esecuzione e difficoltà, fermando il cronometro tra il 17”20 e i 17”50, non troppo distanti dai migliori assestati tra il 18”00 e 18”30. Questo era il primo obiettivo che la Nazionale si era prefissata di raggiungere nella trasferta russa. Il secondo, ovviamente, consisteva nel occupare posizioni da ranking olimpico. Nelle qualifiche individuali, Aloi, dopo un obbligatorio con qualche titubanza, esegue molto bene il libero sino al quinto salto, quando all’arrivo del rudyout si scompone e cambia la sua sequenza per terminare con 13,7 di difficoltà. L’esecuzione positiva ed il tempo non gli impediscono di fermarsi al 22° posto della graduatoria, con 97.440. Tocca all’atleta dell’Esercito Italiano che parte subito con un obbligatorio corretto. Il libero da 16,00 di difficoltà lo proietta al 6° posto provvisorio del suo gruppo. Poi, come purtroppo ormai avviene regolarmente, nel raggruppamento successivo le giurie cominciano ad alzare i punteggi ed alla fine la stella della Milano 2000, campione italiano in carica, deve accontentarsi della 14ª piazza con il totale di 101.280. Considerato che Flavio era reduce da un problema al piede che gli aveva di fatto compromesso la preparazione, il suo esordio stagionale oltreconfine è assolutamente lusinghiero. E lo stesso discorso vale per Dario il quale, grazie alle cure del fisioterapista, migliora a vista d’occhio. Peccato soltanto per quell’errore banale nel libero del Syncro, che di fatto vanifica quanto di buono aveva fatto la coppia azzurra nell’obbligatorio di venerdì mattina. Arriva così un altro 14° posto su un lotto di squadre molto preparate, seppur ancora alla ricerca di difficoltà e altezza. I tanti errori altrui ci permettono infatti di occupare un’11ª posizione davvero confortante in chiave World Games. ‘Quasi’ soddisfatto anche il prof. Luigi Meda che segue costantemente i nostri ragazzi e spera di poterli ripresentare in condizioni migliori nella prossima tappa di World Cup in Cina. Per la cronaca la competizione sulle sponde del mar baltico si conclude con l’affermazione dei cinesi Ye Shuai e Huang Shanshan nelle prove singole, delle ucraine Maryna Kyiko e Nataliia Moskvina, nonché dei portoghesi Diogo Ganchinho e Nuno Merino, nel Sincronizzato.